Roma, Pallotta: "Mi auguro che Friedkin impari dai miei errori"

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L'ex presidente giallorosso al Corriere dello Sport: "Ho sempre pensato al bene della società. E per la Roma continuerò a volere sempre il meglio, a prescindere dal proprietario"

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Il closing è alle porte, un nuovo capitolo si sta per aprire nella storia della Roma. "Alcuni miei manager hanno parlato con Friedkin pochi giorni fa: all'acquirente ho dato la mia piena disponibilità a collaborare sin dallo scorso autunno", James Pallotta ha dichiarato al Corriere dello Sport. "Sono pronto a dare consigli, in modo che Friedkin possa imparare dai miei errori per non ripeterli. Parole che ho già pronunciato davanti a vari testimoni. Nessuno lo può negare". E sul club: "Ho sempre pensato al bene della Roma e continuerò a farlo. Chiunque sia il proprietario".

 

"Passaggio di proprietà a Londra? Non è detto"

Dove verrà formalizzato il closing? "Magari a Boston, a Roma o in Croazia", rimane vago Pallotta. Dunque non necessariamente a Londra come era invece trapelato dalle ultime indiscrezioni. Il presidente uscente ci tiene anche a fare chiarezza sullo stadio di Tor Vergata: "Se abbiamo utilizzato un'altra società al posto della Roma è stato essenzialmente per questioni legali e finanziarie", spiega Pallotta. "Non era una strategia. Dei ricavi ne avrebbe comunque beneficiato il club giallorosso: Friedkin lo vedrà".

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