Inter, bilancio in rosso: ecco come affronterà il futuro. L'ANALISI

Serie A

Il bilancio dell'Inter, chiuso con un rosso di 245,6 milioni, nell'analisi di Marco Bellinazzo del Sole 24 Ore: "Pesa l'effetto Covid, che ha portato a perdite di ricavi per 110 milioni. Ma in questo bilancio non ci sono ancora le plusvalenze per le cessioni di Hakimi e Lukaku e altri effetti che si vedranno il prossimo anno e che porteranno il deficit a 150 milioni, in linea con altri club. Nella prossima stagione non saranno necessarie ulteriori cessioni pesanti"

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Il CdA dell'Inter ha approvato il bilancio per la stagione 2020/2021, con il club nerazzurro che ha registrato una perdita di 245,6 milioni di euro. Numeri pesanti, si tratta del rosso più grande di sempre per una società di Serie A. Ma i bilanci vanno analizzati anche in ottica futura e Sky Sport l'ha fatto grazie al parere autorevole di Marco Bellinazzo: "È una situazione complicata, che riguarda i club italiani e non solo - la spiegazione della firma de Il Sole 24 Ore – L'Inter ha raggiunto il limite negativo di 245 milioni, se aggiungiamo i 105 dello scorso anno vediamo che il peso del Covid è stato di oltre 350 milioni. Sicuramente l'effetto pandemia si è fatto sentire, con 110 milioni di ricavi in meno tra stadio e sponsorizzazione, ma è molto importante andare a leggere i numeri che dicono molto ma non tutto. Questo bilancio, infatti, non contiene le plusvalenze di circa 70 milioni realizzate per le cessioni di Hakimi e Lukaku, che sono state fatte dopo il 30 giugno, quindi gli effetti li vedremo tra un anno. Oltre a questi, ci sono una trentina di milioni di pulizia contabile, fatti con i contratti di Nainggolan e Joao Mario, mentre l'addio a Conte e al suo staff è costato circa 14 milioni. Elementi negativi che non ci saranno più nella prossima stagione. Questo riporta il deficit a 150 milioni, più o meno quanto preventivato e in linea con altri club italiani di fascia alta. Ciò non toglie che la situazione sia difficile. L'Inter è stata messa in sicurezza dal punto di vista finanziario. Sono arrivati 75 milioni dei 250 del prestito fatto da Oaktree. Sarà a breve rifinanziato per 400 milioni quello che è il prestito obbligazionario fatto dal club negli anni scorsi e questo, insieme ai ricavi dello stadio e alle nuove sponsorizzazioni, fa stare l'Inter tranquilla dal punto di vista finanziario per affrontare la stagione e per far sì che nella prossima non sia nuovamente costretta a fare cessioni pesanti e gravi per la resa dell'organico. Restano alcuni temi di fondo, il principale riguarda la proprietà e il futuro immediato dell'Inter, soprattutto legato al progetto stadio".

"Ecco come l'Inter affronterà il prossimo futuro"

Ma come verrà ripianato questo debito? "Facendo ricorso a questo prestito obbligazionario, che tra fine novembre e metà dicembre dovrà essere chiuso, che è di 400 milioni - prosegue Bellinazzo - Ci sono poi i soldi che arriveranno dalle cessioni di Hakimi e Lukaku, questo permetterà di far fronte alla cassa. La Juve, ad esempio, ha una proprietà che può permettersi di mettere mano al portafogli e, con un aumento di capitale di 400 milioni, può far fronte a due anni di perdite causate dalla pandemia. L'Inter, invece, ha l'incognita della proprietà, Suning ha tanti problemi in patria dovuti a scelte sbagliate legate ai manager e agli investimenti e a questa politica del governo cinese che è sempre opaca rispetto alle scelte libere delle aziende. La polizza assicurativa dell'Inter è che ha sottoscritto questo prestito obbligazionario attraverso Oaktree. Questo fondo ha di fatto in mano l'Inter, se Suning non dovesse onorare questo prestito la società diventerà di proprietà di Oaktree, che potrà tenere il club o cederlo. È importante ora che Marotta e Antonello mettano in sicurezza il club e che Inzaghi lo riporti in Champions e nella fase finale, che si arrivi al rifacimento dello stadio, perché questo significa valorizzare l'asset. Inter e Milan stanno attraversando questa fase di rifondazione, che li ha riportati ai vertici del calcio italiano e, speriamo, anche europeo, diventano due asset privilegiati e, da questo punto di vista, c'è bisogno che questi due club siano finanziariamente autonomi. Queste due società hanno vissuto in maniera particolare questa fase, perché avevano investito tanto, ma sono sulla buona strada per intraprendere un percorso virtuoso, anche perché tutti gli equilibri del calcio europeo stanno cambiando, basti pensare che il Barcellona ha perso 450 milioni". 

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"L'anno prossimo non saranno necessarie nuove cessioni dolorose"

Una fase di ripresa che permetterà all'Inter di affrontare con maggior tranquillità le prossime sessioni di mercato: "Credo che quasi 250 milioni di rosso fotografino alla perfezione il recente passato dell'Inter. Le operazioni in uscita hanno contribuito ad abbassare di circa il 15% il monte ingaggi, secondo quelle che erano le direttive di Suning. Ora l'Inter ha piazzato diversi colpi, soprattutto dal punto di vista finanziario e degli sponsor, che garantiscono 30 milioni all'anno, e questo significa che al prossimo giro la società nerazzurra possa presentarsi in maniera più serena. Eventuali cessioni verranno fatte per scelta e non per necessità e mi risulta che, l'attuale, management voglia tenere tutti i pezzi pregiati, a partire da Lautaro Martinez", conclude Bellinazzo.

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