Inzaghi: "Lotito gran motivatore, la sua non era critica. Dobbiamo alzare l'asticella"

Serie A

L'allenatore biancoceleste alla vigilia della gara contro l'Atalanta risponde al presidente Lotito: "Ha detto quelle parole solo per spronare l’ambiente". E sul match con i nerazzurri: "Loro hanno continuità, ma noi siamo molto forti tecnicamente e li abbiamo battuti tante volte"

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Simone Inzaghi spegne le polemiche. L’allenatore della Lazio, intervenuto in conferenza stampa alla viglia del prossimo match di campionato contro l’Atalanta, ha risposto smorzando i toni al presidente Claudio Lotito, che in settimana aveva puntato il dito su alcune scelte dell’allenatore costate la mancata qualificazione alla Champions League nella stagione 2017/18. "Nella vita ci sono diritti e doveri – aveva detto Lotito -, ora è il momento dei doveri. I doveri si acquisiscono con i risultati: io voglio quelli". "Credo che voi giornalisti siate molto bravi a far dire cose che non si pensano – ha esordito Inzaghi -, il mio lavoro è sotto gli occhi di tutti e basta ripercorrere questi quattro anni per vederlo. Un allenatore fa 10, 20 scelte al giorno e deve sbagliare il meno possibile, ma ciò che è stato fatto non ce lo può togliere nessuno. Il bilancio di questi quattro anni è assolutamente positivo. Il presidente Lotito è un grandissimo motivatore e le sue parole sono arrivate certamente per spronare l’ambiente".

Testa all’Atalanta

Testa al campo poi per Inzaghi. La sua Lazio inaugurerà l’ottava giornata di Serie contro l’Atalanta, lanciatissima in campionato ma battuta nella passata stagione in finale di Coppa Italia. "Andiamo incontro ad un ciclo di partite molto importanti – ha proseguito l’allenatore biancoceleste -, rispetto al primo ciclo questo è certamente più impegnativo. Affrontiamo un avversario scomodo. Ho detto che sarebbe un macello se non dovessimo vincere? Non ricordo di averlo fatto. È chiaro che è una partita importante, l’Atalanta ha trovato grande continuità ma anche noi abbiamo qualità non indifferenti. Loro si sono rinforzati, ma noi dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi. Sappiamo che loro sono forti, ma anche loro sanno che con noi hanno perso diverse volte. Se avrei barattato la vittoria in finale di Coppa Italia della passata stagione con il quarto posto? Dopo il quinto-sesto posto probabilmente sì, ma in quel momento, quando abbiamo centrato la finale, mancavano ancora diverse partite, scontro diretto compreso. Poi l’obiettivo si è spostato completamente sulla Coppa Italia".

Alzare l’asticella

In chisura Inzaghi ha parlato degli obiettivi da raggiungere nel breve termine: "È arrivato il momento di alzare quella famosa asticella – ha concluso -, la nostra squadra è attrezzata come lo sono le altre. Questo è il nostro migliore anno a livello di gioco, ma in classifica ci manca qualche punto e per questo c’è rammarico. Dobbiamo correre, i ragazzi lo sanno".