Gianluigi Buffon, la sua storia in 30 foto simbolo
L'idolo N'Kono e gli inizi a Parma, la maglia di Superman, la Juve (con cui vince scudetti ma non la Champions), il Psg, il ritorno in bianconero prima, a Parma poi. L'azzurro: dalla gioia di Berlino dopo parate incredibili alle lacrime per il Mondiale mancato nel playoff con la Svezia. Numeri, record (impressionanti) e storia di Gigi Buffon, una carriera da numero 1
- A Parma dall’età di 13 anni, acquistato per 15 milioni di lire e inizialmente impiegato come centrocampista, Gianluigi Buffon diventa presto portiere ispirato dal mitico Thomas N’Kono. Nevio Scala gli regala il debutto in Serie A il 19 novembre 1995 a 17 anni contro il Milan. Para tutto. Poco dopo, anche un rigore al Fenomeno Ronaldo. E siamo solo all'inizio
- Ribattezzato Superman tra parate sensazionali e quella maglia che omaggia il personaggio della DC Comics, Gigi matura cinque campionati a Parma festeggiando da titolare una Coppa UEFA, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana
- Intanto, a 19 anni, entra nel giro della Nazionale maggiore grazie alla fiducia di Cesare Maldini prima e Dino Zoff poi. Il debutto assoluto è di quelli che non si scorda: playoff Mondiale, mercoledì 29 ottobre 1997. Si fa male Pagliuca: "Te la senti?" - chiede Maldini. Sì, entra Gigi nel gelo di Mosca. Era l'andata degli spareggi Russia-Italia.
- L’estate del 2001 registra il passaggio alla Juventus: costo dell’operazione pari a 75 miliardi di lire (oltre alla cessione di Bachini). Al cambio in euro: 52,88 milioni, cioè il portiere più costoso della storia. Ci vorranno 17 anni per scalzarlo da quel primato, coi colpi Alisson e Kepa di Liverpool e Chelsea.
- Che Gigi sia un portiere mai visto prima lo si capisce anche alla Juve. Al battesimo in bianconero raggiunge il suo primo scudetto. In Champions c'è la semifinale contro la squadra dei marziani, li chiamano galacticos non per caso. E la sua firma c'è, eccome: Buffon vola e para un rigore al numero 10 di quel dream team, Luis Figo. E' una cartolina da capsula del tempo.
- Ma la maledizione delle finali di Champions è spietata. A Manchester è finale tiratissima. Si va ai rigori: para quelli di Seedorf e Kaladze. Va un passo anche dal pararlo a Nesta, ma sfiora soltanto ("vado sulla palla con la certezza quasi totale di averlo parato, poi ha un cambiamento quasi impercettibile. Su un rigore non capita mai, fu uno shock - dirà anni dopo). Nella sua testa, la finale finisce lì. Shevchenko chiuderà i giochi poco dopo
- Buffon viene comunque premiato dalla UEFA come miglior giocatore della stagione, trionfo mai centrato da un portiere. E vince il suo secondo scudetto nei primi due anni di Juve.
- Dunque il biennio 2005-2006, segnato dalle ben note vicende di Calciopoli. Dalle aule di tribunali si passa alla tv per seguire la cavalcata azzurra ai Mondiali: la sentenza, poi, retrocederà la Juve in Serie B. Buffon resta bianconero.
