Coronavirus, Gravina: "La priorità è terminare i campionati entro l'estate"

Serie A

Il presidente della FIGC a Radio Cusano TV Italia: "La priorità è quella di finire i campionati, senza compromettere la stagione 2020/2021. Non possiamo permetterci un'estate piena di contenziosi, Uefa e Fifa stanno lavorando per andare anche oltre il 30 giugno. Juve modello di responsabilità, al Governo abbiamo chiesto la creazione di un fondo per il calcio. La Serie C va riformulata, con un campionato d'élite a 20 squadre e un altro semi-professionistico a 40"

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

L'emergenza coronavirus ha fermato il mondo del calcio, che ora attende di capire quando si potrà ripartire. La volontà è quella di finire regolarmente la stagione, anche qualora questa situazione dovesse ulteriormente prolungarsi. Lo ha ribadito Gabriele Gravina: "La priorità è terminare i campionati entro l'estate, senza compromettere la stagione 2020-21 – ha dichiarato il presidente della FIGC a Radio Cusano Tv Italia - Non possiamo permetterci un'estate piena di contenziosi sul profilo procedurale e legale. Il ministro ha dichiarato che proporrà il blocco delle attività sportive fino alla fine di aprile compresi gli allenamenti, aspetterei la decisione del Consiglio dei ministri. Certo, è un messaggio che richiede alcune riflessioni. La prima riguarda il momento di grande difficoltà che stiamo vivendo e che sta cambiando i nostri modelli di vita. I nostri campionati sicuramente non riprenderanno prima di maggio, questo era uno scenario che avevamo già ipotizzato. Sia la Uefa sia la Fifa si stanno impegnando per far sì che si possa sforare la dead line del 30 giugno fino ad arrivare ad agosto. Questo ci fa piacere, ma dobbiamo anche fare in modo di non andare a compromettere il campionato della stagione 2020-21".

"Juve modello che indica senso di responsabilità"

Il mondo del calcio già si sta attivando anche per quanto riguarda l'aspetto economico, la Juventus è la prima squadra ad aver ufficializzato il taglio degli stipendi: "E' un modello che indica un senso di responsabilità, di disponibilità da parte dei calciatori che credo sia un segnale importante in questo momento. Non possiamo chiedere soldi al governo perché sappiamo benissimo che ci sono altre priorità in questo momento, chiediamo però la costituzione di un fondo salva calcio dove devono entrare risorse della Federazione, che farà sacrifici importanti in questo momento, e risorse che devono derivare dalle scommesse. Le società sono titolari di un diritto di autore, l'evento sportivo è un prodotto sul quale si scommette, della tutela del diritto d'autore chiediamo quella percentuale dell'1% che deve entrare in questo fondo. C'è una risoluzione dell'UE che dice che il diritto d'autore sulle scommesse va tutelato. La Francia già applica l'1% e la stessa cosa sta chiedendo l'NBA"

"Propongo una Serie C d'élite a 20 squadre"

Gravina pensa anche a una rivoluzione del campionato di Serie C: "Conosco questa categoria benissimo, ne sono stato presidente, sono stato anche presidente di un club di Serie C per anni. Oggi le difficoltà sono di sistema, la Serie C soffre tanto, dobbiamo cogliere l'occasione per fare una rivoluzione culturale, un nuovo approccio nell'ambito della gestione. Le mie proposte le ho già avanzate, ci stiamo confrontando. La Serie C a tre livelli non va più bene. Bisogna tornare a un'eccellenza di Serie C di 20 squadre e poi 40 squadre in un'altra serie semi-professionistica. Per individuare le squadre che devono far parte di una C d'élite basta seguire la classifica, ci sono società che arrivano prima delle altre. Queste decisioni dipendono dalla Lega Pro, il presidente Ghirelli già conosce questa proposta ed è favorevole, ma dipende dalle società".