Serie A, i migliori giocatori del weekend: top 11 e pagelle di Stefano De Grandis
Maignan capoclasse, Koulibaly cerca e trova gloria in avanti. Body check, prima di usare mastice e tip top per Milinkovic-Savic "gommista", mentre davanti Belotti scarica tensione nervosa nei due rigori prima di trovare la tripletta. Questa settimana scelgo un 3-4-2-1
- Le mani sullo scudetto. Perché se quella testata di Cabral fosse finita in rete, magari l’Inter sarebbe nuovamente davanti col Milan a riflettere sull’ennesima occasione persa. Difficile rispondere presente quando non ti chiamano mai. Ma Mike non si distrae. CAPOCLASSE
- L'Atalanta ha spinto ma ha trovato spazi chiusi. Soprattutto dalla parte dello slovacco, su cui a turno hanno trovato lo stop Muriel, Boga e Zapata, quest'ultimo addirittura in campo aperto. Veloce e puntuale. VIGILE
- Ne dovrebbe soffiare 35, il Primo maggio, ma Leo di accontenta di due candeline, una per tempo, per stoppare un Venezia che voleva prender punti. Un gol di testa e uno col destro a ricordare che gioca in difesa, ma con la tecnica di un centrocampista. FESTEGGIATO
- Col Sassuolo in letargo non serve nemmeno difendere. Allora KK cerca e trova gloria in avanti. Per ribadire che non è colpa sua se ci si ferma sempre sul più bello. Allora stese la Juve, stavolta schiaccia in porta a scudetto già perso. Ma se vuoi ritentare non puoi prescindere da lui. ARCHITRAVE
- E’ un attaccante in più. A destra spinge, si sovrappone e costringe l’ala davanti a se’ a traslocare verso il centro. In più crossa e cerca la soluzione personale. Senza di lui la squadra ha avuto un accessorio in meno. E ha rallentato. ACCELERATORE
- Si occupa da dare equilibrio al centrocampo e di far si che si possa correre sulle fasce. Fa da guida per riparare i buchi che continuano ad aprirsi in difesa. Ma per un lavoro fatto bene si offre in prima persona: body check, prima di usare mastice e tip top. GOMMISTA
- È l'anima del centrocampo della rimonta. Corsa, inserimenti e ricerca del dribbling, fondamentale in cui eccelle. In più fa gol, come già contro la Samp. MARATONETA
- L’ennesima perla di una collana lunga una stagione. Il gol di testa sul primo palo fa parte del repertorio. Ma la continuità nel lavoro di fascia – strappi e chiusure, anche da quinto – è roba da specialista top. Non male per uno che poteva giocare “solo da ala”. TREBBIATRICE
- Mette nel derby d’esordio esuberanza e iniziativa. L’azione del gol vittoria parte da un suo recupero palla e finisce con un intervento in spaccata da centravanti puro. Pressing alto e conclusioni in porta. L’attaccante ideale. STRATEGICO
- La solita partita piena di cose. Dribbling, inserimenti e un altro gol d’autore: destro in diagonale dopo strappo verso l’area. Ala, trequartista, ma soprattutto goleador. E sebbene si agiti da inizio campionato, continua a mantenersi frizzante. SPUMANTINO
- La panca gli fa accumulare tensione nervosa. Che scarica nei due rigori che il Toro guadagna con lui in campo: due bolidi incrociati, senza paura. Poi si ingobbisce e cerca il gol su azione. Fuggendo, sprecando… e poi segnando. RABBIOSO