Coronavirus, Fonseca: "È un periodo difficile, la Roma ci segue in modo fantastico"

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Foto Instagram @paulofonseca_oficial

L'allenatore della Roma parla dell'emergenza coronavirus: "È una situazione imprevedibile, io cerco di godermi un po' di tempo con la mia famiglia. I giocatori hanno il programma di allenamento, il club ci segue in modo fantastico"

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"Sono settimane difficili". Non si nasconde Paulo Fonseca, costretto anche lui a fermare la rincorsa Champions dopo lo stop al campionato imposto dall'emergenza coronavirus. "Siamo tutti a casa, ma gli italiani sono molto coscienti che solo così si potrà risolvere questo problema - dice l'allenatore della Roma in un'intervista a ligaportugal.pt -. A me sembra che tutti si stiano impegnando per seguire le regole e cambiare il destino di questo virus che sta uccidendo tanta gente. Usciamo di casa solo per andare a fare la spesa, la polizia è sempre in giro a controllare le uscite delle persone. È indubbiamente un momento complicato. Si prevede che i numeri di contagi aumenteranno, ma se tutti continuiamo a rispettare le regole, senza alcun contatto con altre persone, finiranno per diminuire. Abbiamo un grande esempio dalla Cina, dove la situazione è migliorata grazie alla quarantena. Saremo in grado di vincere questa battaglia". Il portoghese spiega, poi, come sta continuando a preparare la squadra durante la quarantena: "Lo stop dura già da tanto tempo e non sappiamo quando torneremmo ad allenarci - aggiunge Fonseca -. Stiamo controllando le attività fisiche dei giocatori, abbiamo inviato il materiale necessario perché loro si possano allenare da casa: cerchiamo di controllare l'alimentazione e il peso perché tutti loro hanno un programma da seguire. La Roma è un club estremamente organizzato a tutti i livelli e in questa situazione sta seguendo giocatori e famiglie in modo assolutamente fantastico.”

"Ne approfitto per godermi la famiglia"

Come passa, invece, il tempo libero Fonseca? "Sto passando tutto il tempo a casa, uscendo solo per fare la spesa in un supermercato qui vicino - racconta il mister giallorosso -. Sto mangiando anche di più, però sto facendo sport. La maggior parte del tempo lo sto sfruttando per stare insieme a mio figlio e a mia moglie. Noi allenatori di calcio abbiamo pochissimo tempo a disposizione per stare insieme alla famiglia, quindi questo periodo lo vedo anche come un'opportunità per stare insieme a loro e fare cose insieme a casa che di solito non facciamo”. Infine, un messaggio per il suo Portogallo: "Sto seguendo la situazione perché sono preoccupato per la mia famiglia - conclude -. Lì è diverso perché sono solo all'inizio, ma stanno già adottando i provvedimenti cautelativi presi in Italia. È un problema che può essere risolto, ma dipende da ognuno di noi".