Coronavirus, Juve: finito l'isolamento domiciliare volontario, un passo verso la normalità

Serie A
Giovanni Guardalà

Giovanni Guardalà

È finito il periodo di isolamento volontario domestico della Juventus, restano in quarantena i positivi Rugani, Matuidi e Dybala. Chi vuole, può raggiungere la famiglia come già fatto da Ronaldo, Higuain, Douglas Costa, Khedira e Pjanic che avevano già lasciato Torino

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Un primo piccolo passo verso quella normalità che è ancora lontana. Ma per la Juventus è la fine di un periodo di restrizioni totali. Quell'isolamento volontario domestico per 121 persone tra calciatori staff e dipendenti dall'11 marzo, giorno della positività di Rugani. Da questo momento, dunque, se ci saranno le condizioni, chi avrà la possibilità di farlo si potrà ricongiungere alla propria famiglia. Tutti tranne Rugani, Matuidi (trovato positivo il 17 marzo) e Paulo Dybala (positivo dal 21). Per loro bisognerà che arrivi la guarigione confermata da due tamponi negativi effettuati a distanza di 24 ore.

 

La Juventus non ha fissato alcuna data di ripresa degli allenamenti, dunque non ci sono ipotesi di rientro per chi ad esempio ha già lasciato Torino. Ronaldo, già in Portogallo da prima del lockdown, e poi Higuain, Pjanic, Khedira e Douglas Costa hanno anticipato la fine dell'isolamento per motivi familiari dopo aver ricevuto l'esito negativo del tampone e l'ok della società. Tutti coloro che rientreranno dall'estero in Italia, secondo quanto scritto nel decreto, dovranno sottoporsi a ulteriori due settimane di isolamento. Ma quello sarà un altro problema da gestire che avrà un sapore diverso. Perché significherà che si può tornare ad allenarsi e sarebbe quello sì un bel passo avanti verso la normalità.