Osimhen, il chirurgo che lo ha operato: "Difficile prevedere data del rientro"

NAPOLI
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L'intervento subito dall'attaccante del Napoli per la riduzione delle fratture scomposte a zigomo e orbita sinistra è perfettamente riuscito. "Le condizioni del viso del calciatore erano pessime, ho dovuto inserire sei placche e ben diciotto viti", ha spiegato Gianpaolo Tartaro, il chirurgo che ha operato il 22enne nigeriano, che dovrà stare fermo almeno 3 mesi dopo lo scontro aereo con Skriniar nel match con l'Inter

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Novanta giorni di stop: è questa la prognosi dei medici dopo l'intervento subito da Victor Osimhen a Napoli per la riduzione delle fratture scomposte a zigomo e orbita sinistra rimediate in uno scontro aereo con Milan Skriniar nel match con l'Inter. Il giocatore sta bene e resterà in osservazione qualche giorno: il suo ritorno in campo è dunque previsto non prima della fine di febbraio anche se sui tempi di recupero il chirurgo Gianpaolo Tartaro che ha operato l'attaccante presso la clinica Ruesch evita di fare previsioni come ha detto in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Non abbiamo la sfera di cristallo per sapere quando ritornerà. Navighiamo a vista e nessuno è in grado di fare previsioni, ogni organismo ha la propria storia e dopo un infortunio del genere conta molto anche l'aspetto psicologico. Non è stato un trauma da urto, bensì da compressione: la forza cinetica generata dallo schiacciamento del viso di Osimhen contro quello di Skriniar ha creato un danno devastante. Per ricomporre le fratture ho dovuto inserire sei placche e ben diciotto viti.