Allegri dopo Empoli-Juventus: "Lo scudetto rimane questione delle tre dell'Ave Maria"

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Le parole dell'allenatore della Juventus dopo la vittoria sul campo dell'Empoli: "Sono contento della prestazione di tutti. Non dimentichiamoci che venivamo da un filotto di partite importanti. Abbiamo riniziato a soffrire insieme: questo spirito mi piace". Ma sullo scudetto non cambia idea: "È roba delle tre dell'Ave Maria (Milan, Inter e Napoli, ndr). La quota resta 84 punti e noi non ci possiamo arrivare"

EMPOLI-JUVENTUS 2-3, HIGHLIGHTS

Dopo due pareggi in campionato contro Atalanta e Torino, la Juventus torna a vincere grazie al 3-2 ottenuto sul campo dell'Empoli. Tre punti che permettono ai bianconeri di consolidare il quarto posto e di rosicchiare due punti a Milan e Inter. Nel postpartita, Max Allegri ha commentato così il match della sua squadra: "Abbiamo fatto una buona partita contro l'Empoli che è una squadra che sa di palleggiare e che non smette mai di giocare. Abbiamo rischiato nel finale, ma ci siamo sacrificati. Sono contento della prestazione di tutti: quest'entusiasmo e questo spirito mi piace. Abbiamo riniziato a soffrire come squadra per portare a casa il risultato. Non dimentichiamoci che venivamo da tante partite impegnative. Stasera vincere era importante. In un modo o in un altro bisognava portare a casa i tre punti: mi sarebbe dispiaciuto perdere, per questo ho esultato alla fine". Ma se sente dire 'scudetto', Allegri ribadisce subito il suo pensiero: "Se lo giocano le tre dell'Ave Maria (riferendosi a Milan, Inter e Napoli, ndr). Ora testa alla Coppa Italia: "Mercoledì abbiamo una semifinale a Firenze, divertente e bella da giocare. Degli infortunati non recupereremo nessuno. Cambiare tatticamente? Difficile, con così tante assenze".  E a proposito di infortuni, questo è stato il breve commento di Allegri su Zakaria, costretto al cambio per un problema muscolare: "Vedremo che cos'ha...". 

"Vlahovic quello che ci mancava. Non paragonatelo con l'altro '7'"

Allegri poi ha speso belle parole per Dusan Vlahovic, autore della prima doppietta in bianconero: "È un giocatore importante, non solo dal punto di vista tecnico ma anche caratteriale: abbiamo visto subito la sua voglia di lottare, vincere e imparare molto. Era quello che ci mancava prima". Vietato, però, fare paragoni con chi prima di lui ha portato la maglia numero sette, Cristiano Ronaldo: "Lui ha fatto una carriera straordinaria. Imparagonabile. Vlahovic è giovane. Per rimanere a grandi livelli bisogna avere una forza mentale pazzesca. Servono tante partite con la Juventus e in Champions per diventare grande. Questo vale per tutti". Poi, tornando sull'importanza di avere in squadra uno come Vlahovic, ribadisce una delle sue massime: "Il calcio è semplice: basta mettere i calciatori nel ruolo giusto. Noi non l'avevamo. Per quattro mesi ci siamo aggiustati, tenendo a giusta distanza le prime quattro. Ora abbiamo messo le cose a posto". 

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"Che tristezza vedere famiglie e bambini scappare"

Max Allegri poi ha commentato anche la situazione in Ucraina, in risposta alla domanda sull'uscita mediatica del suo portiere, Wojciech Szczesny, espostosi sui social: "Sul tweet di Szczesny ci sono poche parole. C'è solo tristezza nel vedere queste famiglie e questi bambini che scappano. La guerra non ci deve essere. Sembrano frasi di retorica ma è così. Alla fine a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli". 

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Vlahovic: "Tre punti che pesano tanto. Ritorno a Firenze? Non so cosa dire..."

A parlare nel postpartita è stato anche Dusan Vlahovic: "Sono tre punti che pesano tanto perché veniamo da due pareggi ed era importantissimo vincere oggi. Siamo contenti: se siamo uniti e compatti possiamo ottenere grandi risultati. Ora testa alla prossima partita". E sulle voci sul suo conto da quando si è trasferito alla Juventus, ha detto: "Non ero abituato a tutto questo, come ha detto anche Allegri. Ma con la testa giusta, la calma, il lavoro e la concentrazione si può fare tutto. Tutti qui mi stanno aiutando tanto. Li ringrazio". Sulla parola scudetto, non si sbilancia: "Vogliamo concentrarci partita dopo partita. Poi vediamo". Mercoledì il ritorno a Firenze: "Non so cosa dire. Le sensazioni sono un po' miste. Mi concentrerò sul campo. Come ho già detto: ho passato bellissimi anni a Firenze. Sarà sempre parte di me". Infine, un messaggio per la situazione drammatica in Ucraina: "No war. Vogliamo la pace". 

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