Milan, Ibrahimovic si allena in gruppo: contro la Spal tornerà tra i convocati

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Peppe Di Stefano

Peppe Di Stefano

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I rossoneri vincono anche senza lo svedese, che resta comunque troppo importante per la squadra di Pioli. Con lui, da gennaio, 26 gol fatti in 15 gare. E con la Spal dovrebbe tornare almeno fra i convocati

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Ancora troppo presto per parlare di rinascita. Ma dal campo questo Milan ha dato più di un segnale di risveglio. Tre partite dopo il lockdown. Due vittorie. Un pari in casa della Juve. Solo un gol subito. Ed una eccellente condizione atletica, che ha permesso ai rossoneri a Torino di resistere nonostante l'inferiorità numerica per più di 70 minuti. A Lecce di stravincere contro una squadra che in casa aveva messo alle corde tutte, big comprese. E a San Siro contro la Roma, di centrare la prima vittoria in stagione contro una squadra che li precede in classifica. La non dipendenza da Ibra deve far piacere ma non va enfatizzata. Troppo importante lo svedese per questo Milan. In campo e fuori. A proposito: a Ferrara dovrebbe esserci anche lui, quantomeno tra i convocati. 

Con Ibra è un altro Milan

La sua presenza basta per cambiare l'ordine delle cose. Da gennaio con Ibra in rosa 15 gare, 26 gol fatti, una media di 1.93, cioè un ritmo quasi da squadra che lotta per la zona Champions. Ed i meriti vanno equamente divisi tra squadra, società con Maldini e Massara sempre presenti a Milanello e allenatore, che nonostante sia consapevole che nel nuovo corso non ci sarà spazio per lui, è riuscito a regalare al gruppo equilibrio e armonia. A Ferrara possibile che ci sia un po' di rotazione. Calabria per Conti. Gabbia per Kjaer. Saelemaekers per Castillejo. E Paquetà per Bonaventura. Idee, ipotesi di lavoro. Contro la spal servono ancora punti per iniziare davvero a dare un senso a questa stagione del Milan. 

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