Serie A, Spadafora: "Gravina preoccupato? Anch'io. Sulla riapertura degli stadi..."

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Il ministro dello sport torna a parlare dell'ipotesi di vedere pubblico sugli spalti già a settembre: "Le fughe in avanti di chi vuole ripartire subito e con gli stadi aperti sono fughe fuori dalla realtà. Gravina preoccupato per protocollo sanitario? Lo sono anche io, principalmente della situazione emergenziale sanitaria in Italia"

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"Le fughe in avanti di chi vuole ripartire subito e con gli stadi aperti sono fughe fuori dalla realtà, che trovano riscontro nelle decisioni del governo". Lo ha detto ai microfoni di Radio Kiss Kiss il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, commentando la possibilità di rivedere pubblico sugli spalti a partire da settembre. Dichiarazioni che affrontano un capitolo toccato qualche ora prima da Paolo Dal Pino. Il presidente della Lega A nella giornata di giovedì si era detto fiducioso sul ritorno dei tifosi sugli spalti di Serie A. "Il campionato si chiuderà in questo weekend e già questo mi sembra un grande successo - le sue parole - siamo stati cauti e abbiamo fatto le cose con calma, riaprendo solo quando è stato possibile".

"Gravina è preoccupato? Lo sono anch'io"

Da una parte la soddisfazione per aver portato a termine la Serie A 2019/20, dall'altra le incognite sul futuro, tenendo d'occhio il quadro epidemiologico e i contagi da coronavirus. Spadafora ha anche replicato al presidente della Figc Gabriele Gravina, che negli scorsi giorni ha lanciato l'allarme a proposito del protocollo sanitario studiato per il calcio post lockdown, con tamponi ogni 4 giorni, definito "una violenza fisica impossibile da applicare anche nella prossima stagione". La preoccupazione di Spadafora è "sulla situazione emergenziale sanitaria in Italia. Nel momento in cui capiremo come evolve la situazione - è la tesi del ministro - ci occuperemo anche del calcio e di tutto il resto".

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