Dzeko, Milan-Roma partita speciale: pallino di Galliani, nel 2009 a un passo dai rossoneri

Serie A
Angelo Mangiante

Angelo Mangiante

Una partita speciale per Dzeko. A un passo dal Milan in passato, squadra che seguiva già da bambino, stregato dal suo idolo Van Basten. Una storia particolare

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Per portare Dzeko al Milan, Adriano Galliani si presentò personalmente a Sarajevo. Era il 2009, Dzeko aveva 23 anni e con i suoi gol  aveva permesso al Wolsburg di vincere uno storico titolo in Bundesliga. L'accordo tra il Milan e Dzeko venne trovato senza fatica: non solo per un quinquennale da due milioni netti a stagione, ma anche perché Edin da bambino simpatizzava per il Milan del suo idolo Van Basten. Non a caso, conoscendo quella sua passione, Galliani precedette il suo blitz a Sarajevo facendogli spedire a casa la maglia rossonera di Ronaldinho con un biglietto: "Verresti a giocare a Milano con un Pallone d'oro?". 

Tutto sembrava perfetto, tranne il Wolsburg. Che preferì cedere invece Dzeko al City per 35 milioni, dopo averlo pagato 4 milioni quando sconosciuto a vent'anni giocava nella Repubblica Ceca.

Corteggiato da sempre sul mercato.  Perché qualsiasi allenatore vorrebbe schierare Dzeko. Chiedere ad Antonio Conte, che lo ha inseguito al Chelsea e poi all'Inter. Chiedere a Pirlo, che in estate lo aveva indicato come prima scelta tecnica. 

Non solo. Lo voleva all'Inter anche Ibrahimovic. Ne parlò direttamente con Moratti. Gli chiese di prendere Dzeko proprio mentre Galliani preparava il blitz a Sarajevo. Era il 2009. Ibra aveva 28 anni e Dzeko 5 in meno. Sarebbe stato un attacco da sogno. Coniugando potenza e talento: tecnicanente il massimo.  

Sarà comunque uno spettacolo vederli lunedì sera a San Siro. Uno da una parte e uno dall'altra. Fenomeni anche di longevità.