Massima attenzione all'emergenza Coronavirus, in Italia e non solo. Lo sa bene anche lo staff medico del Bologna, che non ha voluto correre rischi con il proprio allenatore: "Sinisa è sempre un guerriero, abbiamo quasi dovuto insistere per mandarlo via. È tranquillo a Roma, l'importante è che non venga intaccato", ha spiegato il dottor Marchesi a èTV
Una battaglia da vincere tutti insieme, priorità assoluta alla quale dobbiamo contribuire restando in casa. Non si arresta l'emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo, allerta dichiarata pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si ferma lo sport e quindi il calcio nel nostro Paese, campionato di Serie A che tra i suoi protagonisti iscrive Sinisa Mihajlovic. Non servono presentazioni per l’allenatore del Bologna, lui che negli scorsi mesi ha combattuto contro la leucemia. E a distanza di 136 giorni dal trapianto del midollo osseo, il 51enne serbo è chiamato a prestare la massima attenzione dall’eventuale contagio dal Covid-19. Ecco perché lo staff medico rossoblù ha utilizzato precauzioni speciali per Mihajlovic.
"Sinisa è un guerriero, sarebbe rimasto a Bologna"
Lo ha spiegato Massimiliano Marchesi, preparatore atletico rossoblù, parlando a èTv: "È tranquillo a Roma, ma è molto importante che non venga intaccato perché su persone che hanno avuto il suo problema con questo virus non ci sono casistiche". Insomma, un nemico invisibile che pretende una prudenza obbligatoria: "Sinisa non può correre rischi con il Coronavirus. Lui è sempre un guerriero, abbiamo quasi dovuto insistere per mandarlo via. Altrimenti sarebbe rimasto qui per l’attaccamento che ha con il Bologna". Misura doverosa quindi per Mihajlovic, rientrato in famiglia a Roma ad inizio settimana mentre i suoi giocatori si prestano ad allenamenti casalinghi e solidarietà: lo staff tecnico ha assegnato ai calciatori compiti da svolgere presso il proprio domicilio con sedute di cardio-fitness. Intanto il club ha comunicato di aver messo le maglie di Orsolini e Palacio all'asta, evento che si concluderà venerdì 20 marzo alle 18 sulla piattaforma Charity Stars: i proventi saranno devoluti a Croce Rossa Italiana e agli Ospedale Sacco di Milano, San Matteo di Pavia e Spallanzani di Roma. I giocatori stanno inoltre organizzando una raccolta fondi per aiutare concretamente le realtà sanitarie anche cittadine, impegnate in prima linea contro l'emergenza Coronavirus.