Gol annullato a Kalinic in Roma Cagliari: come è andata tra Var, arbitro e guardalinee

Serie A

Lorenzo Fontani

Ecco cosa è successo nel finale della partita dell'Olimpico quando è stata annullata la rete all'attaccante croato. Massa convalida ma prende tempo, l'assistente Tegoni gli segnala il fallo e il Var approva. Ma la comunicazione in campo…

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Cosa è successo esattamente in occasione del gol annullato a Kalinic? L'analisi delle immagini e le nostre informazioni ci permettono di ricostruire quanto segue: quando il pallone entra in porta l'arbitro cammina senza fischiare e senza fare gesti, né quello col braccio alto muovendosi verso il centrocampo per convalidare il gol né quello simile, ma rimanendo sul posto, per indicare punizione per la difesa. Gli si avvicina Cacciatore reclamando per la spinta e in un primo momento Massa sembra replicare anche a gesti che lo scontro è fortuito e il gol regolare. Poi però cambia idea. Èsuccesso che nel frattempo, e nel frastuono, l'assistente Tegoni è riuscito a farsi capire: sta comunicando a Massa che la spinta di Kalinic su Pisacane è fallosa. L'arbitro accoglie il suggerimento e decide di annullare. Il Var, a quel punto legittimamente, supporta la scelta, ma ancora niente fischi e niente gesti, che arrivano solo dopo circa 20 secondi dal gol. Massa si ferma sul punto dell'impatto, fischia, ma si pensa solo per richiamare i soccorsi, e alza finalmente il braccio a indicare punizione. Ma nessuno nella Roma ha capito, anzi i giocatori hanno esultato a lungo senza sospettare nulla. Il quarto uomo, impegnato a segnalare il recupero, evidentemente non informa a dovere le panchine. Tanto che il primo a capire che il gol annullato è lo stesso Kalinic, dopo aver chiesto direttamente a Massa. Il resto è noto e sarà materia per il Giudice Sportivo. Nessuna violazione del protocollo, perché Massa ha deciso sul campo senza demandare la scelta al Var, e nessun errore tecnico, perché a stretta norma di regolamento un caso coì non rientra tra quelli che impongono all'arbitro di fischiare. Certo avrebbe dovuto farlo, o farlo prima, e la spiegazione data ai giocatori della Roma "ho fischiato dopo aver fatto finire l'azione" stona con quanto visto e sentito. Di sicuro quindi una gestione dell'episodio e della comunicazione in campo almeno rivedibile per l’arbitro che dovrebbe raccogliere l'eredità di Rocchi. A proposito, il fiorentino a Milano ha confermato di essere in gran forma disinnescando la polveriera Inter-Juventus: l'Uefa e il designatore Rosetti lo avrebbero portato agli Europei insieme a Orsato, ma è ormai certo che non verrà confermato internazionale dall'Aia per far posto probabilmente a Maresca.