Il francese si è preso la scena in questo 2024 e continua a trascinare il Milan: anche a Verona ha lasciato il segno con un gol e una prestazione di alto livello. Tra parole da leader e numeri da 'attaccante', ecco come Theo è rinato
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- Imprendibile in alcuni momenti, il terzino rossonero è stato il trascinatore del Milan anche nella vittoria del Bentegodi. Dopo la grande prova di Praga (con tanto di assist), le sue galoppate hanno messo in costante difficoltà il Verona e su una di queste è arrivato il gol del vantaggio: fortuna e caparbietà per vincere i primi due rimpalli, poi la giocata col mancino per anticipare il portiere e firmare il gol.
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- Quinto gol in campionato e prestazione che ha esaltato anche il suo allenatore che ne ha evidenziato l'atteggiamento in conferenza stampa: "So solo che a livello di presenza Theo non è mai stato così, neanche all'interno del gruppo - ha commentato nel post partita di Verona -. Forse gli è scattato qualcosa".
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- Qualcosa è evidentemente scattato se si guardano i numeri del francese in stagione in zona offensiva: nella prima parte aveva totalizzato solamente due gol e due assist in 24 partite, mentre dal 2024 il suo rendimento è notevolmente migliorato come dimostrano le 3 reti e gli 8 passaggi vincenti realizzati nelle ultime 17 gare.
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- I gol di Theo sono sinonimo di garanzia. Nelle cinque occasioni in cui ha segnato in campionato, infatti, il Milan ha poi conquistato i tre punti: oltre alla gara del Bentegodi, è successo anche contro Torino (4-1) e Roma (3-1) e ancora più decisivo è risultato contro Fiorentina e Napoli, partite terminate entrambe 1-0 a favore dei rossoneri.
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- I 5 gol e 3 assist realizzati fin qui (coppe escluse) rappresentano per il francese già un miglioramento rispetto alla sua versione della stagione precedente, quando aveva chiuso con 4 reti e 3 assist (più 2 in Champions). La sua miglior annata col Milan resta quella del 2020/21, dove totalizzò 8 centri e 8 assist in tutte le competizioni.
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- Theo Hernandez ha segnato finora 27 gol in Serie A e ha agganciato al secondo posto Aldo Maldera tra i difensori che contano più reti con la maglia del Milan nel massimo campionato. Davanti a lui ora c'è solo Paolo Maldini (a quota 29), proprio l'artefice principale del suo passaggio in rossonero con l'ormai noto incontro a Ibiza.
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- Il terzino rossonero, con i suoi 27 centri, è anche il difensore che conta più gol in Serie A dal suo arrivo nella competizione, nel 2019/20. Il suo bilancio in totale al Milan è di 28 reti e 38 assist, numeri straordinari per un giocatore nel suo ruolo e che hanno contribuito in maniera fondamentale ai risultati ottenuti dal club negli ultimi anni.
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- Solo Grimaldo, Frimpong e Gosens hanno segnato più gol di Theo Hernandez (5 finora in A) tra i difensori dei maggiori cinque campionati europei 23/24. Allargando il discorso al suo intero periodo al Milan (dal 2019/20), il francese resta quarto tra i difensori in Europa per partecipazioni ai gol (47, grazie a 27 reti e 20 assist): meglio di lui solo Alexander-Arnold, Hakimi e Guerreiro.
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- Capacità di essere decisivo in avanti, efficace dietro e un leader straordinario per tutti i compagni e la squadra. Nel periodo più difficile della stagione rossonera, era stato lui a suonare la carica, parlando così dopo la vittoria di Empoli: "Tutta la squadra è sempre stata con Pioli e lo sarà fino alla fine". Alle parole ha accompagnato i fatti e permesso la risalita del Milan al 2° posto in classifica e alla qualificazione ai quarti di Europa League.
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- "Sì, sono tornati" ha confermato Pioli nel post Verona-Milan. Un binomio che ha fatto le fortune del Milan ed è tornato a brillare nelle ultime partite perché, come sottolineato dal mister, "hanno dei mezzi fisici superiori e mentalmente sono molto dentro. Sono due giocatori fantastici e ce li stiamo godendo tutti". Sarà l'arma vincente per il finale di stagione?
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- Sebbene in passato non abbia chiuso del tutto la porta a una sua partenza ("nessuno conosce il futuro"), sia il giocatore che il club hanno la volontà reciproca di continuare insieme ancora per tanti anni. Ma Theo vuole continuare a essere il trascinatore già a partire da questo finale di stagione, con l'obiettivo personale di migliorare le sue statistiche all-time in fase d'attacco e centrare il 2° posto e la vittoria dell'Europa League.
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- I rossoneri dovranno, però, fare a meno del francese al ritorno dopo la sosta, quando ci sarà la trasferta di Firenze. Il motivo? Il giallo preso dopo l'esultanza a Verona (un gesto con la mano a dire 'parlate, parlate'), commentato così da Pioli: "Lui esulta sempre così, ma parlava in generale e non ce l'aveva con loro. L'intervento dell'allenatore del Verona ha fatto sì che scattasse un'incomprensione: ora avremo il giocatore squalificato, io credo che bisogna parlare con i propri giocatori e lasciare stare gli altri".