Juventus-Atalanta, Allegri: "Serve un po' di follia, è ancora tutto da giocare"

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L'allenatore della Juve è sereno dopo il pari con l'Atalanta e dopo la penalizzazione subita: "Abbiamo fatto 38 punti sul campo, l'unica pecca è stata in Champions, dobbiamo continuare con orgoglio perché i ragazzi hanno fatto una gara seria e responsabile". Gli obiettivi: "Difficile pensare alla Champions ora, serve un po' di follia e incoscienza, ma ci sono la Coppa Italia e l'Europa League e noi dobbiamo continuare con orgoglio"

LE PAGELLE

E' tutto sommato sereno Massimiliano Allegri al termine del pareggio per 3-3 contro l'Atalanta e dopo giorni travagliati in seguito al caso plusvalenze e alla penalizzazione di 15 punti subita dalla Juventus: "Io sono di Livorno, nella nostra ironia c'è un po' di divertimento, sono stato fortunato a nascere lì, nella nostra ironia diciamo delle verità che qualcuno non capisce", dice. Tornando al calcio giocato: "Facciamo una valutazione della prima parte della stagione e l'unica toppa è stata la Champions, in campionato la squadra ha fatto 38 punti, togliendo l'errore con la Salernitana sarebbero 40 e saremmo davanti alle altre (dietro al Napoli) - spiega - Venivamo da pressioni importanti e non era facile, i ragazzi hanno dimostrato responsabilità e serietà in una gara che si era complicata per i nostri errori, nelle ultime 10 gare ne abbiamo vinte otto, persa una e pareggiata una. Dobbiamo continuare il nostro lavoro è non farci condizionare dalle cose esterne, ai ragazzi va fatto un applauso per come hanno reagito anche psicologicamente, anche a tutto lo staff, dobbiamo solo continuare con grande orgoglio per quello che stiamo facendo".

"Pensare al quarto posto adesso è difficile"

Tornando allo specifico della gara: "Sono contento per la reazione e la prestazione, gli errori ci hanno penalizzato ma siamo stati bravi a ribaltarla e a stare dentro la partita e poi siamo riusciti a sfruttare la chance di Danilo. Poi abbiamo avuto anche una chance con Miretti che è bravo ma deve migliorare. Così come Fagioli che è stato bravissimo, e anche Bremer che nelle due precedenti non si era presentato". Come cambiano gli obiettivi: "La Champions? Non so se si può fare, a 71 si arriva in Champions, è difficile ma dobbiamo lavorare serenamente perché poi abbiamo il Monza, la Coppa Italia, l'Europa League, adesso pensare al campionato è difficile, abbiamo fatto 38 punti, poi c'è il Napoli che sta facendo una stagione straordinaria. Siamo la Juventus e dobbiamo portare in alto la squadra più gloriosa d’Italia. Serve un po' di follia e di incoscienza, magari sperando che le altre perdano qualcosa. È ancora tutto da giocare".

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"Real Madrid? Non mi pento delle scelte che faccio"

In passato Allegri sarebbe potuto andare al Real Madrid: "Io delle scelte non mi pento mai, quando si fanno in quel momento sono giuste. Sono molto contento di essere alla Juventus, nella vita si hanno anche delle difficoltà che ti aiutano a crescere, sono felice di far parte di questo club e non ho alcun rimpianto - spiega ancora - Quando faccio le scelte ne sono convinto, poi ovviamente non ho la sfera di cristallo. Stiamo facendo crescere bene dei giovani e ci sono le basi per un bel futuro".