In un'intervista a Repubblica, il Ministro dello Sport ha annunciato di voler estendere il blocco di tutte le competizioni sportive anche per il mese di aprile e ha aggiunto: "Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A". In serata la replica della Lega e del presidente Dal Pino: "Non è il momento di fare polemiche o demagogia. I numeri evidenziano da soli il ruolo della Serie A a sostegno del calcio di base e di tutto lo sport italiano".
L'emergenza Coronavirus continua a flagellare tutto il mondo e le restrizioni imposte dai vari Governi nazionali si fanno sempre più stringenti, con l'obiettivo di limitare al più presto il contagio. Non fa eccezione il mondo dello sport che si è fermato praticamente in ogni zona del pianeta. A spiegare la situazione in Italia, è intervenuto sulle colonne de "La Repubblica", il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che annuncia ulteriori normative: "Domani proporrò di prorogare per tutto aprile il blocco delle competizioni sportive di ogni ordine e grado. Ed estenderò la misura agli allenamenti, sui quali non eravamo intervenuti perchè c'era ancora la possibilità che si tenessero le Olimpiadi. Riprendere il campionato di calcio il 3 maggio è irrealistico".
"400 milioni di euro a sport di base e associazioni dilettantistiche"
E riguardo proprio al mondo del calcio, il Ministro Spadafora ha voluto mandare un messaggio a tutte le società di Serie A per prendere decisioni comuni e affrontare insieme il periodo difficile: "Dal calcio di Serie A mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento: le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori. Devono capire che dopo questa crisi niente potrà essere più come prima. Intanto destinerò un piano straordinario di 400 milioni di euro allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che, sono certo, sarà uno dei motori della rinascita".
La replica della Lega Serie A: "Non è momento per demagogia"
In serata la Lega calcio ha risposto con un comunicato stampa al ministro che aveva osservato tra le altre cose che "lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A". “In Italia - si legge sulla nota pubblicata sul sito ufficiale - oltre 32 milioni di appassionati seguono il calcio, un fenomeno sociale ed economico che dà lavoro a più di 300mila persone generando l'1% del PIL nazionale. La Serie A da sempre svolge un riconosciuto ruolo di locomotiva del comparto, producendo direttamente ogni anno circa 3 miliardi di euro di ricavi totali e generando un indotto di 8 miliardi a beneficio dell'intera piramide calcistica, oltre a una contribuzione fiscale e previdenziale di 1 miliardo di euro”. E si aggiunge: “In questi anni l'importo contributivo e solidaristico della Serie A, per lo sviluppo dell'impiantistica, per la valorizzazione dei settori giovanili e per sostenere sport diversi dal calcio, è sempre cresciuto: dai 93 milioni che la Lega Serie A destinava nel primo anno della sua fondazione nel 2010, agli oltre 130 che saranno versati al termine dell'attuale stagione. Cifre importanti, sulle quali si regge l'intera filiera, che la Lega Serie A spera di continuare ad erogare anche per il futuro, a salvaguardia di tutto il movimento calcistico italiano”. La nota si chiude con le parole del Presidente Paolo Dal Pino: "Con riferimento alle odierne affermazioni del Ministro dello Sport Spadafora ritengo non sia il momento di fare polemiche e demagogia. I numeri sopra riportati parlano da soli e non serve aggiungere altro per evidenziare il ruolo della Lega Serie A a sostegno del calcio di base e indirettamente di tutto lo sport italiano".