Inter, Conte: "Sintonia con società, vogliamo essere protagonisti"
Conte: "Abbiamo l'obbligo di essere protagonisti, ma nessun allenatore può assicurare la vittoria. Vidal è in buone condizioni e può fare tutto. Perisic è tornato con grande entusiasmo. Con la società confronti, non incomprensioni. Lavoriamo in serenità e sintonia". Marotta: "Sarà una stagione anomala, sul mercato pronti a cogliere eventuali occasioni ma nessun grande investimento". La sfida di sabato contro la Fiorentina sarà in diretta alle 20.45 su Dazn1, canale 209 del telecomando Sky
"Iniziamo un campionato difficile ma siamo sicuri di poter migliorare: la nostra ambizione deve essere quella di confermare la credibilità guadagnata lo scorso anno, in Italia e in Europa". Queste le prime parole di Antonio Conte, accompagnato dall’ad Beppe Marotta, nella conferenza stampa che apre la stagione dell’Inter. A poche ore dall’esordio in campionato, l’allenatore nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti a partire dagli obiettivi della sua squadra: "Nessuna squadra ha l’obbligo di vittoria e nessun allenatore può assicurare al proprio club al 100% di poter vincere. Squadre come l’Inter hanno l’obbligo di essere protagoniste, di essere competitive fino alla fine". Prosegue quindi il percorso insieme ai nerazzurri: "C’era e c’è la volontà di migliorare e migliorarci in tutti i settori di competenza: di questo sono molto contento, alla fine se ci si trova tra persone intelligenti con le stesse finalità si trova sempre una soluzione. Rimaniamo insieme affrontando le problematiche abbiamo avuto, che ci sono e ci saranno: la consapevolezza è quella di fare il bene dell’Inter".
Rapporti con la società
Proprio in merito al rapporto con il club, Conte ha espresso il proprio pensiero: "Io non parlerei di incomprensioni ma confronti e visioni, anche diverse, ma come in tutte le buone famiglie è corretto che ognuno possa esprimere le proprie valutazioni. Da parte mia c’è grande serenità e grande voglia di continuare a lavorare con i calciatori”" Lo stesso Antonio ha ribadito la convinzione della scelta nerazzurra più di un anno fa: "Siamo stati protagonisti fino alla fine in tutte le competizioni, le mie sensazioni erano giuste. Spesso penso di essere molto duro con me stesso e mi dimentico di godermi il percorso fatto. Devo imparare a godermi queste situazioni".
Mercato
Conte ha commentato anche le operazioni e le ufficialità in casa nerazzurra: "I giocatori arrivati possono portare esperienza, Hakimi sarà importante. Stiamo lavorando in serenità e sintonia: dobbiamo consolidare la credibilità dello scorso anno. Stiamo attuando una strategia per il bene dell’Inter. Kanté? Sono cambiati i tempi rispetto a Lukaku: siamo uniti con la società e abbiamo sposato lo stesso progetto". Vidal è l’ultimo colpo dell’Inter: "Sta bene, è arrivato in buone condizioni fisiche. Tatticamente ha già giocato con me, ma stiamo facendo cose nuove rispetto al passato. Si sta inserendo bene, è molto intelligente e ha una grande mentalità: Vidal può fare tutto".
Verso la Fiorentina
Sabato a San Siro l’esordio contro i viola, avversaria difficile: “Affrontiamo una squadra forte che ha operato bene e con un tecnico preparato. Dovremo fare grande attenzione. Hakimi? Ha potenzialità importanti ma ha bisogno di tempo: abbiamo tre gare in 10 giorni. Alcune le giocherà dall’inizio, altre entrerà". L’avversario nella nuova stagione sarà Andrea Pirlo, collega e nuovo allenatore della Juve: "Vedere alcuni miei calciatori diventare allenatori ti porta a pensare che il tempo per me stia passando. Mi fa comunque piacere per lui".
IL TESTO INTEGRALE DELLA CONFERENZA
Dobbiamo aspettarci nuove uscite? Skriniar e la difesa?
"Come abbiamo sottolineato oggi, tutto avviene per comunione d’intenti. Avere una rosa numerosa significa avere oculatezza e prevenire situazioni difficili"
Ci sono strategie per il circolo virtuoso dell'Inter? E la riapertura degli stadi?
