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Atalanta-Juventus, Allegri: "Giuntoli nuovo direttore sportivo? Non dipende da me"

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Le parole dell'allenatore bianconero alla vigilia dello scontro diretto contro l'Atalanta: "È un turno importantissimo per la corsa Champions. Non so ancora chi giocherà in attacco. Pogba? Stagione maledetta, ma ora non importa quanto giocherà: contano gli obiettivi della squadra". Sulla possibilità di Giuntoli ds: "Sarà una scelta della società, non mia. Quando la faranno me lo comunicheranno". E sul Napoli: "Scudetto strameritato, ma l'anno prossimo sarà un'altra storia"

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Dare seguito all'ultima vittoria contro il Lecce e mantenere il vantaggio sulle inseguitrici in zona Champions. È questo l'obiettivo della Juventus, che nel prossimo turno sfida l'Atalanta. Un vero e proprio scontro diretto quello contro i nerazzurri di Gasperini, adesso a -2 dal quarto posto e con cinque lunghezze di distanza dai bianconeri. Intervenuto in conferenza stampa, Massimiliano Allegri ha presentato il match in programma domenica 7 maggio alle 12:30 (diretta su Sky Sport) al Gewiss Stadium. "Mi aspetto una Juve cosciente dell'importanza di questa partita - ha esordito l'allenatore bianconero -, ne mancano cinque da qui alla fine del campionato e domani sera ne sapremo di più sulla zona Champions. Stiamo bene e io ho sempre avuto fiducia: a parte i momenti di appannamento in cui abbiamo vinto una sola partita, siamo in lotta e dobbiamo fare un passo alla volta, pensando solo alla partita di domani. L'Atalanta è una squadra forte, dopo un periodo di appannamento sono tornati in lotta per i primi quattro posti e questa giornata è molto importante per la lotta Champions. Ci sono i due scontri diretti di oggi e poi il nostro, domani vedremo quale sarà la situazione. Momentaneamente con 73 punti la qualificazione in Champions sarebbe matematica, con 72 punti ci sono ottime possibilità ma tutto dipende dai risultati di oggi".

"Per Pogba stagione maledetta, ora non importa quanto gioca"

Nessuna indicazione su quelli che saranno i giocatori impiegati in attacco: "Non ho ancora deciso nulla - ha chiarito Allegri -, Kean è rientrato dopo un mese di inattività, Vlahovic e Milik stanno bene e abbiamo una partita ogni quattro giorni, quindi rimane sempre determinante sia chi scende in campo dall'inizio, sia chi entra". Poi un pensiero su Pogba: "Con il Lecce ha fatto 20' buoni. Questa stagione per lui è stata maledetta: dalla non operazione all'operazione dopo, poi tutti i mezzi infortuni. Siamo a trenta giorni dalla fine e devo sfruttarlo nel miglior modo possibile per la squadra. Ma in questo momento non importa quanto gioca. Adesso abbiamo l'obiettivo di entrare tra le prime quattro e di centrare la finale di Europa League, poi l'anno prossimo sarà totalmente un'altra stagione. Gli obiettivi personali ora non contano niente: tutti i giocatori devono essere a disposizione, sono tutti importanti allo stesso modo, sia chi gioca un minuto sia chi ne gioca 90".

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"Giuntoli ds? Non dipende da me. Complimenti al Napoli"

Allegri ha anche parlato delle voci riguardanti il possibile arrivo di Cristiano Giuntoli nel ruolo di direttore sportivo: "Ci sono trenta giorni molto importanti che portano alla fine della stagione - ha proseguito l'allenatore - e il 5 giugno la società deciderà cosa fare su tutto. Fino al 5 giugno è inutile parlare di chi può arrivare, di giocatori o di direttori sportivi. La scelta del direttore sportivo comunque è della società e non mia: quando avranno scelto, me lo comunicheranno". In chiusura un pensiero sul Napoli campione d'Italia: "Quando una squadra vince, lo fa perché ha dimostrato di essere più forte. Poi tutte le stagioni non sono uguali: a volte tutto ti va contro, altre volte tutto ti va a favore. Ma il Napoli ha strameritato lo scudetto in tutto quello che ha fatto. Glieli ho già fatti e rifaccio loro i complimenti, ma l'anno prossimo sarà sicuramente un'altra stagione. Se siamo stati punti nell'orgoglio dai loro festeggiamenti? Quando sei alla Juventus, che storicamente lotta per tutte le competizioni, è normale essere puniti nell'orgoglio. È il terzo anno che non siamo competitivi per il campionato, l'anno prossimo dobbiamo tornare ad esserlo e su questo non c'è nessun dubbio. Quando vedi vincere gli altri ti viene ancora più voglia, ma anche questo fa parte del gioco. Quindi complimenti al Napoli per quello che ha fatto, ma pensiamo a noi".

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