Coronavirus, Zico a Casa Sky Sport: "Italia nel mio cuore, mi dispiace tanto"

Serie A

La leggenda brasiliana è intervenuta a Casa Sky Sport: "Porto l'Italia nel mio cuore, mi dispiace per quello che sta vivendo". Poi sul calcio di oggi: "Il mio erede? Non esistono più i numeri 10. Dybala è uno che se gioca nella mia posizione fa cosa eccezionali. In Brasile si è persa l'allegria di giocare in nazionale"

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"Ho una simpatia speciale per il vostro Paese, tutta l’Italia è nel mio cuore non solo Udine. I problemi principali legati alla diffusione di questo virus li avete avuti proprio in Italia e questo mi dispiace tanto. Ho parlato con il amico Causio e mi ha spiegato bene la situazione che state vivendo. È il momento di aiutarsi tutti rispettando le regole, rimanendo a casa. Spero che le persone approfittano di questi giorni così difficili per dare più valore allo stare insieme e maggiore attenzioni alle proprie famiglie". A parlare a Casa Sky Sport (programma in diretta streaming in onda tutti i giorni a partire dalle 15 su Sky Sport 24) è la leggenda del calcio brasiliano Zico.

"Il Brasile inizialmente ha sottovalutato il virus"

Zico che, intervenuto telefonicamente a Casa Sky Sport, spiega la situazione legata al Coronavirus in Brasile, dove si trova da inizio marzo. “Inizialmente il popolo brasiliano ha un po' sottovalutato l’emergenza sanitaria, ma questo fa parte della nostra cultura. Adesso però si sta iniziando a capire la gravità della situazione, anche sentendo quello che sta succedendo in Italia, e tutti stiamo facendo delle campagne per sensibilizzare le persone a rimanere a casa a fare attenzione". L’ex calciatore dell’Udinese ha aggiunto: "In questi giorni a Rio c’è meno gente in giro, prima le persone erano in spiaggia o in giro a passeggiare. Adesso, con l’aumento del numero dei contagi, hanno chiuso tutto. Sono aperte solo le farmacie e i supermercati e negozi di prima necessità". L'ex fuoriclasse brasiliano ha poi aggiunto: "Adesso la gente in Brasile ha iniziato a capire il momento difficile, bisogna fare attenzione e aiutarci tutti. Da noi inoltre c’è tanta gente povera che non ha nemmeno l’acqua corrente nelle abitazioni dove vive, questo dell’igiene è un problema grave. Bisogna dare tutti una mano a queste persone. Tutta la popolazione deve capire che bisogna rimanere a casa", le parole di Zico.

"Coronavirus in Giappone? La loro cultura eviterà il diffondersi del virus"

Zico che nei prossimi giorni tonerà in Giappone dove vive per lavoro (dirigente sportivo). "Ho lasciato il Giappone a inizio marzo, quando si era giocata solo una giornata di campionato che è poi stato sospeso. Fino ai giorni scorsi la situazione era normale, la gente usciva in strada regolarmente ma in questi giorni si è diffuso un pericolo legato alla crescita del numero di persone contagiate. Per questo motivo ora anche in Giappone sono pronti a bloccare le città. La loro cultura, il rispetto delle regole e il loro senso civico ridurrà al minimo il diffondersi dell’infezione”. Il brasiliano ha poi commentato così la decisione del governo giapponese (in accodo con il Cio) di rinviare al 2021 i Giochi Olimpici a Tokyo: "Credo che sia la decisione giusta, anche lì la situazione rischia di diventare complicata”.

"Il mio erede? Oggi nel calcio non esistono più i numeri 10"

Dalla paura Coronavirus a uno sguardo sul calcio. "Se vedo un Zico nel calcio di oggi? Non mi piace fare paragoni, ai miei tempi era tutto un altro modo di giocare, si adottava un sistema diverso. Oggi non ci sono più i numeri 10, le mezzepunte, come invece c’erano ai miei tempi e anche dopo. L’Italia ad esempio ha avuto Baggio, Del Piero: giocatori che in quel ruolo facevano la differenza”, ha proseguito Zico, che in Italia ha indossato la maglia dell’Udinese. “Quando io giocavo nel vostro campionato, negli anni ’80, era un momento eccezionale per la Serie A. Io a Udine ho vissuto due anni bellissimi. Ogni domenica si vedevano belle partite, con grandi calciatori in campo. Il calcio era una vetrina bellissima per l’Italia in tutto il mondo", ha proseguito Zico.

Il paragone con Dybala

L’ex fuoriclasse brasiliano parla così della nostra Serie A: "Negli ultimi anni la Juventus è diventata sempre più forte, ha investito tanto e ha sempre vinto. Quest’anno invece il campionato è stato più equilibrato. Cosa penso di Dybala? È un giocatore capace di giocare nella mia posizione, però a volte lo schierano a destra o a sinistra. Quando gioca da mezzapunta è un giocatore che fa azioni spettacolari, assiste i compagni e fa gol. Uno con la sue qualità non deve rimanere lontano dall’aria. L’Italia calcisticamente è sempre stata una nazione forte, magari questo periodo può essere importante per ritrovare la propria la forza europea che ultimamente ha perso", afferma Zico.

"In Brasile si è persa l'allegria di giocare in Nazionale"

Dall’Italia al Brasile, Zico sembra abbastanza preoccupato per la nazionale verdeoro: "Anche se ha vinto la Copa America non ha mostrato una netta superiorità rispetto alle altre. Le ultime amichevoli non hanno lasciato una buona impressione, sembra che i giocati non abbiamo più l’allegria e il piacere di indossare la maglia verdeoro ma che vadano in nazionale quasi per obbligo. Bisogna cambiare, la nazionale è molto importante per il nostro Paese", ha concluso Zico.