Atalanta, De Roon: "Hojlund diventerà un top player, chiuderò qui la carriera"
A SKY SPORTIl centrocampista olandese dell'Atalanta ha rilasciato un'intervista a Sky Sport nel corso della quale ha parlato delle ambizioni Champions del club bergamasco: "Andarci con un gruppo nuovo sarebbe un bel traguardo". Poi doveroso un passaggio su Hojlund: "Ha tutto per diventare un top player"
Marten de Roon è uno dei giocatori più rappresentativi dell'Atalanta. Arrivato a Bergamo nell'estate del 2015, dopo una parentesi di un anno al Middlesbrough, con la maglia della Dea il centrocampista olandese ha collezionato 194 presenze diventando una delle pedine fondamentali dello scacchiere tattico di Gasperini. Corsa, sostanza, carattere e qualità: sono queste le caratteristiche che fanno di lui un calciatore completo. In un'intervista in esclusiva a Sky Sport, De Roon ha parlato delle prospettive del finale di stagione elogiando anche un proprio compagno: Rasmus Hojlund, vera rivelazione del campionato.
A dieci giornate dalla fine ti aspettavi di essere in corsa per la Champions?
"Quando guardo la classifica e vedo l’Atalanta tra le squadre di Roma e di Milano e la Juventus penso che siamo ancora lì per il settimo anno di fila. Ci sono periodi di difficoltà, ma siamo ancora lì. Quando si parlava di ciclo finito mi dava fastidio perché avevo ancora tanto dentro e tutti all’Atalanta hanno sempre creduto di giocare per i posti valevoli per l’Europa. Siamo ancora lì, questo è un bel segnale. Speriamo di sorprendere ancora tutti".
Se doveste andare in Champions avrebbe ancora più valore della prime tre volte?
"No, ha sempre lo stesso valore. Ma con un gruppo un po’ più nuovo come ora, andare di nuovo in Champions con un gruppo dopo un anno senza. Sarebbe un bel traguardo per noi".
Nelle ultime dieci di campionato ne giocate sei in casa e quattro fuori: è ora di tornare a far valere il fattore campo, no?
"Dobbiamo far contare il nostro stadio perché i tifosi ci sono sempre. Forse c’è più entusiasmo da parte nostra e attacchiamo di più lasciando degli spazi".
Ti aspettavi che Hojlund fosse così forte?
"No. Quando è arrivato si vedeva che era un giocatore che aveva delle qualità, ma forse gli mancavano ancora lo stop e le condizioni necessarie. Ora è diventato un giocatore con una velocità incredibile, riesce a tenere lo stesso livello per novanta minuti. Ha talento e qualità, ora deve migliorare nei dettagli per diventare un top player".
Chiuderai la carriera a Bergamo?
"Credo di sì. Sono molto felice, sono già sette anni che sono qua. Mi sento quasi bergamasco. Ho imparato il dialetto bergamasco, è molto bello ma difficile da imparare. A volte parlo in dialetto con i tifosi e loro si mettono a ridere".