Lecce-Juventus, Allegri: "Vlahovic e Locatelli out". E su Pogba e Chiesa...
JUVENTUSLe parole dell'allenatore bianconero alla vigilia della trasferta di Lecce: "Vlahovic non ha recuperato dai problemi all'adduttore e al pube e Locatelli non ci sarà per motivi personali. Pogba e Chiesa out al 99% anche con l'Inter, se va bene rientrano a Verona. L'eliminazione dalla Champions è stata una batosta, portiamoci tutto l'anno questa rabbia".
Provare a dimenticare la delusione cocente per l'eliminazione alla fase a gironi di Champions League e rialzare immediatamente la testa in campionato: è questo l'obiettivo della Juventus, che nella 12^ giornata cerca la terza vittoria consecutiva in Serie A sul campo del Lecce. Intervenuto in conferenza stampa, l'allenatore bianconero Massimiliano Allegri ha presentato la partita in programma sabato 29 ottobre alle 18 e ha parlato del momento attraversato dalla sua squadra.
Come sta la squadra in vista della trasferta di Lecce?
"Vlahovic non ha recuperato da un dolore all'adduttore e al pube e Locatelli è fuori per problemi personali. Abbiamo comunque giocatori a sufficienza per giocare contro una squadra ben organizzata, a Lecce non è mai facile. Bisogna fare bene, reagire all’eliminazione e portarsi dietro questa rabbia non solo domani ma per tutto il resto del campionato"
Questo è il momento più difficile della sua carriera?
"In campionato siamo un po’ in ritardo, ma abbiamo il tempo e la possibilità di recuperare. Ora abbiamo cinque partite importanti, quattro di campionato e una di Champions, poi ci sarà la sosta e dopo lo stop avremo recuperato diversi giocatori e sarà un’altra cosa. Ora però bisogna concentrarsi sulla partita di domani che sarà difficile, se serve bisognerà fare anche una partita sporca"
In Europa League cosa servirà?
"Pensare all’Europa League adesso non serve a niente, ora bisogna pensare al campionato perché giocheremo con una squadra complicata che finora ha sempre tenuto le partite in bilico. Il Lecce ha delle buone qualità, è una squdra ben organizzata che in contropiede diventa pericolosa, quindi c’è da stare molto attenti"
Lei ha dichiarato che l'eliminazione ai gironi non è un fallimento, ma come si può definire il percorso della Juve in Champons?
"Nella vita capitano queste cose. Io non trovo la parola adatta, trovatela voi. Noi dobbiamo solo pensare a lavorare come stiamo facendo, con impegno e dedizione. Ci sono squadre che per 8 anni non hanno giocato la Champions o sono state eliminate, può capitare. Ma non dobbiamo farci prendere dalla frustrazione. Domani dobbiamo affrontare una partita difficile e complicata indipendentemente dall’uscita dalla Champions. Bisogna giocarla da squadra, con compattezza"
Si potranno vedere in campo Iling e altri giovani?
"In tutte le cose negative c’è sempre un risvolto positivo. Il settore giovanile della Juve sta facendo molto bene: Miretti è in prima squadra, Iling ha fatto bene, Fagioli sta crescendo come Soulé e ce ne sono anche altri, ma non è che per una partita bisogna subito cambiare e stravolgere tutto. Magari domani gioca qualche giovane che porta coraggio e incoscienza. Iling? Può giocare anche a destra, ma è meglio che giochi a sinistra"
Quali sono le condizioni degli infortunati e soprattutto come stanno Chiesa e Pogba?
"Andremo a Lecce in diciannove, sedici giocatori di movimento e tre portieri. Le sostituzioni sono cinque quindi bastano e avanzano. In queste situazioni la squadra si compatterà ancora di più e tutti faremo di più per ottenere il risultato. Chiesa e Pogba non sono convocati. È impossibile che ci siano mercoledì e al 99% non ci saranno contro l’Inter. Se ci saranno, ma sarà molto difficile, saranno a disposizione per il Verona e per la Lazio, ma sarà molto ma molto difficile"
Ha parlato in spogliatoio delle questioni extra campo?
"La società è fatta di persone straordinarie e il presidente ha rassicurato tutti, noi dobbiamo dare delle risposte sul campo"
Cosa vi ha fatto arrabbiare di più in questa stagione?
La delusione per la Champions è normale che rimane, sarebbe strano il contrario. Le stagioni sono fatte di episodi e di momenti, in questo momento bisogna fare qualcosa in più per far girare le cose a nostro favore, perché nessuno può darci una mano. Ma questa è una opportunità per tutti, perché nei momenti di difficoltà si cresce"
Su 16 partite ne avete vinte solo 6: c’è un errore alla base o è colpa degli infortunati di lusso?
"Non mi piacciono gli alibi, stiamo facendo una stagione dove in campionato abbiamo punti di ritardo ma non mi attacco agli episodi come ad esempio quelli contro la Salernitana. Abbiamo fatto male in Champions, quello sì. Domani abbiamo una partita difficile con il Lecce e penso a quello. Gli errori? Quando si decidono le cose, nel momento la decisione è sempre giusta. Io credo che chi pensa con i "se" nella vita non ha mai fatto niente, sono tutti disperati in giro per il mondo"
Vi sentite accerchiati?
"No, è un momento di difficoltà come è capitato anche ad altre società. La Juve è unica anche per questo, nel momento di difficoltà questa viene elevata all’ennesima potenza. Noi dobbiamo essere bravi a rovesciare questa cosa. Ho un gruppo di ragazzi con dei valori morali importanti e mi appiglio a questo"
Lo scudetto è ancora un obiettivo?
"Siamo all'11^ giornata, parlare ora di scudetto serve a poco. Ora dobbiamo rialzarci perché mercoledì è stata una batosta importante, domani abbiamo l’opportunità di reagire. Siamo indietro, le altre stanno viaggiando. Il Napoli sta facendo cose straordinarie, lo stesso vale per il Milan e per quelle dietro. Per noi l’obiettivo è cercare di rubacchiare piano piano dei punti a chi sta davanti. Mancano 27 partite e domani è la prima di queste"
Le prossime partite possono essere utili per confermare la sua posizione?
"L’obiettivo che abbiamo con la società è portare la Juve il più in alto possibile e lavoriamo per fare questo, poi ci sono dei contrattempi che nessuno sa, se avessi avuto una palla di cristallo magari avrei deciso diversamente prima. Ora bisogna trovare delle soluzioni"