"E' quella che condiziona anche le altre società: in questo momento c’è una contrazione di ricavi, le stime parlano di mancati introiti di 4 miliardi a livello mondiale. Ogni club oggi si trova a dover far fronte a budget non rispettati, perchè sono venuti meno dei ricavi. Oggi abbiamo costi certi e ricavi incerti: lì dobbiamo lavorare e controllare maggiormente i costi, ma la proprietà è vicina a squadra e società. Suning ha fatto grandi investimenti, si parla di rallentamento ma non è tale perché ci vuole oculatezza. Oggi siamo davanti ad una pandemia non ancora debellata: cosa mi aspetto? Non lo so, spero solo di poter tornare ad avere tifosi sugli spalti. Senza di loro non c’è emozione e si fatica: tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri"
Sull'arrivo di Kanté?
"Sono cambiati i tempi rispetto a Lukaku: era un’operazione importante e siamo riusciti a convincere il presidente a prenderlo. Operazioni come quelle danno credibilità nei nostri confronti. Riguardo al mercato ne ha già parlato molto Marotta: conosciamo la strategia, siamo uniti e abbiamo sposato questo progetto. Quando si è chiari e si dice sempre la verità, allora si trovano benefici da una situazione simile"
Cosa pensa del ritorno di Perisic?
"Sono contento per Ivan, ha fatto una grande esperienza che lo ha portato a vincere tre trofei. Ora è tornato con grande volontà, voglia di giocare e mettersi al servizio della squadra. Sono contento di questo: quando c’è questo entusiasmo alla fine diventa più facile per l’allenatore"
Perché ha parlato di stagione anomala?
"Ci sarà una compressione di impegni in 10 mesi, questo incide sugli infortuni e la rosa dovrà essere numerosa di conseguenza. Considerando il fatto di avere 5 sostituzioni, la panchina potrà svolgere un ruolo prioritario. Ricordando la passata stagione, siamo d’accordo con l’allenatore di tener conto di questa situazione"
Cosa pensa di Pirlo sulla panchina della Juventus?
"Nutro grande affetto per Andrea come uomo e professionista, saremo avversari e, come detto in precedenza, vedere alcuni miei calciatori diventare allenatori ti porta a pensare che il tempo per me stia passando. Mi fa comunque piacere per lui"
Quale sarà il futuro di Perisic e Nainggolan?
"L'anno scorso c'erano state contingenze da rispettare e abbiamo spiegato in conferenza questa situazioni. Ora non ci troviamo nella situazione della scorsa stagione: abbiamo una rosa numerosa che deve subire le logiche del mercato, nelle quali un calciatore chiede di esser trasferito. Ad oggi queste situazioni non trovano risposta"
Cosa si aspetta dalla Fiorentina? Hakimi sarà titolare?
"Affrontiamo una squadra forte che ha operato bene e con un tecnico preparato. Dovremo fare grande attenzione. Hakimi è un calciatore che ha delle potenzialità importanti, è inevitabile che richieda un po’ di tempo per entrare in determinati meccanismi. Siamo organizzati tatticamente, c’è da lavorare ma è un giocatore che ha dimostrato le sue potenzialità. Sarà importante con lui, e con i nuovi arrivati, lavorare sotto tutti gli aspetti. Abbiamo tre gare in 10 giorni: alcune le giocherà dall'inizio, altre entrerà: vedrò se partirà titolare"
Come ha giudicato le parole di Conte nei momenti di tensione?
"Antonio ha accennato e ripetuto il concetto di crediblità. Questo significa professionalità e serietà, entrambe sono caratteristiche che nella società sono presenti. Spero che il confronto si possa verificare anche in questa stagione: sarebbe indicativo del fatto che c’è voglia di crescere. Siamo sportivi e gente abituata al confronto, che poi ha sempre portato a risultati positivi. Mi meraviglierei se dovessi trovare un Conte diverso da quello che conosco io: personalmente lavoriamo insieme da 5 anni e all’Inter per portare a casa risultati importanti. La scorsa stagione va valutata positivamente, non solo per i traguardi ma anche per la crescita ottenuta. Se non ci fosse tensione ci sarebbe rilassamento e non porterebbe alla competitività di cui c’è bisogno"
La sua Inter può vincere? E sulla finale persa in Europa League?
"Nessuna squadra ha l’obbligo di vittoria e nessun allenatore può assicurare al proprio club al 100% di poter vincere. Squadre come l’Inter hanno l’obbligo di essere protagoniste, di essere competitive fino alla fine. Ci vuole anche fortuna per vincere o non vincere. In riferimento alla nostra finale penso all’occasione avuta con Lukaku, poi è arrivato l’autogol che ci è costato la vittoria. Ci vuole anche un pizzico di fortuna"
E' sempre convinto di aver scelto l'Inter?
