Corriere della Sera, Dybala alla Guardia di Finanza: "Dalla Juve aspetto 3 milioni".

dal "corriere"
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Come rivela il Corriere della Sera, dalle carte dell’inchiesta della Procura di Torino, i legali di Paulo Dybala hanno avanzato una richiesta di risarcimento per il mancato rinnovo contrattuale. Sono circa 3 i milioni che l’argentino reclama, come lo stesso giocatore ha confermato durante la deposizione agli ufficiali della Guardia di Finanza. Intanto l’ex segretario bianconero Lombardo, sentito dagli inquirenti, dà la sua versione sul contenuto della valigetta che portava sempre con sé

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Emergono nuovi dettagli nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Torino sui conti della Juventus. Alcuni di questi riguardano Paulo Dybala e il suo mancato rinnovo con i bianconeri. Il Corriere della Sera rivela i contenuti della deposizione dell’argentino davanti ai Pm. In particolare, in merito all’azione di uno dei legali dell’argentino, Luca Ferrari, che “ha avanzato una richiesta di risarcimento alla Juventus per il mancato rinnovo contrattuale”. Dybala, ascoltato dalla Guardia di Finanza, ha dichiarato di non essere a conoscenza di questi documenti (una mail del 12 maggio, lettera del 28 luglio e mail del 20 settembre 2022) ma al tempo stesso ha dispensato il suo legale dall’opposizione del segreto professionale. L’avvocato, ascoltato dai Pm, ha confermato, spiegando che ci sarebbero gli estremi per una responsabilità pre-contrattuale del club bianconero. Secondo la versione del legale dell’argentino, l’accordo tra Dybala e la Juve era già raggiunto quando poi il club bianconero decise di puntare su Vlahovic. L’argentino si dice all’oscuro di questa attività del legale ma conferma la richiesta degli stipendi arretrari. “Questa cosa l’ho saputa pochi giorni fa, quando mi avete convocato e l’ho detta al mio avvocato: mi ha detto che c’è questa richiesta di risarcimento. Ma io non avevo chiesto questo, avevo chiesto solo di prendere gli stipendi arretrati e null’altro. So bene che la Juventus mi deve ancora dei soldi, ma la somma precisa non so, ma sarà più o meno 3 milioni netti. Quando abbiamo fatto l’accordo per lo spostamento delle buste paga, sapevamo che se avevo ancora un contratto, gli stipendi arretrati li pagavano in aumento sugli stipendi successivi, se invece andavo via, mi dovevano pagare tutto subito. Ho parlato con i miei legali e ho fatto capire loro che ovviamente rivoglio i miei soldi, ma senza fare nessuna causa e senza uscire sui giornali, evitando problemi per me e per la Juventus”

Lombardo e la valigetta, la deposizione

Sempre il Corriere della Sera spiega anche il contenuto della deposizione di Maurizio Lombardo, ex segretario generale della Juventus. Che agli inquirenti ha raccontato della valigetta: “L’avevo sempre con me”. Per i Pm dentro la borsa c’erano le “side letter”, gli accordi non depositati: “Sapevo che erano documenti che era meglio non uscissero. Non erano depositati, perché potevano generare un impegno a livello di bilancio. Perché altrimenti non si poteva registrare la plusvalenza”