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Milan-Torino, Vanoli: "La rosa non è completa, ma il club lo sa"

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L'allenatore granata parla alla vigilia del suo debutto in Serie A: "Mi sono guadagnato questa prima con tanta gavetta - ha spiegato -. Voglio una squadra coraggiosa, il Milan è costruito per lo scudetto. La rosa è incompleta, ma non c'è fretta. Il mio obiettivo è unire e riaccendere lo spirito dei tifosi"

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"Voglio una squadra coraggiosa". Paolo Vanoli traccia la strada e si prepara al suo debutto ufficiale in Serie A sulla panchina del Torino: di fronte ci sarà il Milan, "squadra costruita per lo scudetto", ma i granata hanno le carte in regola per impensierirlo. "Sono contento dell'impegno dei ragazzi, il processo di crescita è fatto di alti e bassi ma non mi spavento - ha spiegato l'allenatore nella conferenza stampa di vigilia -. Siamo felici di Borna Sosa, era un profilo che stavamo cercando e può aumentare la qualità di questa squadra. Sanabria si deve abituare alla concorrenza, questa è la normalità. Con il parco attaccanti che ho posso cambiare. Le partite sono fatte anche di strategie, ma se si lavora per principi si può anche cambiare in corso d’opera". E a proposito del mercato ha aggiunto: "Seck non fa parte del progetto, Radonjic invece non si è presentato: penso che sia forte, ma io lavoro con quello che ho e non ho tempo da perdere. La squadra è incompleta: per me esistono 22 giocatori se si vuole alzare il livello, ma preferisco prendere giocatori giusti e senza fretta".

"Mi sono guadagnato la A con tanta gavetta"

Il mister del Toro si è poi soffermato sulle condizioni dei singoli: "Schuurs ha fatto questo piccolo intervento, ora ha altri controlli, però è una cosa meno seria del previsto - ha detto -. Vlasic ha iniziato a correre sul campo, Gineitis invece è il più vicino al rientro". Per il 52enne sarà l'esordio nella massima serie: "Questa prima in Serie A me la sono guadagnata perché ho fatto tanta gavetta - ha raccontato -. Ho ancora la pelle d’oca di quando ho firmato con il Torino e non mi pongo limiti. Io sogno, ma non basta sognare, serve lavorare". Infine, una battuta sull'ambiente: "Il mio obiettivo è unire e riaccendere lo spirito dei tifosi - ha concluso -, i veri valori del Torino in campo non devono mai mancare”.

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