Plusvalenze, Procura Figc chiede revocazione sentenza. La Juve risponde con una nota
La Procura Figc ha proposto, ai sensi dell’art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva, la revocazione della sentenza sulle plusvalenze per 9 club (Juventus, Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e 52 dirigenti. Aperto anche un nuovo fascicolo sui club non coinvolti nella prima inchiesta sportiva ma presenti in quella “Prisma”. In serata la nota della Juve: "Confidiamo di poter dimostrare ancora la correttezza del nostro operato"
Si riapre il procedimento sportivo in merito al caso plusvalenze a carico di 9 società e di 52 dirigenti. Oltre alla Juventus, sono coinvolte Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara. Il Procuratore federale infatti ha ritenuto che nelle carte della Procura di Torino vi siano nuovi e probanti elementi, tali da rendere quindi fondata la richiesta di revocazione parziale della decisione presa dalla corte federale d’appello lo scorso maggio, quando furono tutti prosciolti: i dirigenti e le società, che allora erano 11 e non 9, essendoci anche il Chievo e il Napoli. Ma l’operazione Osimhen nulla c’entra con la Juve e quindi con l’inchiesta Prisma, rimane quindi al momento argomento d’interesse solo della Procura di Napoli. Entro 30 giorni si terrà l’udienza di discussione del ricorso e in quell’occasione il procuratore federale presenterà le richieste che andranno dalla multa alla penalizzazione in punti fino alla retrocessione.
Aperta una nuova indagine
Non solo, il procuratore ha riscontrato nelle carte della Procura di Torino delle nuove plusvalenze, che non erano quindi state considerate nel primo processo e su queste ha aperto una nuova indagine, che coinvolge la Juventus ed altre società di cui non viene fatto il nome. La Procura federale, che a fine novembre ha aperto il fascicolo anche sulla manovra stipendi della Juve per il biennio 2019/21, ha invece tempo fino a fine gennaio per decidere se dare il via a un processo sportivo. Dovrà stabilire se si è configurato un illecito, con uno scenario che potrebbe portare – in quel caso – dalla multa alla penalizzazione in punti o anche alla retrocessione come ipotesi estrema, se si dovesse dimostrare che, senza queste manovre, il club non avrebbe potuto iscrivere la squadra al campionato. Intanto il 27 dicembre il bilancio 2022 della Juventus verrà sottoposto all’assemblea degli azionisti, mentre il 18 gennaio verrà ufficialmente nominato il nuovo Cda. Un gennaio che si preannuncia molto intenso.
Il comunicato della Juventus
In serata è arrivata anche la nota della Juventus che spiega di aver ricevuto, unitamente ad altre 8 società di calcio italiane e relativi soggetti apicali all’epoca dei fatti, dalla Procura Federale presso la F.I.G.C. una “impugnazione per revocazione parziale, ex art. 63, del C.G.S., della decisione della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite, n. 0089/CFA-2021-2022 del 27 maggio 2022, divenuta definitiva”. E aggiunge: "La Società potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta".
Procura FIGC, la richiesta sul caso plusvalenze
- Procura Figc: "Riaprire processo plusvalenze su Juve e altri 8 club"
- Il comunicato della FIGC
- Cosa è una plusvalenza?
- La nota della Juventus
- Dall'inchiesta al nuovo corso: le tappe in casa Juve
Il comunicato della Juventus
In serata è arrivata la nota della Juventus che comunica "di aver ricevuto questa sera, unitamente ad altre 8 società di calcio italiane e relativi soggetti apicali all’epoca dei fatti, dalla Procura Federale presso la F.I.G.C. una “impugnazione per revocazione parziale, ex art. 63, del C.G.S., della decisione della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite, n. 0089/CFA-2021-2022 del 27 maggio 2022, divenuta definitiva”. Con la decisione impugnata la Corte Federale di Appello aveva rigettato il reclamo proposto dalla Procura Federale avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale che, a sua volta, aveva prosciolto Juventus e gli altri soggetti deferiti per insussistenza di qualsiasi illecito disciplinare in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze. La Società potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta".
Non solo la Juventus: le altre società coinvolte nel processo sportivo sulle plusvalenze
Il caso delle plusvalenze a "specchio"
Quando le plusvalenze vengono generate con uno scambio, ancor di più se uno scambio alla pari, sono dette a "specchio". In questi casi è vero che a livello di bilancio realizzo una plusvalenza ma contestualmente mi sto comprando non solo un giocatore ma anche il suo salario. E sono costi che mi metto in pancia. Se queste operazioni - assolutamente lecite - vengono fatte con tanti giocatori e per tanti anni, significa che la mia società si carica ogni anno di tanti costi. Esempio: se scambio 10 giocatori a 10 milioni di euro, farò 90 milioni di plusvalenza ma allo stesso tempo mi caricherò di 30 milioni annui di spese che prima non avevo (o avevo in misura nettamente inferiore). Questo potrebbe costringere a trovare ancora - negli anni successivi - la soluzione della copertura costi nelle plusvalenze, generando quindi costi ancora maggiori, in un circolo vizioso estremamente pericoloso
Cosa è una plusvalenza
Plusvalenza significa semplicemente vendere un bene (in questo caso un calciatore) a più del valore ascritto a bilancio. Facciamo un esempio: se un mio calciatore è a bilancio per un valore di 1 milione di euro e lo vendo a 10, la plusvalenza è di 9 milioni