L'allenatore giallorosso dopo la sconfitta con la Juve: "Difficile giocare dopo aver regalato due gol in 10 minuti, ma sono orgoglioso della reazione della squadra. Credo nel gioco da dietro, gli errori ci stanno e il responsabile sono io. L'infortunio di Zaniolo? Siamo tristi per lui, ora pensi a recuperare velocemente"
Due partite all'Olimpico in quest'inizio di 2020 e due sconfitte per la Roma. Dopo il Torino, anche la Juventus passa in casa dei giallorossi: finisce 1-2 per i bianconeri. Paulo Fonseca commenta così il ko contro la squadra di Sarri: "È difficile contro una squadra come la Juventus giocare dopo aver preso due gol in dieci minuti con due regali – ha dichiarato l'allenatore della Roma a Sky Sport - Ma penso che poi la squadra abbia fatto una buona partita, nel secondo tempo abbiamo messo in difficoltà la Juventus ma era difficile recuperare il doppio svantaggio. Come allenatore credo nel gioco da dietro, sono il principale responsabile quando accadono situazioni come l'errore di Veretout che ha portato al rigore. Lavoriamo molto su questo, abbiamo maggiori possibilità di vincere in questo modo, e dobbiamo rischiare. È vero che Veretout ha fatto una giocata infelice, ma dopo ha reagito molto bene, con coraggio e ha fatto una buona partita, per me questo è l'importante. Dopo gli errori la squadra ha giocato bene, è normale perdere fiducia sullo 0-2 ma non credo sia accaduto. Sono orgoglioso di quello che hanno fatto i miei giocatori dopo aver subito i due gol".
"Tristi per Zaniolo, pensi a recuperare"
Al di là della sconfitta, l'altra brutta notizia è l'infortunio di Zaniolo che ha riportato la rottura del crociato: "È un grande problema, ma ora Zaniolo deve pensare a recuperare velocemente – prosegue - Cosa possiamo fare in questo momento? Siamo tristi per lui, ma domani è un altro giorno". Sul momento della Roma, aggiunge: "Non è cambiato niente, solo i risultati. Con il Torino e con la Juventus abbiamo giocato, in questa partita abbiamo tirato molto in porta. Non è una questione tattica o di organizzazione e non mi piace parlare di errori individuali, il responsabile sono sempre io. Per questo resto fiducioso".