L'esilarante racconto di Ibrahimovic a Sanremo in moto: "Sembrava un film". VIDEO

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In conferenza stampa Ibrahimovic è tornato sull'incredibile viaggio in moto che l'ha portato sul palco dell'Ariston nella serata di giovedì. “Ho fatto quei video altrimenti nessuno mi avrebbe creduto - ha detto -, c'era un gps su di me casomai mi avesse portato altrove". E ancora: "Notavo che non guidava bene, quindi gli ho detto di lasciarmi fare per andare più veloce"

IL MOTOCICLISTA: "MIA MOGLIE NON CI CREDEVA"

Riesce sempre a stupire, pure al Festival di Sanremo. Zlatan Ibrahimovic è tornato sull’incredibile episodio di giovedì quando, in ritardo a causa di un incidente in autostrada, ha raggiunto il palco dell’Ariston in serata grazie al passaggio in moto chiesto ad uno sconosciuto. Un episodio da film, show raccontato dallo svedese che in conferenza stampa è tornato sull’avventura aggiungendo nuovi imperdibili dettagli.

Il gps 'anti-rapimento'

Risate assicurate durante la storia di Zlatan a partire dalla prima parte del viaggio: "Era tutto sotto controllo, studiavo un po’ per la serata. Poi l’incidente, fermi tre ore in auto, un po’ di stress, 'Ama senza di Ibra non ce la fa', pensavo. Intanto il tempo passa. Allora esco dall’auto, trovo il motociclista e sapete il resto della storia. Nessuno mi avrebbe creduto, per questo ho voluto fare i video". Ibra scherza ma era cosciente della situazione: "Ho preso un rischio? Forse sì, ma non ho paura di rischiare e non potevo fare altro per arrivare in tempo. Solo due persone hanno assistito alla scena, l’autista e un amico. C’era un gps per localizzarmi, casomai il motociclista mi avesse portato altrove...".

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"Fammi guidare che andiamo più veloce"

Il racconto di Ibra prosegue divertendo tutti i presenti: "Partiamo, notavo che non guidava bene e gli ho detto: 'Fammi guidare che andiamo più veloce'. 'No no Ibra, guido io', la sua risposta. Ero in ritardo, dovevo uscire prima sul palco. Poi mi ha chiesto se potevamo fare una foto, ma ero in ritardo e sotto stress. Alla fine mi dice: 'Devo confidarti una cosa: è la prima volta che sono andato in autostrada'. 'Non ti preoccupare - gli ho risposto -, hai fatto un buon lavoro'. Per fortuna lo staff si è preso cura di me, avevo freddo e adrenalina, però mi hanno lasciato del tempo per riprendermi". La chiusura sull’incredibile avventura e l’elogio ad Amadeus: "Uscire sul palco e spiegare questa storia, sembra veramente un film… Questo non è il mio mondo ed è tutto nuovo per me, sono me stesso. È un grande onore, mi sento bene, sembra che ho giocato in squadra con Amadeus per vent'anni. Non mi mette pressione, mi dice divertiti e tutto andrà bene. Quindi andiamo avanti senza stress".

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