Mertens-Napoli: gol, partite e l'amore per la città
L'attaccante belga ha deciso di rinnovare il suo contratto con il Napoli, prolungando così un'avventura che dura da sette stagioni. Un amore reciproco per il club e la città nato a suon di gol e splendidi gesti fuori dal campo
Questi gli straordinarti numeri registrati da Dries Mertens durante la sua avventura al Napoli: 311 presenze complessive, di cui 39 in Champions, la competizione che gli ha permesso di mettere a segno alcuni dei suoi record. Con la maglia azzurra ha messo a segno 121 gol e 73 assist
Mertens-Napoli, trovato l'accordo per il rinnovo
Mertens arriva a Napoli nell'estate del 2013, acquistato per 9 milioni e mezzo dal Psv Eindhoven dopo due stagioni e 45 reti con la maglia biancorossa. Gli azzurri, che hanno appena assunto Benitez in panchina, sono reduci da un 2° posto nel campionato precedente
Il 30 ottobre 2013, al Franchi, l'attaccante belga trova la sua prima rete in Serie A e con il Napoli: splendida triangolazione sulla trequarti, percussione in area e mancino a incrociare che regala il definitivo 2-1 a favore degli azzurri contro la Fiorentina
A fine stagione, Mertens conquista il suo primo trofeo con la maglia del Napoli: la Coppa Italia. Il n° 14 firma, in pieno recupero, il definitivo 3-1 in finale contro la Fiorentina e fa partire la festa all'Olimpico
Sempre nel 2014, il belga è riesce a far il bis di trofei: a Doha, infatti, lui e il Napoli battono la Juventus ai calci di rigore e vincono la Supercoppa Italiana
Nel frattempo comincia a consolidarsi l'affetto tra il giocatore e la città partenopea. Anche attraverso semplici gesti di solidarietà, come quando Dries e la moglie Katrin adottano alcuni cani abbandonati ed evitano la chiusura di un rifugio per randagi nei pressi di Ponticelli
L'amore per i cani della famiglia Mertens viene dimostrato anche in campo. Diventa celebre, infatti, la sua esultanza in occasione della trasferta contro la Roma: palla in rete e corsetta, con 'zampa' alzata, verso la bandierina. Nessuno sfottò verso i giallorossi, ma solo un'innocente dedica a Juliette, la cagnolina che ha adottato
La squadra nel destino di Mertens resta, però, il Bologna. Contro i rossoblù, infatti, arriva sia l'esordio in A che la prima tripletta. E la squadra emiliana è diventata negli anni una vera e propria vittima sacrificale: sono 11 i gol segnati dal belga
La prima vera svolta della carriera napoletana di Mertens arriva, invece, in occasione della sfida casalinga contro l'Empoli nella stagione 2016-17. L'infortunio di Milik e il basso rendimento di Gabbiadini convincono Sarri a spostarlo nel ruolo di falso nueve: una novità tattica che rivoluziona la sua avventura in azzurro
I primi esperimenti portano poi alla definitiva esplosione: l'11 dicembre 2016, a Cagliari, il belga realizza una tripletta che lo consacra definitivamente nel nuovo ruolo e come uno straordinario bomber di razza. Chiude la stagione, infatti, con 28 centri in A, solo uno in meno del capocannoniere Dzeko
La vera consacrazione passa, però, dalla stima del più grande: Maradona posa con la maglia di Mertens. È un gesto di affetto e che gli vale una definitiva e metaforica adozione alla città di Napoli
I gol sul campo passano, spesso, dai piedi di Callejon: è lui il miglior assist-man nella carriera di Mertens, anche davanti a Insigne, grazie ai suoi 16 passaggi vincenti
Ma l'amicizia tra i due e l'amore condiviso per Napoli e il Napoli va oltre il terreno di gioco. Un rapporto profondo che li lega e che li ha visti protagonisti anche durante l'ultimo ritiro pre-stagionale, quando hanno cantato emozionati insieme 'O surdato 'nnammurato
Mertens è diventato un punto di riferimento per i napoletani non solo per le gesta in campo, ma anche - e forse soprattutto - per quelli fuori. Come ad esempio quella di consegnare cibo ai senzatetto, un'azione che ha cercato di compiere sempre con la massima riservatezza
Solidarietà dimostrata anche con le numerose visite presso gli Ospedali della città per incontrare i bambini più sfortunati e alle prese con gravi patologie. Affetto e cortesia ricambiati, in occasione dei difficili giorni dell'emergenza coronavirus, dagli stessi medici e infermieri, con un tuta medica in onore del belga
'Ciro' Mertens, come affettuosamente chiamato per il suo legame con la città e nato dopo aver tentato di nascondersi in una sala bowling (come da lui raccontato), si è goduto in questi anni anche la parte più bella di Napoli: ad esempio girando per le vie del centro a bordo di una moto...
... o trascorrendo, tra canti e balli, parte delle sue vacanze estive nella splendida Capri...
.... o costruendo relazioni con personaggi diventati ormai simbolo di Napoli, come Salvatore Esposito, star di "Gomorra-La Serie"
"Qui c'è un calore che ti aiuta a vivere bene una città che non è la tua. Napoli si stringe attorno ai giocatori e li fa sentire tutti napoletani da sempre" ha spesso ripetuto Mertens. Un amore ricambiato, come quando ha ricevuto la visita speciale di una nonna al centro sportivo di Castel Volturno
E lui ha ripagato la sua gente a suon di gol. Il 28 novembre 2018, in occasione della partita di Champions contro la Stella Rossa, grazie a una doppietta ha raggiunto quota 100 reti con la maglia del Napoli
Un amore che tiene anche a migliaia di km di distanza. Qui un post Instagram in cui il belga, la scorsa estate, avverte nostalgia della sua Napoli e dell'affetto del San Paolo
Ed eccolo qui, in stile capitano, a farsi un giro sul Golfo di Napoli con lo splendido sfondo del Vesuvio
L'ultima stagione gli ha consentito di infrangere altri preziosissimi record nella storia azzurra: con la doppietta in Champions a Salisburgo, è riuscito a superare Diego Armando Maradona nella classifica marcatori all time del Napoli
Una doppietta celebrata con un'esultanza in omaggio a Tommaso Starace, lo storico magazziniere del Napoli con il quale Mertens ha stretto una profonda amicizia. Un altro tassello della sua magica avventura nella città partenopea
E con l'ultima rete, siglata al Barcellona, Mertens ha agganciato Hamsik come miglior cannoniere di sempre della storia del Napoli: 121 gol
Le sue gesta dentro e fuori dal campo sono entrate nel cuore di tutti i napoletani, compreso quello del presidente De Laurentiis. Il numero uno del club è stato il fortunato vincitore della maglia messa all'asta dal belga (quella indossata contro il Barça): 15mila euro di ricavato devoluti alla Fondazione Cannavaro Ferrara a favore dei bisognosi a Napoli durante l'emergenza coronavirus
Mertens è rimasto fedele alla sua Napoli anche durato questo periodo di pandemia ed è stato immortalato durante una corsetta per Posillipo: un modo per allenarsi individualmente e godersi le splendide vie della città
E come se non bastasse, l'attaccante si è reso protagonista di un altro splendido gesto, consegnando una maglia autografata a un ragazzo vittima di bullismo. Aspettando l'autografo sul rinnovo di contratto: la prossima mossa per prolungare la meravigliosa storia d'amore tra Mertens e il Napoli
