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Roma-Friedkin, un'operazione che può far bene al sistema Italia

Serie A

Matteo Marani

Il club giallorosso è ad un passo dal cambiare proprietà. Friedkin investirà sul 'progetto Roma', puntando su tutte le potenzialità della Capitale. Pallotta lascia nel momento ideale per il club

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La Roma è sempre più vicina al passaggio di proprietà. Da James Pallotta, diventato presidente il 27 agosto 2012,  la società è destinata a passare nelle mani di Dan Friedkin. Un'operazione l'attuale numero 1 giallorosso è destinato a guadagnarci. Non tanto quanto ha fatto in altri affari, ma le sue entrate saranno considerevoli, come da sua abitudine. Pallotta è infatti abituato a questi movimenti: è un uomo d'affari.

Gli è sempre stato rimproverato di essere distante dalla città, anche per questo Friedkin (ricalcando l'esempio di Suning) farà stanziare suo figlio a Roma. Ma credo che Pallotta non abbia vissuto il calcio italiano solamente come un impreditore. Nella prima fase ha avuto molto entusiasmo, anche con questa 'stella' dello stadio, portata avanti dal grande lavoro di Mauro Baldissoni. 

Dal punto di vista sportivo non ha vinto nulla, ma nelle ultime due stagioni si sono visti sensibili passi in avanti. La sensazione è che Pallotta lasci nel momento ideale della Roma: la squadra gioca finalmente un bel calcio, agli ordini di un allenatore attorno al quale costruire un progetto per il futuro. Lascia una rosa molto competitiva, per merito anche dei movimenti di Petrachi

In più, lascia il progetto stadio quando sembra più fattibile rispetto ad un paio di anni fa. 

Insomma, una cosa è certa: non lascia una situazione di rovine e di macerie, come forse sarebbe potuto sembrare sei mesi fa.

"Friedkin punta tutto il 'progetto Roma': stadio, ma non solo"

Va anche detto che sta cambiando un po' lo scenario. Ora gli investitori stanno cercando delle 'franchigie', cosa che al momento la Roma è. Merito anche di Pallotta, che nella sua gestione ha dato maggiore visibilità alla società giallorossa. 

Sulle cifre vado cauto, la cosa importante da dire è che Friedkin compra il 'progetto Roma', stabilendo anche il piano fatturizzato. E soprattutto, valuta anche lo sviluppo, che non è solo legato allo stadio.

Friedkin è infatti molto impegnato sul punto del turismo. Nell'immaginario degli americani, quando si pensa cosa è e cosa possa diventare Roma, si pensa ad una città tra le più visitate in Italia.

Guardiamo le nostre 3 città più importanti dal punto di vista del turismo: Venezia, Firenze, Roma. Tutte sono in mano a proprietà straniere. Commisso ha puntato la Fiorentina, il Venezia è in mano italo-americana, la Roma, già in mano ad un proprietà americana, rimane Oltreoceano. Un'operazione che farà bene al 'sistema Italia'.