Milan-Genoa, Pioli: "Bennacer e Rebic stanno bene. Crediamo allo scudetto, siamo forti"

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L'allenatore del Milan presenta in conferenza stampa la sfida al Genoa, in programma venerdì sera alle 21: "Crediamo allo scudetto perché siamo forti. Bennacer e Rebic stanno bene, potrebbero anche giocare dall'inizio. Futuro Ibra? Zlatan ha l'intelligenza e il coraggio necessario per fare la scelta migliore. E noi saremo con lui a prescindere dalla scelta"

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Dopo i due pareggi senza reti contro Bologna e Torino, il Milan torna in campo. I rossoneri saranno impegnati venerdì sera alle 21 a San Siro contro il Genoa, avversario reduce da due sconfitte di fila dopo otto risultati utili consecutivi. Stefano Pioli introduce in conferenza stampa la sfida al club ligure, valida per la 33^ giornata di campionato.

Il Milan non aveva 68 punti dopo 32 giornate da 10 anni. Dopo i 68mila di Milan-Bologna, contro il Genoa a San Siro ci saranno 65mila tifosi: vi siete meritati una fiducia costante?

I nostri tifosi lo sono stati e saranno sicuramente un'arma in più. Dobbiamo approfittarne perché abbiamo bisogno di tante energie per fare bene da qui alla fine.

 

Come hanno reagito i giocatori dopo il pareggio di Torino?

Noi giochiamo per vincere. Quando non ci riusciamo, c'è delusione. Che trasformiamo poi in reazione e concentrazione. Ho visto grandi motivazioni, giocatori convinti, che hanno lavorato bene e giocano con fiducia. Sappiamo di dover aggiungere qualcosa alle nostre prestazioni.

 

Come sta Ibrahimovic? Rebic è pronto per giocare?

La situazione di Zlatan è chiara. Non sarà disponibile per 7-10 giorni poi speriamo di recuperarlo per il finale di stagione. Recuperiamo Bennacer e Rebic. Stanno bene, possono giocare dall'inizio o a gara in corso. Lo valuteremo. Castillejo invece ha avuto qualche fastidio alla caviglia e non è convocabile.

 

Calabria ha detto che il Milan dovrebbe tirare di più. Leao è sembrato in gabbia contro Bologna e Torino: la creatività passa da lui?

La squadra ci sta credendo per come sta giocando. Il nostro è un calcio energico, cerchiamo di dominare le partite ed è giusto che ci crediamo fino alla fine perché siamo forti. Dobbiamo metterci qualcosa in più ma la squadra è convinta dei propri mezzi e sa che abbiamo tutte le carte da giocarci di qui alla fine. Ci crediamo, abbiamo qualità, abbiamo il rossonero dentro e vogliamo difenderlo fino alla fine. Per quanto riguarda Leao, io non partecipo a questo tipo di discussione. Se siamo ancora in lotta per scudetto e Coppa Italia, vuol dire che tutti i giocatori del Milan hanno dato il meglio. Lo marcheranno anche domani sera ma se riusciamo a metterlo tante volte in condizione di giocare l'uno contro uno, avremo lavorato bene.

 

Adesso il primato non dipende più solo dal Milan ma anche dall'Inter. Cosa cambia?

Niente, dipende solo da noi e dalle nostre prestazioni. Quando abbiamo fatto il nostro gioco con la nostra mentalità abbiamo meritato di vincere le partite. Abbiamo passato tutta la stagione a parlare di partita della svolta ma i conti si fanno solo alla fine.

 

Domani stadio pieno. Come pensa di gestire Kessié, fischiato contro il Bologna?

Kessié sta bene, è motivato. I tifosi stanno con noi e staranno con noi fino alla fine.

 

Se dovesse raccontare in due righe la stagione del Milan, come la descriverebbe?

Non è il momento dei bilanci. Dobbiamo essere solo concentrati fino alla fine. Ora sono solo chiacchiere che servono a poco. Dobbiamo restare sul pezzo e fare più punti possibile.

 

Quest'anno la squadra ha due punti in più dopo 32 giornate rispetto all'anno scorso. Questi numeri significano miglioramento rispetto alla scorsa stagione. Dove siete migliorati?

Confermano che dopo anni difficili siamo tornati a essere una squadra competitiva. Ora occorre passare da competitivi a vincenti, è l'ultimo step ma anche il più difficile.

