Derby d'Italia e delle novità: cosa è cambiato dall'ultimo Juventus-Inter di 209 giorni fa
big matchIntroduzione
Era il febbraio del 2025 e la Juventus batteva l'Inter 1-0 col gol di un Conceição tornato acciaccato dalle nazionali e verso il forfait dal primo minuto nel big match dello Stadium (sabato 13 settembre alle 18). Da quel giorno sono cambiati entrambi gli allenatori, cinque titolari di quella Juve sono partiti su un mercato fatto da Comolli, successore di Cristiano Giuntoli (altra novità), mentre solo due titolari di quel derby d'Italia non giocano più per l'Inter. Come sono cambiate le due squadre in estate e cosa potrebbero portare i due "nuovi" volti di Vlahovic e Thuram
Quello che devi sapere
Mercato estivo: cosa ha fatto la Juve
Proprio sul gong del mercato sono arrivati due nuovi volti a cambiare ulteriormente il volto dei bianconeri rispetto alla squadra della scorsa stagione: Openda più Zhegrova. David (già in gol alla prima giornata) è però la punta centrale su cui si dovrebbe basare l'attacco juventino. Al netto dei riscatti vari (Conceição, Kelly, Kalulu e Di Gregorio), dentro anche Joao Mario per la fascia destra. In tanti, al contrario, sono partiti: su tutti Douglas Luiz, acquisto da oltre 50 milioni nel 2024 (e ora in prestito al Forest, squadra dove è andato anche Savona), poi Nico Gonzalez all'Atletico, Veiga al Villarreal, Weah al Marsiglia e il mancato nuovo accordo con Kolo Muani, che alla fine era rientrato dal prestito al Psg e ha scelto il Tottenham come nuova squadra.
I volti nuovi del derby d'Italia, lato Juve
- Zhegrova (Lille) 15,5 mln
- Joao Mario (Porto) 12,6 mln
- Openda (Lipsia) prestito a 3,3 mln
- David (Lille) da svincolato

Mercato estivo: cosa ha fatto l'Inter
L'Inter ha sicuramente cambiato di meno, parlando strettamente della formazione titolare ideale. L'XI tipo è quasi inalterato coi soliti nomi a centrocampo e la ThuLa davanti, ma qualcosa è cambiato in difesa: mentre sul gong del mercato la Juve prendeva Openda e Zhegrova, l'Inter salutava Pavard (OM come l'ex bianconero Weah) e accoglieva Akanji dal City. Novità Luis Henrique per la fascia e attenzione ovviamente a Sucic, che ha già dimostrato di saper fare ottime cose, anche se il centrocampo di fedelissimi Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan è sempre in pole. Poi chiaramente i vice Lautaro e Thuram: Bonny dal Parma e il rientro di Pio Esposito, più il jolly Diouf. Out in estate Taremi, Arnautovic, Correa, Asllani e Zalewski.
I volti nuovi del derby d'Italia, lato Inter
- Luis Henrique (Marsiglia) 23 mln
- Bonny (Parma) 23 mln
- Diouf (Lens) 20 mln
- Sucic (Dinamo Zagabria) 14 mln
- Akanji (Manchester City) prestito a 1 mln

Il cambio in panchina: via Inzaghi dentro Chivu
Il cambio principale dell'estate interista è stato senza dubbio in panchina: fine dell'era Inzaghi, iniziata nel 2021 e durata quattro anni, senza lieto fine europeo nonostante due finali di Champions tutt'altro che scontate. Lui in Arabia, dentro Cristian Chivu, uno degli eroi del triplete che fu. Tanto lavoro nelle giovanili proprio dell'Inter (con Pio Esposito tra i giovani lanciati) e una sola esperienza su una panchina di A prima della chiamata, quella col Parma. Fin dal Mondiale per Club ha scelto il tratto della continuità giocando col 352 inzaghiano (sistema già usato a Parma anche se alternato al 433).

