Juventus-Salernitana, Allegri: "Dobbiamo tornare antipatici e vincenti. Locatelli out"

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L'allenatore bianconero in conferenza: "Dopo la gara di Parigi siamo diventati simpatici e questo mi fa molto arrabbiare, dobbiamo tornare a essere anticipatici e vincenti. Locatelli non ci sarà per un piccolo affaticamento, Paredes gioca. Di Maria torna mercoledì. Chiesa? Spero di averlo prima del Mondiale, ma sarà al 100% solo a gennaio"

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Obiettivo tornare a vincere dopo il pareggio con la Fiorentina in Serie A e il ko con il Paris Saint-Germain in Champions League. Juventus che scende in campo domenica sera all’Allianz Stadium alle ore 20.45 contro la Salernitana di Davide Nicola, squadra che in questo avvio di campionato ha ottenuto 6 punti, tre in meno rispetto ai bianconeri. Un match, valido per la sesta giornata di Serie A, che l’allenatore della Juve Max Allegri presenta così in conferenza stampa.

Che insidie può nascondere la gara di domani?

"Le insidie di una partita che viene dopo l’impegno di Champions. La Salernitana è una squadra ben costruita, con giocatori fisici e tecnici: tra le squadre che devono salvarsi gioca forse il calcio migliore. È una partita che dobbiamo preparare bene, sarà una gara tosta, ma ci servono i tre punti"

 

Paredes ha bisogno di riposare? A che punto è il suo inserimento?

"L’inserimento è a buon punto. Domani Leandro gioca, Locatelli non sarà a disposizione per un piccolo affaticamento e non lo rischierò. Abbiamo ancora fuori Di Maria che però mercoledì dovrebbe essere a disposizione, non ci sarà nemmeno Szczesny"

 

Cosa ha lasciato di positivo la gara di Parigi?

"Tra i lati positivi, la partita di Parigi ha lasciato un'ottima reazione dopo che siamo andati sotto per 2-0. Non mi piace però che al termine di questa gara con il Psg siamo diventati simpatici, questo non va bene: bisogna essere anticipatici, se lo siamo vuol dire che siamo vincenti. Altrimenti ci abituiamo a essere simpatici, bellini e perdenti e questo non va bene per nulla. La Juve deve vincere"

 

Danilo ha sempre giocato, Bremer quasi. Hanno bisogno di rifiatare?

"Non ho ancora deciso la formazione, per me per la gara più importante è quella di domani. La partita di domani è molto importante perché ci deve dare la spinta per il Benfica. Sarà una partita più tattica, più brutta da vedere, ma rimane fondamentale e bisogna portare a casa il risultato attraverso una buona prestazione"

 

A due mesi dall’inizio del ritiro a che punto è la sua Juve? Si aspettava di essere più avanti o più indietro?

"Dico che c’è grande voglia di lavorare per tornare a vincere. Ci mancano dei giocatori importanti, siamo corti e non ho la possibilità di fare tanti cambi. Dobbiamo stringere i denti fino alla sosta, poi a gennaio recupereremo tutti e la nostra stagione inizierà in quel momento. Non possiamo però rovinare tutto in questo mese"

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Condividi l’ottimismo di Elkann?

"Sì, anche io ho il suo stesso ottimismo. Se togliamo l'equivalente di Pogba, Di Maria e Chiesa alle altre squadre? Noi dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo sapendo che le prospettive sono rosee. Ribadisco che non dobbiamo diventare simpatici e bellini altrimenti mi arrabbio molto"

 

Kean può partire dalla parte destra?

"A Firenze è entrato male, a Parigi bene pur giocando pochi minuti. Partendo dal centro-sinistra fa meglio"

 

Come si può aiutare Vlahovic a essere più al centro del gioco?

"Lui sta migliorando e noi stiamo cercando di aiutarlo. È stato detto che Haaland ha toccato lo stesso numero di palloni di Vlahovic, mentre a Firenze Milik ha toccato 30 palloni. È questione di caratteristiche dei giocatori. Dusan preferisce maggiormente attaccare la profondità, invece Milik raccorda di più a centrocampo. Sono contento di Vlahovic perchè sta segnando e ha grandi margini di crescita essendo giovane"

 

Come si sono mossi Milik e Vlahovic in coppia?

"Hanno dimostrato di poter giocare insieme. Domani non so se lo faranno, Milik era tanto che non giocava e abbiamo molte partite ravvicinate, mercoledì già si gioca. I cambi diventano importanti perché i cinque che entrano determinano le partite"

 

Sabatini ha detto che le rompono troppo le scatole. Ha la stessa sensazione?

"Ci sono le critiche. Alleno la Juventus, so che bisogna tornare a vincere ma so anche che lavoriamo con passione. Siamo all'inizio, anch'io vorrei vedere tutti i passaggi giusti e 177 tiri in porta. Lavoriamo con serietà cercando di creare i presupposti per portare la Juventus dove le compete. Vincere è cosa straordinaria, il campionato italiano non è facile ma noi ce la metteremo tutta"

 

Su quale aspetto sta battendo per far sì che la Juve torni a essere antipatica?

"Sul fatto che martedì usciti da Parigi non doveva esserci gioia, ma la consapevolezza di aver fatto delle cose. Non bisognava essere contenti ma solo arrabbiati. Nelle partite in cui siamo in vantaggio, a volte ci siamo fermati. Ne ho parlato con i ragazzi, dobbiamo lavorare su questo aspetto mentale perché la partita è lunga e non dobbiamo lasciarci andare"

 

I tempi di recupero di Chiesa?

"Spero di averlo prima della sosta del Mondiale, anche se tornerà al 100% solo a gennaio. Per ora sta lavorando in campo da solo, vedremo".

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