Empoli-Juve, Allegri: "La mia volontà è quella di restare al 100%, ma io parlo per me..."

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L'allenatore della Juventus ha parlato alla vigilia del match contro l'Empoli. Stesso giorno in cui arriverà la sentenza sull'eventuale penalizzazione dei bianconeri: "Sento la fiducia della società che comunque farà le sue valutazioni. Noi possiamo soltanto concentrarci sul campo". Questa sera a Sky Calcio Club news e novità sul club bianconero

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PLUSVALENZE JUVE, L'UDIENZA SU NUOVA PENALIZZAZIONE LIVE

Dopo l'eliminazione in semifinale di Europa League e in attesa della sentenza sull'eventuale penalizzazione, Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l'Empoli al Castellani. 

Ha parlato con la proprietà? Si sente ancora centrale nel prgetto?

 

"Ho parlato con la proprietà come si fa ogni anno a fine stagione, poi mi confronto quotidianamente con Calvo e Scanavino. Parlare adesso del futuro non ha senso visto che ci sono altre tre partite sul campo. Noi dobbiamo lasciare la squadra nelle prime quattro posizioni che valgono la Champions. Fuori dal campo non possiamo decidere su ciò che succede, dobbiamo solo aspettare che ci dicano cosa hanno deciso gli altri".

 

La squadra risentirà più dell’eliminazione o di una possibile penalizzazione?

 

"In questo momento non ci ho neppure pensato. Ho pensato solo al fatto che a Empoli dobbiamo tornare alla vittoria per toglierci le scorie di Siviglia. Aritmeticamente ci servono tre punti per essere nelle prime quattro ed è quello che dobbiamo fare. Siamo abituati a tutto, bisogna concentrarsi e volere il secondo posto, per il resto non cambia niente. Dobbiamo essere forti come siamo stati per tutto l’anno per raggiungere quelli che sono gi obiettivi sul campo". 

Resterai al 100%?

 

"Rimango al 100% ho un contratto di due anni, poi io posso decidere su di me, non sugli altri".

 

Szczesny a Siviglia ha parlato di squadra remissiva, concorda?

 

"Dopo la partita bisognerebbe stare sempre zitti, perché a caldo si possono dire cose inesatte per via di una componente emotiva molto forte. A Siviglia abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare nel migliore dei modi, abbiamo fatto cinque, sei palle gol e non era semplice. Loro sono comunque una squadra forte come hanno sempre dimostrato".

Previsto un turnover dopo Siviglia?

 

"Abbiamo giocato 120’, i ragazzi hanno recuperato. Ci saranno dei cambi sicuramente. Ieri c’era Vlahovic con la febbre e Rabiot un po’ malconcio. Siamo anche senza Cuadrado e Danilo, ma abbiamo una squadra che domani deve portare a casa tre punti contro una squadra già salva ma brillante e che crea tanto".

Teme valutazioni diverse rispetto alla sua permanenza da parte della società?

 

"Non sono nella testa degli altri. Io posso dire soltanto qual è la mia scelta. Al momento posso concentrarmi sul campionato. Bisogna anche vedere se il prossimo anno si parteciperà alle coppe, poi i dirigenti faranno le loro valutazioni com’è normale che sia. In questi ultimi 15 giorni noi dobbiamo fare quello che c’è stato chiesto ovvero portare la Juve in Champions. Ed è per questo che domani dobbiamo vincere. Saremmo matematicamente nelle prime quattro. Per il resto non so cosa può succedere".

 

Lei si è sentito punto di riferimento come aveva indicato Joh Elkann?"

 

"Le parole di John Elkann mi hanno fatto piacere ma io sono sempre stato a disposizione in tutte le squadre dove ho lavorato: Juve, Milan e anche Cagliari. Lavoro per un’azienda e quando mi dicono che sono un aziendalista mi fanno solo un complimento. Per quanto mi riguarda se sono un responsabile dell’area sportiva devo scegliere il meglio con la società dentro e fuori dal campo".

 

Sente la fiducia di squadra e società?

 

"Sì, certo che sento la fiducia. Dispiace essere fuori dall’Europa League e dalla Coppa Italia, in campionato – al netto di tutto – siamo dietro soltanto al Napoli. Magari se consideriamo il lordo la classifica potrebbe essere anche migliore…"

 

Hai percepito una non condivisone da parte di alcuni giocatori?

 

"Non so cos’ha detto esattamente Szczesny, magari non parla bene in italiano e sbaglia i termini. Cuadrado ha fatto una battuta. Siamo arrivati in semifinale di Europa League uscendo facendo un’ottima partita contro una squadra forte. Vero è che nel calcio contano i risultati, quest’anno ci sono state situazioni non molto fortunate nelle decisioni. È stata un’annata difficile ma non è ancora finita, ormai manca poco e la società farà le proprie valutazioni".