Roma, Mourinho: "Ai tifosi chiedo di essere la nostra punta. Non parlo del 'signor' Matic"

Le parole dell'allenatore giallorosso in conferenza stampa alla vigilia dell'esordio all'Olimpico contro la Salernitana: "Ci manca una punta, ma non piango. I tifosi stavolta saranno il nostro attaccante. La società non è ancora riuscita a trovare una soluzione, ma ha fatto un grande lavoro sul mercato". Sull'addio di Matic: "Il ds del Rennes ha detto che trattavano da un mese, c'è poco da aggiungere. Sono arrivati due grandi giocatori. Arbitri? Chiedo trattamento uguale per tutti"

ROMA-SALERNITANA LIVE

È terminata la conferenza stampa

Dalla vicenda Matic le è piaciuta la risposta del gruppo? Ha rafforzato l'unità? Come si sono inseriti i nuovi nella squadra?

"L'uscita di Matic è una cosa che non ci si aspettava, ma la Roma ha avuto una risposta immediata e fantastica. Nemanja ha giocato circa 50 partite l'anno scorso, un grandissimo giocatore e molto molto importante per noi. L'abbiamo perso, però sono arrivati Paredes e Renato, non Tonino e Peppino... Il problema è se qualcuno va via e non viene sostituito. Sono arrivati due giocatori non ancora pronti a livello fisico, ma siamo felici di loro e se li recuperiamo sono di grande qualità. Il gruppo è stato sempre fantastico, la gente che va via lo fa piangendo, con chi è andato via non è che ci sentiamo ogni giorno ma c'è ancora una famiglia. Si va avanti e benvenuto a chi è arrivato. Domani inizia e si va avanti insieme"

C'è stato un problema 'politico' contro Mourinho: è stata fatta una valutazione da parte sua in tal senso? Può esserci un problema per la Roma e per Mou in questa stagione?

"Una cosa è la Roma e una cosa sono io. Se è problema politico o no io non voglio entrarci. A me interessa solo il campo, la partita, gli arbitri, la panchina. Voglio un trattamento uguale per tutti, voglio onestà. Se a qualcuno non piace Mourinho non interessa, durante la partita tutti devono essere trattati allo stesso modo. Non sono preoccupato di questa situazione, si tratta di gioco. Siamo tutti uguali e questa è l'unica cosa che voglio io. Se sarà così avremo la stagione perfetta"

Il 3-5-2 è un modulo che può dare più stabilità al centrocampo e più gol al reparto d'attacco? Pellegrini può giocare insieme ad Aouar in un centrocampo a 3?

"Può farlo, tutto dipende dal loro momento e dall'avversario. Al di là dei giocatori nuovi, gli altri sanno come giochiamo e possono giocare anche in un modo diverso. A centrocampo abbiamo tanta gente che è multi-funzionale, nessuno può giocare in un solo ruolo. Cristante può fare da 6 o da 8 senza problemi, lo stesso Aouar e Pellegrini. Sanches è più da 8, Paredes da 6"

Ha fatto molti elogi alla direzione sportiva, ma i conti dicono che ha incassato tanto. Le è stato spiegato perché non è stato ancora fatto un investimento? Le hanno detto che sarà fatto?

"Ci sono numeri che non ho capito bene. Nella situazione del Fair Play Finanziario e l'accordo che la Roma ha stretto con l'Uefa ci sono dei punti che non ho capito bene. Se paragonato con altri club che hanno gli stessi problemi, per non parlare di squadre che sembra giochino in un universo diverso dal nostro... ma sono problemi legali. Io sono l'allenatore e non è compito mio: lavoro con i giocatori che ho a disposizione. Mi fido della parola del direttore che non finiremo il mercato senza risolvere questa situazione. Ho dato un'intervista qualche settimana fa in cui scherzando dicevo che se arriva Mbappé il 31 agosto arriva in ritardo. Siamo in ritardo, lo sappiamo tutti, se non hanno trovato una soluzione finora è perché non hanno potuto. Io devo giocare domani affidandomi a chi c'è, sono preparati benissimo per fare il loro lavoro. Lo facciamo da inizio stagione, i giocatori si sono allenati molto molto bene, poi vedremo se la settimana prossima succede qualcosa, altrimenti andremo a Verona consapevoli delle nostre potenzialità"

Vi siete parlati con il presidente? Si è sentito rassicurato, avrà quello che ha chiesto?

