Pellegrini: "Roma-Liverpool un'emozione incredibile. Totti è unico, non sarò mai come lui"

Serie A

Il centrocampista giallorosso si racconta ai canali social della società: "Ho i brividi a pensare a quella semifinale di Champions, centinaia di persone hanno accompagnato il pullman allo stadio nonostante il 5-2 dell'andata. Io come Totti? Francesco è unico, non ne nascerà un altro"

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Tra ricordi delle ultime stagioni e un'eredità pesante in vista del futuro, Lorenzo Pellegrini si racconta tramite i canali social della Roma. Una lunga intervista nella quale il numero 7 giallorosso ha risposto a diverse domande, a partire da quale sia stata la partita più bella di queste sue prime tre stagioni con la maglia della Roma: "Potrei dire la rimonta con il Barcellona, ma personalmente la gara che mi ha dato i brividi è stata la semifinale con il Liverpool. L'arrivo allo stadio è stato incredibile, con centinaia di persone ad accogliere il nostro pullman, nonostante il 5-2 dell'andata. Abbiamo impiegato 15 minuti per percorrere gli ultimi 500 metri, non avrei mai pensato di vivere una cosa simile". E a chi lo paragona a Francesco Totti, Pellegrini risponde così: "Io non sarò mai come lui, è una leggenda, un campione, un punto di riferimento. Ovviamente sentire dire queste cose mi fa molto piacere, ma Francesco è Francesco e non ne nascerà un altro come lui. Io sono Lorenzo, non saprei dire a chi somiglio, cerco solo di fare del mio meglio per il bene della Roma".

"Giocare per la Roma è un'emozione infinita, ma il mio sogno è vincere"

Lorenzo Pellegrini ha coronato quello che era il suo sogno da quando era bambino, da quando ammirava Totti e De Rossi e sperava un giorno di diventare loro compagno di squadra. Una sensazione particolare, quella di giocare per la squadra per la quale si è sempre tifato, che Pellegrini ha provato a spiegare: "E' un'emozione infinita. Mi sento come tutti i ragazzi che giocavano da piccoli con me e ora vengono allo stadio a tifare. E' quasi inspiegabile quello che si prova, è qualcosa di grande anche per la mia famiglia. Vedo mio padre come un eroe e sapere che si emoziona quando mi vede con la maglia della Roma mi rende orgoglioso. Il mio sogno è vincere. Cerco di assorbire la giusta mentalità da chi ha già conquistato trofei in carriera. Ci saranno sempre i momenti positivi e negativi, ma la differenza sta nel come si affrontano. Non bisogna mollare mai di un centimetro ed è quello che sto provando a fare".