Juventus, Agnelli e il Cda si dimettono: le news in diretta
Andrea Agnelli si è dimesso da presidente al termine di un Consiglio d'amministrazione straordinario del club in cui tutti i membri si sono dimessi in blocco. Lo rende noto un comunicato della Juve. Maurizio Scanavino nuovo direttore generale in attesa dell'assemblea degli azionisti convocata per il 27 dicembre. Agnelli in una lettera a tutti i dipendenti: "Venuta meno la compattezza, meglio lasciare tutti insieme"
Juventus, cosa è successo fino a ora:
- Andrea Agnelli e tutto il Cda si sono dimessi
- Le dimissioni ufficializzate con un comunicato stampa
- Chi sono i componenti del Cda dimissionario
- Il Cda ha chiesto ad Arrivabene di rimanere come Amministratore delegato
- La Juventus redigerà un nuovo bilancio il 27 dicembre
- Club affidato a Maurizio Scanavino, chi è il nuovo direttore generale
- La lettera di Agnelli ai dipendenti: "Venuta meno la compattezza"
- Del Piero: "Tornare alla Juve? Non conosco i piani bianconeri..."
Del Piero: "Tornare alla Juve? Non conosco i piani, ma ho ancora casa lì..."
Chi sono i membri del Cda dimissionari
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Il testo della mail di Agnelli ai dipendenti Juventus/1
Il testo della mail di Agnelli ai dipendenti Juventus/2
La lettera di Andrea Agnelli ai dipendenti Juventus
VIDEO: Il comunicato della Juventus
L'inchiesta della Procura
La procura di Torino aveva notificato ai componenti del Consiglio d'Amministrazione della Juventus e ai dirigenti della società la chiusura delle indagini preliminari dell’inchiesta che vuole far luce sulla questione plusvalenze e sugli stipendi spalmati nel 2020.
I reati prefigurati dall'accusa
L'inchiesta era iniziata nell’estate del 2021 Secondo l’accusa si configurano, principalmente, due reati: false comunicazioni sociali, ovvero falso in bilancio, e false comunicazioni rivolte al mercato, trattandosi di società quotata. Dunque si profila l’accusa di ostacolo all’autorità di controllo, la Consob.
Anomalo scambio di giocatori
Il quadro probatorio delinea un’alterazione del bilancio come conseguenza di un anomalo ricorso a scambi di giocatori (che non generando flussi finanziari sono stati effettuati, sempre secondo l’accusa, con valori arbitrari per far fronte alle necessità di bilancio). Operazioni dunque ritenute fittizie dall’accusa.
Lo spostamento degli stipendi
Inoltre, sempre secondo l’accusa, un ulteriore intervento, finalizzato ad alterare i risultati di bilancio è stato individuato nello spostamento degli stipendi. Sussisterebbero elementi concreti per ritenere che gli stipendi a cui i giocatori hanno rinunciato siano corrispondenti a una mensilità e non quattro (come comunicato dalla Juventus nel marzo 2020): le restanti mensilità sarebbero state differite. In seguito a perquisizioni sono state trovate delle scritture private contenenti l’impegno incondizionato della società a restituire quanto pattuito anche in caso di trasferimento del calciatore, al contrario di quanto risultava nei contratti depositati in Lega. Ad alcuni degli indagati, inoltre, è stato contestato il reato di “dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti”.
Discrepanze per 207 milioni nel triennio 2018-2020
Nel dettaglio, secondo la Procura di Torino, questi sono i valori diversi che - secondo il consulente - sarebbero dovuti essere a bilancio, se non ci fossero stati gli interventi sotto esame:
- 2018 - perdita di esercizio di quasi 40 milioni anziché 85 e un patrimonio netto positivo (31,2 mln) anziché negativo (-13,3)
- 2019 - perdita di 89,6 milioni anziché 239,2 e patrimonio netto positivo a 239,2 anziché 47,5
- 2020 - perdita di 209,5 anziché 222 e patrimonio netto positivo a 28,8 anziché negativo pari a 175,7
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Chi è Maurizio Scanavino
49 anni, direttore generale del gruppo Gedi e uomo di fiducia di John Elkann. E’ arrivado in FCA nel 2004 come direttore di Brand Promotion per i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Nel 2007 è entrato nel settore editoriale del gruppo come direttore dell’area digitale e marketing della Stampa. Nel 2010 diventa Direttore Generale della concessionaria di pubblicità Publikompass. Nel 2013 passa a Il Secolo XIX in qualità di Amministratore Delegato e a seguito della successiva fusione con La Stampa viene nominato Direttore Generale del gruppo Itedi. A seguito dell’integrazione di Gruppo Espresso con Itedi, che costituisce il gruppo GEDI, diventa Amministratore Delegato dell’editrice delle testate quotidiane GNN.