Il portiere del Verona in esclusiva a Sky Sport: "Mi manca troppo il campo, ma finalmente siamo pronti a ripartire". Sui giorni trascorsi in quarantena: "Sono un super appassionato di videogiochi e in questi giorni ho iniziato un corso di programmazione"
"Sto bene, ma diciamo che questa quarantena sta iniziando a essere abbastanza lunga. Sappiamo benissimo però che non è un castigo bensì una necessità quella di non uscire o di farlo solo per lo stretto necessario, poi è ovvio che siamo in attesa di ripartire come tutto il resto d'Italia". Parla così Marco Silvestri, portiere classe 1991 del Verona, in un’intervista concessa a Sky Sport. Il numero uno gialloblù non nasconde il suo forte desiderio di tornare presto in campo: "Il calcio è un’azienda come tantissime altre in Italia e hanno tutte bisogno di ripartire il prima possibile, ma ovviamente ci dovranno essere le giuste condizioni ambientali per farlo. Il campo inizia a mancarmi molto, mi manca proprio il profumo dell’erba quando mi tuffo a terra. Però dai ormai ci siamo, il peggio penso che sia passato", le parole di Silvestri.
Preferisci il soprannome "gatto" o "hero"?
"Gatto, in Italia sono sempre stato chiamato così. Hero è una cosa nata in Inghilterra. A me è sempre piaciuto gatto, anche per via del gatto Silvestro, visto che il mio cognome è molto simile. Poi mi si addiceva perché fino a 16/17 anni ero proprio piccolino a livello fisico però ero molto agile, perciò da lì… Gatto Silvestri"
Che cosa rappresenta Verona, questa maglia e questa città per te?
"Sono innamorato di Verona, città meravigliosa, mi piace moltissimo vivere qui. Invece l’Hellas è una società che ho sempre avuto nel cuore, visto che ci sono arrivato da un anno al Leeds dove giocavo poco e mi è stata data fiducia"
Sei appassionato di informatica e giochi, hai una postazione ipertecnologica…
"È vero, ho una postazione molto particolare che è un regalo che mi sono fatto dopo la promozione dello scorso anno: non se ne vedono molte di postazioni così in giro, mi piace provare tanti giochi, non solo quelli commerciali. Mi piace capire come funzionano e durante questa quarantena ho iniziato a fare un corso di programmazione: mi piace molto, anche se è un po’ complicato partire da zero, però spero di imparare qualcosa"
A che gioco sfideresti i tuoi tre portieri preferiti?
"I miei portieri preferiti sono Buffon, Dida e Casillas. Ho visto giorni fa giocare Gigi con un gioco di macchine, lo potrei sfidare lì. Dida potrei affrontarlo a Fifa, mentre Casillas a un gioco di lotta. I miei compagni si divertono con i videogiochi commerciali, i più famosi. Mi capita di giocare con Empereur, lui è un gamer abbastanza serio".