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Scudetto Inter, Moratti: "Lautaro tra i grandi della storia nerazzurra"

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L'ex presidente nerazzurro a Sky Sport 24: "Vincere la seconda stella contro il Milan è qualcosa che rimarrà per tutta la vita. Quello che mi ha impressionato è stato il gruppo. Lautaro ha tutte le qualità e il carattere per stare tra i grandissimi. Dimarco simbolo dell'interismo". E su Inzaghi: "All'inizio non l'avevo capito, poi…"

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"È commovente rivivere quell'entusiasmo vissuto direttamente da me e dalla mia famiglia. È bellissimo rivedere le stesse sensazioni. Ed è una soddisfazione completa, non solo la seconda stella, ma averla vinta nel derby fuori casa. È qualcosa che rimarrà per tutta la vita". Così Massimo Moratti, ex presidente nerazzurro, ha commentato lo scudetto e la seconda stella dell'Inter appena vinta nel derby. Siede nel suo studio, accerchiato da cimeli nerazzurri e dalla storia che ha contribuito a scrivere: "Con Zhang ci siamo sentiti, dovevo chiamarlo io e invece lui ha chiamato me, facendomi i complimenti, è stato un po' esagerato (ride, ndr); è sempre educatissimo. Il presente e il futuro sono ottimi, è stata una chiacchierata molto bella".

"Una musica ben fatta"

Un'Inter stellare: "Quello che mi ha impressionato è stato il gruppo, intonato, tutti stavano bene con tutti. Un gioco semplice e bello. Una musica ben fatta - ha detto Moratti -, e il merito è certamente dell'allenatore. Una tattica moderna e un gruppo tenuto unitissimo. Tutti verso lo stesso obiettivo, tutti desiderosi di partecipare alla stessa vittoria". E ora l'Inter può dare vita a un ciclo: "La capacità dei dirigenti è stata ricomporre qualcosa di logico e intelligente, anche dopo qualche partenza. Poi Inzaghi ha trasformato il tutto in qualcosa di molto positivo. Non è ancora un ciclo ma è un inizio di ciclo, ed è molto interessante".

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"Lautaro tra i grandi, Dimarco leader dell'interismo"

Non possono mancare le parole sui grandi campioni, da Moratti tanto amati: "Lautaro è tra i grandi centravanti della storia dell'Inter, che non sono pochi ma nemmeno così tanti. Ha tutte le qualità e il carattere per stare tra i grandissimi. Non lo metterei al posto di un altro, rappresenta già di suo qualcosa di trascinante. Ha un carattere bellissimo: serio, forte, sicuro. Altri leader dell'interismo? Sicuramente Dimarco, senza dubbio. È interista e si vede. E amo molto Barella, aveva già delle doti sue, ma qui è migliorato ulteriormente. Rapido, veloce, riflessi pronti e gioca a tutto campo. Poi tutti bravi, dai centrocampisti di classe alle cosiddette riserve, all'altezza dei titolari". Su Thuram: "E' stato sorprendente, si sapeva fosse forte, ma che forse avrebbe dovuto avere un po' di tempo per ambientarsi. È forte fisicamente, bravo, ed è anche simpatico".

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"Inzaghi all'inizio non l'avevo capito, poi…"

Infine le parole su Inzaghi: "Se sarebbe potuto essere un mio allenatore? Ammetto di non averlo capito fin dall'inizio, in qualche momento non mi era sembrato all'altezza. E invece è stato il contrario, ha saputo resistere e non solo. Ha trasformato in vittoria e gli faccio i miei complimenti, mi avrebbe fatto piacere averlo avuto come allenatore".