La società viola ha ufficialmente comunicato l'esonero di Vincenzo Montella: "L'obiettivo è quello di dare una svolta positiva alla stagione in corso". Inizia il casting per la panchina: Iachini la prima scelta per sostituirlo, contatti anche con Di Biagio e Ballardini
Vincenzo Montella non è più l'allenatore della Fiorentina. La decisione era già stata presa dalla società viola subito dopo il fischio finale della gara di campionato persa al Franchi contro la Roma (4-1), ma adesso è arrivata anche l’ufficialità da parte del club del presidente Commisso: "ACF Fiorentina comunica di aver sollevato Vincenzo Montella dall’incarico di allenatore della Prima squadra. La decisione del club arriva al termine di una lunga e attenta analisi delle prestazioni e dei risultati ottenuti dalla squadra. L'obiettivo di dare un'immediata svolta positiva alla stagione in corso e la necessità di scendere in campo con serenità e grinta indispensabili per le partite future, hanno spinto Proprietà e Dirigenza alla decisione di revocare l’incarico all’attuale allenatore. La Fiorentina ringrazia Vincenzo Montella ed il suo staff per l’impegno e la serietà profusi in questi mesi e gli augura i migliori successi professionali per il prosieguo della sua carriera. Il Club viola comunicherà, nei prossimi giorni, il nome del nuovo allenatore della Prima Squadra", si legge nel comunicato.
Iachini in pole per la panchina viola
Finita l'avventura di Montella alla guida della squadra viola, la Fiorentina è già al lavoro per cercare il sostituto a cui affidare la panchina. Il nome in pole al momento è quello di Beppe Iachini: un passato da calciatore della Fiorentina e un rapporto splendido con la città e con tutto l'ambiente viola. Una pista che la Fiorentina sta provando a percorrere e che si potrebbe concretizzare a determinate condizioni economiche. Dopo aver parlato con Iachini, la dirigenza viola ha bloccato l'allenatore in attesa della decisione definitiva. La giornata di sabato, infatti, sarà quella delle valutazioni, dei contatti, ma non della scelta finale. Iachini resta il nome più concreto, ma non l'unico. Gli altri profili valutati e da non escludere sono quelli di Gigi Di Biagio, con il quale ci sarà un altro incontro nella giornata di domani e Ballardini con il quale al momento non c'è ancora stato un contatto diretto. Il sogno irrealizzabile era Luciano Spalletti: la Fiorentina ha però preso atto che economicamente si trattava di un'operazione non sostenibile. Per tornare quest'anno ad allenare infatti, le richieste dell'ex Inter erano quelle di pareggiare il contratto in essere con i nerazzurri.
La lettera d'addio di Montella
In serata Vincenzo Montella ha pubblicato sul profilo Instagram una lunga lettera, criticando in un passaggio il programma della società e gli investimenti sul mercato della dirigenza in estate: "Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma preferisco guardare avanti e raccontare il mio stato d’animo, il mio dispiacere. Firenze e i fiorentini meritano qualcosa in più. Da tutti. Non c’è alcun dubbio. E sarà una piazza, una tifoseria, un popolo che resterà per sempre nel mio cuore. Sono stati commessi degli errori. Da me, dal mio staff, da chi scende in campo. Ma probabilmente non solo da noi. Avrei voluto una squadra di calciatori fatti, mista a giovani di talento. Ma l’indicazione era di puntare sui ‘nostri’ giovani e su calciatori esperti. E forse proprio alla luce di questo nessuno mi ha mai chiesto nulla, nessuno ha mai posto un obiettivo stagionale: nè la proprietà, nè i dirigenti. Che fosse un anno di transizione era chiaro. Ed in queste annate ci sono momenti belli e meno belli, che vanno affrontati insieme. Aspettavamo gennaio per rivedere la rosa, inserire qualche calciatore e alzare il livello di competitività. L’analisi dei problemi era comune e condivisa. Perché a prescindere da me il problema c’era e probabilmente c’è. Sarei un bugiardo se dicessi che non mi dispiace lasciare un percorso a metà, perché sono convinto che con qualche correzione, nel girone di ritorno, avremmo fatto meglio. Lo dimostra il rendimento della squadra, quando al completo. Ringrazio il mio staff, ringrazio chi lavora dietro le quinte, ma soprattutto ringrazio i miei calciatori, che mi hanno seguito dall’inizio alla fine e dandomi tutto quello che avevano. Uomini veri, dal più piccolo al più grande. Sempre. Resta il rammarico, ma anche la gratitudine nei confronti di chi ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di sedere sulla panchina della Fiorentina. Auguro il meglio al mio successore, al presidente Commisso, uomo straordinario, a Joe Barone, sempre disponibile, leale e innamorato della Fiorentina, e al resto dei dirigenti. Oggi è giusto che sia io a pagare, a fare da parafulmini. E va bene così. Ho le spalle larghe. Per il resto sono certo che mi rialzerò ancora una volta. Come ho sempre fatto da calciatore, da allenatore, da uomo. Intanto grazie Fiorentina. Sarò per sempre dalla tua parte”.