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Coronavirus, Percassi: "Tragedia incredibile ma Bergamo non molla"

Serie A
©Getty

Il presidente dell'Atalanta a Rtl 102.5: "Questo virus ci sta portando via la nostra generazione più bella. Le immagini dei camion dell'esercito davanti al cimitero di Bergamo per sempre nel cuore. I medici stanno facendo un lavoro incredibile". Con un pensiero al campo: "L'emozione più forte è stata la qualificazione ai quarti di finale di Champions dedicata alla città"

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"La sto vivendo molto male, è una tragedia incredibile. Questo virus ci sta portando via la nostra generazione più bella. E ora sta toccando anche i giovani". Parole di Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta che ai microfoni di Rtl 102.5 ha raccontato il dramma della sua Bergamo, città tra le più colpite dal coronavirus in Italia. "Abbiamo avuto otto casi di persone che lavoravano per l'Atalanta, è stata una cosa molto triste - sono le parole del numero uno del club nerazzurro - siamo di fronte a una bomba sanitaria, qui c'è un nemico trasparente, sta diventando una guerra mondiale. Le immagini dei camion dell'esercito incolonnati davanti il cimitero di Bergamo resteranno per sempre nel cuore di noi bergamaschi".

"Bergamo non deve mollare"

Il presidente dell'Atalanta ha dedicato un pensiero a tutti i cittadini di Bergamo: ""Noi, come popolo, siamo abituati a non mollare. Bergamo non deve mollare, quella bergamasca è gente un pochino chiusa, ma tanto generosa ed è abituata a lottare senza mollare mai, anche se qui parliamo di una cosa che non si è mai vista e non si è mai verificata". Il ringraziamento è per chi affronta ogni giorno l'emergenza in prima linea: "Quello che mi interessa, anche come società, è mandare un abbraccio a tutti quelli che stanno soffrendo e fare un grande ringraziamento a tutti i medici e gli operatori del settore che stanno facendo un lavoro incredibile - spiega Percassi - sono stato in un ospedale e quando sei lì sembra un brutto sogno, ti viene solo da piangere e per fortuna ci sono queste persone che stanno facendo dei miracoli".

"Quarti di Champions dedicati alla città, che emozione"

Nel corso dell'intervista il numero 1 dell'Atalanta ha toccato anche l'argomento calcio, tracciando un bilancio sugli ultimi 10 anni al timone dell'Atalanta: "Da quando siamo tornati all'Atalanta con la mia famiglia è stato un crescendo di emozioni - le sue parole - siamo passati dalla promozione in Serie A ai nove campionati consecutivi disputati nella massima serie, dall’Europa League all'essere ora tra le migliori otto squadre della Champions". Con un sorriso finale dedicato a tutti i tifosi e i bergamaschi: "L'emozione più forte è stata la qualificazione ai quarti di finale di Champions e l'immagine della squadra che a fine partita a Valencia ha dedicato alla città di Bergamo una vittoria storica".