"Speriamo alla fine del mercato di poterlo valutare in modo globale, è difficile farlo adesso. Però tante cose che si sono fatte sono state fatte bene, anzi molto bene. Fare quei 30 milioni in modo veloce, sotto grande pressione, è stato un gran lavoro del direttore e della società. Ho dato un contributo importante a dare valore a chi prima valeva 0 e ora ha aiutato il club a raggiungere i suoi obiettivi. Abbiamo limitazioni dal punto di vista economico-legale e si è fatto un grande lavoro, era molto difficile fare meglio. Nell'analisi vostra, che qualche volta è molto critica e altre ultra-positiva, un po' equilibrio ci vuole. Paredes, Renato e Aouar sono giocatori che mi piacciono, però quante partite ha giocato Aouar l'anno scorso? In un anno praticamente non ha giocato perché era in scadenza. Per Paredes una stagione non al top della Juve e non ha fatto la pre-stagione, Renato ha avuto un accumulo di infortuni che non gli ha permesso di giocare con continuità. Sono giocatori che mi piacciono ma bisogna lavorarci, non facciamo paragoni con altri club che hanno fatto investimenti enormi. Di Llorente e Ndicka sono contento: con Llorente abbiamo capito l'anno scorso che poteva giocare al nostro livello, Ndicka deve ancora imparare a giocare con noi ma la società ha lavorato bene. Mi fa male al cuore leggere certe analisi su Ibanez: è troppo facile parlare di lui e dire che ha sbagliato un paio di partite importanti, quelle che la gente non dimentica. Sarebbe più onesto dire che è stato un giocatore fantastico per noi, il più veloce tra i nostri difensori, il più pericoloso sulle palle inattive, il più affidabile in fase di progressione. Al di là dell'attaccante la società e Tiago Pinto hanno fatto un bellissimo lavoro. Non posso dire che sono super contento perché il campionato inizia domani e non il 31 agosto, ma sono tranquillo e non sono arrabbiato. Non litigo con nessuno, cerco di essere sempre positivo e lo sono anche perché i giocatori ne hanno bisogno. Sono convinto che il direttore e la società vogliono quello che voglio io, non siamo su due lati opposti del fiume ma siamo insieme. Poi quando entriamo in campo l'allenatore sono io. Penso che non sarebbe bello se adesso parlassi del mio rapporto con Friedkin. Io sono un suo dipendente" 

Che possono dare Sanches e Paredes? Cosa ci dice dell'addio di Matic?

"Penso che è lui che deve dire qualcosa se vuole farlo. Dopo aver sentito le parole del ds del Rennes penso che non abbiamo bisogno di dire niente: lui ha detto che trattavano da più di un mese, non c'è niente da dire. Sono molto contento di Paredes, è un giocatore che mi piace da tanto. L'anno scorso non ha avuto una stagione positiva, a parte il fatto che è diventato campione del mondo che è il massimo che un giocatore può raggiungere, ma come giocatore della Juve non è stata una grande stagione. Ha avuto una pre-stagione inesistente, lavorando in un piccolo gruppo, ma è arrivato in maniera positiva, soprattutto a livello mentale. Partirà dalla panchina, ci potrà dare una mano domani. Non ha tanti minuti, ma ha qualità"

Che partita si aspetta contro la Salernitana?

"Una gara difficile. Sono una squadra con il potenziale per arrivare in Europa, con un ottimo allenatore e una rosa di grande esperienza. L’anno scorso hanno ottenuto tanti risultati positivi: non hanno vinto tanto, ma hanno perso pochissimo. A noi mancheranno Pellegrini e Dybala, ma è inutile ripeterlo. Il mondo del calcio a volte mi stupisce perché siamo tanti anni indietro: iniziare una competizione dove l'obiettivo è arrivare più in alto possibile e avere giocatori squalificati per una somma di ammonizioni della stagione scorsa mi sembra demodé"

Come arriva la Roma alla sfida di domani? Si aspettava di arrivare a questo punto con una sola punta?

"Abbiamo lavorato molto bene. In questi 40 giorni i giocatori hanno dato il 100% o molto vicino, ci sono stati pochissimi problemi che di solito arrivano a metà stagione. Arriviamo a domani con nessun infortunio, ci sono due giocatori fuori per squalifica ma arriviamo bene. Approfitto anche per ringraziare lo staff e i giocatori perché abbiamo lavorato molto molto bene. Abbiamo migliorato diversi aspetti del nostro gioco. Ovviamente i due che sono arrivati questa settimana possono aiutarci perché sono giocatori di qualità, ma non possono essere pronti per giocare con noi da squadra, conoscendo i nostri principi. La situazione dell'attaccante la conosciamo: venire qua a piangere non vale la pena. Sappiamo la situazione da quando abbiamo perso Abraham e non abbiamo fatto ancora niente per compensare questa situazione. Il direttore e la società fanno il possibile per trovare una soluzione, io alleno i giocatori che sono a disposizione e chiedo una volta in più ai nostri tifosi di 'giocare domani da attaccanti'. Quello che possiamo fare è lavorare per arrivare bene alla partita, i tifosi possono aiutarci. Lo stadio pieno a metà agosto, con questo caldo, è incredibile. Per quelli che sono arrabbiati perché non ci sono bandiere e vogliono entrare in ritardo chiedo di entrare subito perché c'è bisogno di tutti. Mi fido dei ragazzi"

Inizia la conferenza stampa

Marcos Leonardo arriva a gennaio?

L'attaccante brasiliano non arriverà alla Roma, almeno per ora. La trattativa non è andata a buon fine, ma i giallorossi puntano forte sul giovane verdeoro e proveranno a portarlo nella capitale nella prossima sessione di mercato. LE ULTIME NEWS

Dybala: "Ho detto no a tante offerte"

L'argentino è rimasto alla Roma nonostante non mancassero proposte allettanti, tra cui l'Arabia.


LEGGI L'INTERVISTA

Mourinho in conferenza stampa

L'allenatore portoghese parlerà alla stampa alle ore 15