 

Cosa è successo con Ibra? Forse questo girone di ritorno con tante difficoltà è inaspettato?

I problemi fisici ci sono per tutti, non c'è nulla che non abbia funzionato, nessuna forzatura da parte sua e nessuna scelta sbagliata. Cerchiamo di recuperarlo per le ultime partite.

 

Sul suo futuro, questi problemi hanno cambiato qualcosa?

Non credo ma Zlatan ha l'intelligenza e il coraggio necessario per fare la scelta migliore. E noi saremo con lui a prescindere dalla scelta.

 

Quanto la sua assenza le ha cambiato i piani?

Averlo o non averlo fa tanta differenza, questo è innegabile. Soprattutto nelle partite casalinghe dove spesso sei costretto a giocare dentro l'area con palloni alti. Abbiamo però tanti giocatori di qualità. Speriamo però di avere Zlatan con noi di qui a fine campionato.

 

A poche giornate dalla fine, avrebbe preferito gestire una squadra che subiva più gol e ne faceva di più?

Noi dobbiamo vincere e per farlo devi fare gol. Il fatto di non prendere gol però di certo ti agevola, tutta la squadra sta lavorando benissimo in fase difensiva e non è responsabilità solo dei giocatori offensivi se non facciamo gol. Dobbiamo essere più precisi nell'ultimo passaggio e nello smarcamento.

 

In questo momento il Milan è povero di ricambi in attacco. Da questo punto di vista, ha pensato a soluzioni alternative o inedite?

So che vi piace parlare di piano A e piano B. Per ogni singola partita, come quella di domani, abbiamo un piano A e un piano B per cercare di essere più imprevedibili di quello che stiamo riuscendo a fare.

 

Il Genoa di Blessin prima di domenica scorsa aveva fatto molto bene in fase difensiva. Come si scardina questa difesa?

Certo, studiamo tanto gli avversari e i loro atteggiamenti in fase difensiva. Il Genoa, al di là dell'ultima partita, difende bene, lavora tanto e gioca un calcio semplice ed efficace al tempo stesso. Dovremo essere bravi a non riempire l'area troppo presto ma a farlo nei tempi giusti e non solo con gli attaccanti.

 

Si è dato una spiegazione a questo calo di Brahim Diaz post Covid?

Sicuramente ha avuto un calo di condizione, che al di là del Covid ci può stare in una stagione così lunga e impegnativa. A volte le mie scelte sono andate in un'altra direzione per trovare qualcosa di diverso. Brahim è un giocatore di grande qualità e ci tornerà molto utile fino a fine stagione.

 

L'assenza di Florenzi vi priva di un terzino destro che dia spinta offensiva. Ha pensato a impiegare Saelemakers in quella posizione?

Sicuramente è una soluzione, più a partita in corso che dall'inizio. Le assenze di Florenzi, Kjaer e Ibrahimovic sono pesanti. Hanno personalità, esperienza, sanno come si affrontano questi momenti. Io confido tanto nella voglia di dare il massimo da parte dei miei giocatori e sono sicuro che domani ci proveremo.

 

Dall'inizio dell'anno solare ad oggi il Milan è la squadra che subisce meno gol in Europa insieme al Liverpool, 7. Può essere un fattore decisivo?

Può esserlo, a patto che sia accompagnato da una fase offensiva produttiva.

 

Tra le tre pretendenti al titolo chi vedi più in forma e chi temi di più?

Secondo me noi stiamo giocando bene però poi alla fine si giudica solo il risultato. Gli altri non li sto guardando con troppa attenzione. 

 

I numeri dello scorso anno ci dicono che battendo il Genoa il Milan andrebbe a +5 rispetto alla stagione 2020/21 quanto a punti fatti. Cosa le fa pensare?

Penso solo a vincere la partita di domani: dovremo superare degli ostacoli. I conti si fanno alla fine ed è ancora presto per fare bilanci.

 

Dal 2020 ad oggi la sua squadra ha segnato quasi sempre due gol a partita. Quei gol arrivavano soprattutto giocando in ripartenza e attaccando la profondità. Ora le squadre contro di voi si difendono di più: il calo dipende da questo?

Non esistono squadre al mondo che superano facilmente avversari piazzati bene davanti alla propria area. Contro il Bologna abbiamo trovato spazi chiusi mentre il Torino ha provato a prenderci alti. 

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