Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

Bonny: "Rifiutate altre squadre perché volevo solo l'Inter. Sono qui grazie a Chivu"

inter

L'attaccante, in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, ha raccontato le sue prime sensazioni da nerazzurro: "A Chivu devo tantissimo, se sono qui è per merito suo". Sulla scelta di trasferirsi all'Inter invece: "Era il mio sogno di bambino, ho rifiutato diverse squadre perché volevo solo venire qui"

TAREMI, LAVORO DI RIATLETIZZAZIONE AD APPIANO

Bonny è pronto a prendersi l'Inter. Il francese, dopo un pre campionato positivo con i nerazzurri, ha raccontato le sue prime sensazioni di questa nuova avventura a La Gazzetta dello Sport. "Sono arrivato in un mondo completamente nuovo, ma i compagni mi hanno accolto come fossi un loro fratellino - ha spiegato l'attaccante -. Dovrei elencarli tutti perché, insieme, fanno sentire un atmosfera quasi familiare". Da Parma a Milano, lo stesso percorso dell'allenatore Cristian Chivu. "Il rapporto con lui non è cambiato, è lo stesso di Parma, a un livello più alto, ma con uguali qualità. È diretto, esigente, onesto. Sono molto contento di averlo incrociato al momento giusto della carriera: gli devo tantissimo, se sono qua è anche merito suo", ha ammesso Bonny.

Potrebbe interessarti

Bonny è il 21°: tutti i francesi dell'Inter

Bonny e i consigli di Lautaro e Thuram

Passando poi all'estate che lo ha visto protagonista nel mercato, Bonny ha rivelato: "Diverse squadre mi volevano ma non ho avuto dubbi: quando l’Inter ti cerca, non ci pensi due volte. Questa squadra era ciò che chiedevo, qui volevo vivere il mio sogno da bambino. Appena firmato, ho messo sui social una foto fatta da piccolo in nerazzurro: era destino". In attacco c'è concorrenza, con Lautaro Martinez e Thuram che sono i titolari, ma per il francese è uno stimolo per imparare da loro. "Li studio, cerco di capire le sfumature, il modo in cui si muovono, con o senza palla, lo faccio per provare un giorno ad avvicinarmi al loro livello: adesso sono molto lontano. Sia Lautaro che Thuram mi hanno detto due semplici cose, da fratelli maggiori: la prima, 'divertiti' La seconda, 'cerca sempre la porta', perché siamo attaccanti e veniamo valutati anche sui gol che facciamo", ha concluso.

CALCIO: SCELTI PER TE