Tudor è rimasto, ma nell'ultimo derby d'Italia c'era Motta
In estate nessun cambio di rotta: Tudor aveva convinto ed è rimasto, ma un'altra delle novità rispetto al Juve-Inter del febbraio 2025 è sempre in panchina, visto che quell'1-0 era stato firmato da Thiago Motta. Più precisamente era la giornata numero 25: dopo i tanti pareggi e qualche dubbio sull'andamento della squadra, un 1-0 contro l'Inter sembrava una di quelle partite che possono segnare una svolta. Non è stato così. Tre giorni dopo l'1-0 di Conceição la Juve esce di scena dalla Champions contro il Psv, pur avendo vinto la partita di andata; dieci giorni dopo arriva la clamorosa eliminazione contro l'Empoli ai rigori in Coppa Italia. Il doppio ko 4-0 e 3-0 contro Atalanta e Fiorentina (quasi immediatamente successivo) è decisivo per il cambio con Tudor. Di fatto, quel derby d'Italia vinto era stato solo l'inizio della fine.
Juve, dentro anche Comolli
Ma Motta-Tudor non è l'unica grande novità in casa Juve, visto che da quel febbraio le cose sono cambiate anche a livello societario. Giuntoli, arrivato nel 2023 dopo aver fatto cose straordinarie a Napoli (leggi scudetto 2023 con Spalletti) lascia dopo due anni. Il nuovo tandem è Comolli-Chiellini, e sono stati proprio loro, infatti, a confermare Tudor per la stagione iniziata da qualche settimana. Comolli è un dirigente dal profilo eclettico: ha fatto l'allenatore, ma anche l'osservatore, il direttore sportivo e il presidente; ha lasciato il Tolosa per la Juve. In passato aveva consigliato Henry e van Persie all'Arsenal, aveva portato al Tottenham Luka Modric, Gareth Bale e Dimitar Berbatov, ma anche Kevin-Prince Boateng e Taarabt; e "regalato" al Liverpool un fuoriclasse come Luis Suarez. È lui che ha firmato il mercato dell'estate 2025.

Quanti dei 22 cambieranno tra febbraio e sabato
Tanti nella Juve, come visto. In quell'1-0 dello scorso campionato avevano giocato titolari Savona (oggi al Forest), Veiga (Villarreal) e Weah (OM), praticamente tre quarti della difesa (di Motta) che era a quattro. Poi via anche Nico Gonzalez all'Atletico e Kolo Muani (Tottenham). Totale cinque cessioni estive su undici. Stando alle ultime news di probabili "resisteranno" rispetto a quella Juve di febbraio Di Gregorio in porta, Gatti in difesa, Koopmeiners, Thuram e McKennie a centrocampo. Poi spazio a David e Yildiz davanti.
Meno cambi nell'Inter, che avrà verosimilmente due giocatori diversi tra l'ultimo precedente e il big match di sabato: quella volta aveva giocato titolare Pavard (ora al Marsiglia), al suo posto dentro Akanji. Salvo un inserimento di Sucic al posto di Mkhitaryan nelle scelte di Chivu, l'unica altra variazione sarà davanti: a febbraio c'era dal 1' Taremi, oggi all'Olympiacos, sabato spazio a Thuram; e attenzione alle novità dalla panchina Bonny/Pio Esposito. A proposito di panchina: tra gli altri entrarono Cambiaso (squalificato allo Stadium), Zalewski (oggi all'Atalanta) e Correa (andato al Botafogo).
Le due probabili formazioni di sabato:
- JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Gatti, Bremer, Kelly; Kalulu, Locatelli, K. Thuram, McKennie; Koopmeiners, Yildiz; David. All. Tudor
- INTER (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. Chivu
Due "nuovi" Vlahovic e Thuram?
Due novità anche senza essere vere e proprie novità: Vlahovic e Thuram ci sono sempre stati, ma i loro volti e il loro sguardo potrebbe essere molto diverso da quello di 209 giorni fa. Partiamo dalla juventino: con Motta aveva iniziato la stagione da titolare, undici gol tra campionato e Champions nel 2024, poi la conta delle reti che diminuisce, Kolo Muani preso a gennaio che segna a raffica a inizio avventura bianconera, Dusan scivola in panchina e scivola via anche il sorriso dal suo volto. Bene, dopo un'estate rebus ha iniziato la stagione con due gol in due partite, l'ultimo per l'1-0 decisivo col Genoa (e ha appena deciso un 1-0 anche per la sua Serbia in nazionale).
Capitolo Thuram: anche Bastoni ci ha scherzato su dopo la doppietta alla prima contro il Toro ("Mvp? Sono contento, gli ultimi sei mesi li aveva passati in vacanza"); poi ha sfornato anche un assist nel ko contro l'Udinese. Sette mesi fa non aveva giocato nemmeno titolare in Juve-Inter, causa quei fastidi alla caviglia che ne hanno sicuramente condizionato il finale della scorsa stagione. Adesso è di nuovo pronto dal 1'. Stagione nuova, vita nuova. Un po' per tutti?
