De Rossi dopo Cagliari-Roma: "Dybala? Sarei spaventato se andasse via senza sostituto"

roma

L'allenatore giallorosso ha commentato lo 0-0 di Cagliari: "Nel primo tempo abbiamo faticato, mentre nel secondo abbiamo fatto molto meglio - ha detto -. Soulé ha un atteggiamento positivissimo, Dovbyk farà tanti gol". E su Dybala ha spiegato: "Sarei spaventato se dovesse andare via lui o qualcun altro e non arrivasse il sostituto"

CAGLIARI-ROMA 0-0: GLI HIGHLIGHTS

Un punto per cominciare la stagione. Inizia con lo 0-0 della Unipol Domus il campionato della Roma, incapace di effettuare conclusioni nel primo tempo contro il Cagliari e poi più brillante nella ripresa, specie dopo l'ingresso di Dybala a venti minuti dalla fine. Un pareggio che De Rossi ha analizzato così: "Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo - sono state le sue parole a Dazn -, avevamo fatto fatica nel ripartire nel primo. Io stesso avevo detto di evitare di giocare troppo palla a terra, il campo era quello che era, non era secchissimo, la palla non andava, quindi avevo chiesto di andare un po' più in verticale perché non volevo fomentare l'aggressività del Cagliari. Siamo andati un po' troppo in verticale, ma siamo rimasti abbastanza ordinati. Nel secondo tempo molto meglio, hanno avuto un paio di occasioni loro, 2-3 noi, ho viste cose molto migliori. Soulé? Noi gli chiediamo di fare da traino, oltre all'ovvio lavoro in fase difensiva. È un ragazzo che sembra sempre vivo all'interno della partita, poi è giovanissimo e qualcosa la fa giusta e qualche altra la sbaglia, ma è positivissimo l'atteggiamento. Ha grandissima qualità, cercavamo un giocatore così, uno che andasse via sia di qualità che di velocità. Mi è piaciuto, credo che migliorerà sempre sia l'intesa coi compagni sia la sua condizione".

"Dovbyk mi è piaciuto"

"Si tratta di centimetri: se tutto il resto viene fatto meglio, come la fase difensiva, i movimenti della linea, l'aggressività, a volte ti permettono di avere la palla un po' di più nei piedi e quindi ci arrivi più spesso lì nei 30 metri - ha aggiunto il mister giallorosso -. Nel primo tempo ci siamo arrivati poco, dobbiamo lavorare meglio e analizzare il perché. Queste partite non le ho allenate tante volte, ma le ho giocate: vieni qui, campo secco, venticello, loro aggressivi e stadio pieno, ti metti a giochicchiare davanti all'area e rischi di prendere delle bambole incredibili. Ho chiesto io di andare in verticale nel primo tempo, anche per allungarli un pochino, a volte ci siamo riusciti e altre meno, nel secondo tempo li abbiamo messi un po' più bassi e lì la qualità dei nostri davanti si sprigiona meglio". Inevitabile tornare sull'argomento Dybala: "Io ho già parlato abbastanza di questa storia e ho detto che non ci tornavo più - ha spiegato -. L'1 settembre parlerò del mercato, mi spaventerebbe una Roma senza Paulo e senza altri sostituti che potrebbero arrivare se dovesse andare via lui o qualcun altro. La squadra così numericamente è a posto, se dovesse andare via e non dovesse arrivare nessuno potrei spaventarmi, ma se magari qualcuno andasse via qualcuno e riuscissimo a sostituirlo, anche in altre zone di campo, con giocatori funzionali e forti si lavora con quelli che arriveranno". Infine una battuta sulla prestazione di Dovbyk: "Il primo tempo non era una partita facile per lui - ha concluso -, perché non abbiamo calciato dove volevamo, arrivavano questi campanili un po' morbidi, difficili da valutare sia per il vento che per la pressione degli avversari e non lo abbiamo messo nelle condizioni migliori. Nel secondo ha fatto benissimo, ha tenuto tante palle, ha rischiato di fare gol e ho la sensazione che ne farà tanti".

approfondimento

Il paradosso dell'indispensabilità