Lotito ha chiesto alla squadra di non lasciare Roma per evitare un mese di quarantena obbligatoria e attendere la ripresa degli allenamenti, che Lotito vorrebbe riprendere al massimo a fine aprile. Per fare questo la società ha organizzato la sanificazione di Formello e ipotizzato sedute per gruppi di 3 o 4 persone
Restare a casa è un dovere, farlo nella propria un’indicazione precisa. La Lazio ha scelto un modo diverso rispetto a Juventus e Inter per gestire questa situazione di emergenza e incertezza. Sin dal primo giorno di stop la società ha invitato tutti i tesserati, staff tecnico compreso, a rimanere a Roma. Chiedendo un sacrificio extra soprattutto a quei giocatori come Correa e Luis Alberto che in questi giorni causa lockdown stanno vivendo lontani dalle proprie famiglie. Non una forzatura ma soprattutto un modo per farsi trovare subito pronti nell’eventualità si possa ripartire. Perché nonostante lo scetticismo generale sul prosieguo della stagione, la Lazio spera ancora che la ripresa degli allenamenti non sia solo una remota possibilità.
Lazio, obiettivo ricominciare ad allenarsi a fine aprile
Rispetto a Juventus e Inter la squadra di Inzaghi è stata la prima a fermarsi: ultima gara ufficiale il 29 febbraio, 8 giorni prima delle competitor per lo scudetto, faccia a faccia nello scontro diretto. Nell’ultima call di Lotito con la squadra è stato ribadito l’invito e chiesta ancora un po’ di pazienza. Se esiste ancora la possibilità meglio non farsi trovare impreparati o condizionati da viaggi e ritorni che comporterebbero isolamenti e inevitabili periodi di quarantena. Ripartire nei primi giorni di aprile l’obiettivo, non facile, della società. Gli allenamenti sarebbero prevalentemente di natura atletica a gruppi di 3-4 giocatori su campi diversi e con spogliatoi separati. Il come ripartire insomma è già stato pianificato e non sarebbe un problema. Sul quando invece l’interrogativo sembra davvero di difficile soluzione.