Lukaku-Lautaro, la vita in casa dei bomber dell'Inter ai tempi del coronavirus

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Matteo Barzaghi

Matteo Barzaghi

Come stanno trascorrendo le loro giornate in casa i due bomber da trasferta dell'Inter (18 gol in due lontano da San Siro) tra videogiochi (il belga) e momenti di relax con la fidanzata (l'argentino)

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Si soffre in silenzio ma con la solita grinta. Chiusi in casa nello stesso complesso residenziale, in isolamento domiciliare preventivo, Lautaro e Lukaku continuano a lavorare, ciascuno nella propria abitazione, per mantenere la forma seguendo il programma consegnato dallo staff di Conte. Sono preoccupati per la situazione generale ma a loro agio tra le mura domestiche.

 

Lukaku, che ha sempre dichiarato di essere un tipo tutto casa e lavoro, fonde la playstation e prova così a superare la distanza che lo separa da suo figlio e da sua madre rientrati in Belgio prima dell’esplosione dell’emergenza. In più può contare anche sui consigli del suo preparatore di fiducia. Lautaro invece è con la fidanzata con cui condivide anche gli allenamenti in terrazzo. 

 

Nonostante le 39 reti complessive in due in stagione, quando si ricomincerà avranno anche sete di rivincita: Lautaro dopo gol ed espulsione contro il Cagliari non ha più segnato. Lukaku ha deluso contro la Juve in una partita comunque troppo strana. Ma la sconfitta non è stata digerita. Leggermente compensata in questi giorni di riflessioni dai numeri. Nessuna coppia di attaccanti nei 5 principali tornei europei ha segnato in trasferta come loro. 18 gol come Levandoski e Gnabry del Bayern Monaco. Lautaro e Lukaku vicini prima in campo e ora nell’isolamento. In sofferenza come tutti. Perché ora conta solo questo: anche i bomber da trasferta restano chiusi in casa.