Roma-Empoli, Mou: "Potevo andare via ma sono qua. Zaniolo deve chiarire con club"

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Le parole dell'allenatore giallorosso dopo la vittoria contro l'Empoli: "Abbiamo schierato la squadra migliore e si è visto. Con questo undici avremmo battuto la Cremonese, ma non avremmo vinto oggi". Chiaro su Zaniolo: "È un problema della società e deve risolverlo con loro, non con me. Come convincere Smalling a restare? Io non posso fare nulla, penso alle cose giorno per giorno. A dicembre potevo andarmene e non l'ho fatto, la mia vita è così"

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Una vittoria importantissima, che permette alla Roma di rialzare la testa dopo l'eliminazione in Coppa Italia contro la Cremonese e soprattutto di riprendere la corsa Champions. Dopo il 2-0 contro l'Empoli, José Mourinho non può che essere soddisfatto: "Oggi abbiamo giocato schierando la squadra che in questo momento è la più forte - ha detto lo Special One a Dazn - e questo si è visto, abbiamo avuto un piano di gioco perfettamente stabilito. Poi si è abbassata l’intensità e abbiamo giocato in modo diverso. Questa è la nostra natura. Dybala ha avuto qualche difficoltà, anche Pellegrini ha fatto uno sforzo tremendo, così come Matic e i quinti. Sono contento perché giochiamo nonostante i nostri limiti, facciamo quello che si può e oggi abbiamo fatto tre punti contro una squadra difficile. A Zanetti ho detto che ha un'ottima squadra e che la considero una grande vittoria per noi. Allo stadio c'è gente che capisce la situazione, ma penso che c'è anche gente che non capisce. Anche alcuni della stampa, che dovrebbero capire, fanno finta di non capire. Se avesse giocato questa squadra contro la Cremonese, avremmo vinto e saremmo andati in seminale, ma oggi non avremmo vinto. Questa è la realtà. Facciamo sempre il massimo, lavoriamo tanto, oggi ho detto ai ragazzi di entrare in campo con uno zaino pieno di frustrazione e tristezza per l'ultima sconfitta, ma non possiamo aspettare che ci aiuti qualcuno, siamo solo noi. Oggi sono entrato con loro per la prima volta nel riscaldamento. Noi diamo sempre il massimo e, come dico sempre, chi dà il massimo non può dare di più".

"Ho avuto dubbi su Abraham, ma ora è perfetto. Belotti in campo 30 secondi? Meglio che zero"

Decisivo non solo con il gol del 2-0 ma anche con una prestazione totale, Tammy Abraham sembra tornato ai livelli dello scorso anno: "In questa stagione mi ha creato qualche dubbio - ha ammesso Mourinho -, ma non per le sue qualità, quanto per i momenti che ha affrontato. Ora gioca così e, anche se non fa gol, il suo contributo è molto importante. Ha fatto tutto bene, tutto ciò che gli chiedo. Oltre al gol ha avuto un'ottima interazione con Dybala e Pellegrini, vive un momento veramente positivo". Al contrario, invece, Andrea Belotti ha giocato appena 30 secondi: "Belotti è un ragazzo che è arrivato tardi, ha avuto due infortuni, quando sembrava che stava migliorando ha avuto un altro problema e adesso ha una buona condizione fisica. Mi sembra che nell’ultima partita ha fatto bene al di là del gol, che per me non ha grande significato. Ha fatto un grande lavoro, quasi paragonabile a quello che ha fatto Abraham oggi. Nel calcio possono giocare solo in 11, questa è una realtà che tutti conosciamo. Le altre squadre possono avere in panchina giocatori incredibili ma le domande non arrivano spesso. Qui invece non gioca Belotti e mi si chiede perché. La mia fiducia in lui cresce, ma se giocano insieme lui e Abraham nasce un problema: che attaccante hai in panchina? Oggi ha giocato 30 secondi? Meglio che zero, anche 30 secondi aiutano a vincere una partita".

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"Zaniolo non è un problema mio. Potevo andarmene, invece..."

In chiusura Mourinho ha parlato delle situazioni legate a Chris Smalling e Nicolò Zaniolo e ha anche svelato un retroscena sul suo passato recente. "Zaniolo non deve fare assolutamente niente - ha tagliato corto il portoghese-, è un problema della società e deve risolverlo con la società, non con me. Come fare per convincere Smalling a restare? Io non posso fare niente per convincerlo, penso alle cose giorno per giorno. Potevo andare via a dicembre e non sono andato via, sono rimasto qua. Questa è la mia vita, pensare alle cose giorno per giorno. A volte sembra che siamo in difficoltà e vicini ad andare in Serie B, invece siamo davanti con tutte le squadre fortissime. Ma va bene così".