Il presidente bianconero ha ricevuto il premio di ‘Torinese dell’anno 2018’ e ha parlato della crescita del club: "Abbiamo triplicato la forza lavoro e attirato circa 400 milioni di investimenti. Senza tutto questo, la società sarebbe solo un lontano ricordo"
Anni di gestione oculata, di investimenti, di crescita dentro e fuori dal campo della Juventus: i risultati raggiunti sono valsi ad Andrea Agnelli il premio di ‘Torinese dell’anno 2018’. Il presidente del club ha ricevuto l’onorificenza alla Camera di Commercio del capoluogo piemontese, da dove ha rilasciato anche alcune dichiarazioni. "Sono onorato, anche se non sono molto aperto a tutti questi complimenti, perché a fare la differenza è il gruppo e non la persona. Senza la passione e gli investimenti dell’ultimo decennio, la Juventus sarebbe stata un’eccellenza di questa città ma con tante rughe, solo un ricordo. Invece abbiamo triplicato la forza lavoro e attratto quasi 400 milioni di investimenti. Perciò questo premio va ad un gruppo intero che ha saputo decidere secondo le priorità, con la caparbietà di raggiungere gli obiettivi prefissati senza cambiare idea" ha spiegato Agnelli.
L’impatto della Juventus
"Siamo partiti da un pensiero elementare: Juventus = calcio. E partendo da qui abbiamo costruito tutto il resto" ha proseguito il presidente dei bianconeri. I numeri della crescita sono effettivamente impressionanti: "La Juventus oggi è una società leader in Europa. Siamo passati da 250 dipendenti a quasi 800, con un impatto sociale e occupazionale rilevante sul territorio. Siamo una realtà industriale, nel senso moderno, che ha saputo portare a Torino oltre 350 milioni di investimenti, per riqualificare una parte del territorio della città, diventando un marchio riconosciuto e riconoscibile ovunque".