"Perché ho sposato il progetto Inter? Sentivo che c’erano possibilità di lottare per vincere. Avevo ragione: siamo stati protagonisti fino alla fine in tutte le competizioni, le mie sensazioni erano giuste. Spesso penso di essere molto duro con me stesso e mi dimentico di godermi il percorso fatto. Lo scorso anno c’era da goderselo. Quando intravedi la possibilità di vincere cerchi di fare qualsiasi cosa, però ripeto: devo imparare a godermi queste situazioni. Essere protagonisti, questo il nostro obiettivo. Si è parlato poco dello scorso anno, ma è stato fatto qualcosa di straordinario"
Come riparte l'Inter? E quali traguardi andranno raggiunti?
"L'anno scorso è stato fatto un lavoro straordinario: il merito è di Conte, sapevamo come lavora e ha una grande cultura del lavoro. Abbiamo giocato una finale di Europa League, siamo arrivati secondi in campionato ad un punto dalla prima, nulla è stato trascurato ed il concetto di credibilità che ha portato avanti ci trova allineati. Vogliamo il bene dell’Inter e siamo vicini all’allenatore. Ad esempio ci ha fatto molto piacere quando, settimana scorsa, Antonio ha analizzato il manto erboso della Pinetina: questo significa dedizione, amore per il proprio lavoro. Gli obiettivi dichiarati per la società sono quelli che si sposano con l’Inter: partecipare con decoro alla Champions League e arrivare tra le prime quattro in classifica. Iniziamo una seconda stagione con le consapevolezze del passato e cosi dobbiamo continuare"
Come sta Vidal? E' già pronto per giocare?
"Sta bene, è arrivato in buone condizioni fisiche. Tatticamente ha già giocato con me, ma stiamo facendo cose nuove rispetto al passato. Si sta inserendo bene, è molto intelligente e ha una grande mentalità: Vidal può fare tutto"
Si ritiene soddisfatto della rosa? Ed Eriksen?
"Tutti i calciatori rappresentano un valore aggiunto, dallo stesso Eriksen a Pirola. Tutti possono portare un valore aggiunto e sono molto contento di avere questo tipo di calciatori in rosa. Sono ottimi ragazzi, sanno benissimo che ci sarà un’annata dura da affrontare e sono tutti pronti a dare il proprio contributo"
Quanto è vicina questa Inter alla sua idea?
Ci sono state incomprensioni con la società?
"Io non parlerei di incomprensioni ma confronti e visioni, anche diverse, ma come in tutte le buone famiglie è corretto che ognuno possa esprimere le proprie valutazioni. Ci sono sempre stati confronti onesti e leali con chi lavora per il club. Da parte mia c’è grande serenità e grande voglia di continuare a fare quello che so fare meglio, lavorare con i calciatori. Sarà una stagione difficile"
L'esperienza delle new entry accorciano il gap con la Juve?
"I giocatori arrivati possono portare esperienza, Hakimi sarà importante. In totale accordo con il club abbiamo valutato e scelto una strategia tenendo conto di quello che ha appena detto la proprietà, ovvero la situazione che stiamo attraversando come tutti gli altri club.Stiamo lavorando in serenità e sintonia: dobbiamo consolidare la credibilità dello scorso anno. Stiamo attuando una strategia per il bene dell’Inter"
Quale è l'obiettivo dell'Inter nella nuova stagione?
"Siamo state una delle ultime squadre a terminare di giocare. Mi ritengo soddisfatto dell’attitudine e della voglia che hanno dimostrato tutti i calciatori. Ora iniziamo un campionato difficile, come detto dal direttore, per tanti aspetti. Siamo sicuri di poter migliorare: la nostra ambizione deve essere quella di confermare la credibilità guadagnata lo scorso anno, in Italia e in Europa"
Un suo bilancio sul mercato dell'Inter?
"Il compito della società è quello di allestire al meglio la rosa rispettando le limitazioni che esistono. Siamo in una pandemia e tutte le società riversano la propria attenzione verso una sostenibilità finanziaria. Tutti i club hanno minori introiti, stadi chiusi, contenziosi: non è un caso che nessuna squadra abbia investito fortemente sul mercato. Noi faremo tutto il possibile seguendo quella politica che stiamo attuando. Cercheremo di cogliere delle opportunità ma non ci saranno grandi investimenti e grandi operazioni"