- Buffon prende parte alla spedizione di Lippi ai Mondiali del 2006 in Germania. Archiviato il girone al 1° posto, l’Italia supera a fatica l’Australia prima di passeggiare contro l’Ucraina. Le mani di Gigi contribuiscono all’impresa della Nazionale a Dortmund che elimina i tedeschi padroni di casa. Strepitosa la sua parata su Podolski
- Il 9 luglio 2006 va quindi in scena l’epilogo mondiale contro la Francia, già fatale agli Azzurri ai Mondiali del ‘98 nonché a Euro 2000. Zidane e Materazzi fissano il risultato sull’1-1, punteggio blindato ai supplementari da un intervento prodigioso di Buffon sul colpo di testa di Zidane, poi espulso ad un passo dai calci di rigore
- Gianluigi Buffon viene eletto miglior portiere del torneo incassando solo 2 gol da palla inattiva. Fino al rigore di Zidane, resta imbattuto per 458’ sulla scia del record di Zenga (518’ nel 1990). "Vincere il Mondiale vale il biglietto di una vita, così si può morire in pace", racconterà qualche anno più tardi. Nel 2006 sfiora di eguagliare la leggenda Jashin (l'unico a farcela) nell'olimpo dei portieri, chiudendo al secondo posto nel Pallone d'Oro, dietro a Cannavaro
- Buffon torna in bianconero affrontando la Serie B insieme a fedelissimi come Del Piero e Trezeguet, Nedved e Camoranesi. Nonostante la penalizzazione ridotta poi a 9 punti, la Juventus domina il torneo chiuso al comando a quota 85 punti e centra l’aritmetica promozione il 19 maggio 2007 ad Arezzo. Buffon colleziona 35 presenze impreziosite da 21 clean sheet
- Vero, i bianconeri tornano in A e si piazzano terzi e secondi nel 2007-08 e 2008-09, senza però mettere in bacheca titoli. Nel 2010 e nel 2011 le squadre di Ferrara-Zaccheroni e Delneri chiudono settime. La rinascita è però vicina…
- Intanto il nuovo Ct azzurro è Roberto Donadoni. Complice l’assenza di Cannavaro, Gigi indosserà per la prima volta la fascia di capitano. Ai quarti di finale lo scoglio è rappresentato dalla Spagna: i calci di rigore stavolta voltano le spalle all’Italia tradita dagli errori di De Rossi e Di Natale. Inutile il riflesso di Buffon su Guiza. Si apre così il ciclo dorato della Roja (che travolgerà nuovamente gli azzurri in futuro)
- La rinascita della Juventus prende il via con il mandato di Antonio Conte, già bandiera bianconera per 13 anni (ed ex compagno di Gigi). È il campionato 2010-11, torneo che coincide con l’apertura dello Stadium ovvero un punto di forza negli anni a seguire. Gli scudetti continueranno ininterrotti a lungo…
- Dopo la delusione del Mondiali 2010 del Lippis bis da campioni in carica, chiusi ai gironi, l'Italia prova a tornare grande a Euro 2012. Con Prandelli gli azzurri volano fino alla finalissima. Buffon ci mette le mani nella serie ai rigori contro l'Inghilterra nei quarti. Ma all'ultimo atto la Spagna (ancora loro) è troppo forte. Finisce 4-0.
- Nel 2012/13 Buffon eredita la fascia di capitano da Del Piero e stabilisce un record personale d’imbattibilità pari a 745’ in Serie A. Si tratta della 7^ migliore striscia di sempre nella massima serie, prestazione che Gigi riuscirà addirittura a migliorare. Male in Europa: la Juve esce nel 2013 col Bayern, l'anno seguente va ko ai gironi nella neve col Galatasaray di Mancini, passa In Europa League ma sfiora soltanto la finale (che si sarebbe giocata proprio allo Stadium)
- In Italia è un'altra musica: il triennio di Conte (che si interromperà bruscamente e inopinatamente in estate) si chiude col 3° scudetto di fila, nonché il record di punti conquistati (102)
- E i successi della Juve continuano, con un nuovo allenatore. È Max Allegri. La scia lanciata da Conte di una difesa eccezionale prosegue. È la B-BBC. Buffon, Bonucci, Barzagli e Chiellini. Segnare a quella Juve è impresa per pochi.
- Eppure resta un tabù nella carriera di chi ha vinto tutto in Italia e anche un Mondiale di calcio: la Champions League. Allegri porta i bianconeri in finale nel 2015. Si gioca a Berlino, lì dove Gigi era diventato campione del mondo. Ma a trionfare (senza Chiellini) è il Barcellona di un altro acronimo, la MSN di Messi, Suarez e Neymar
- Il 20 marzo 2016, contro il Torino, Buffon riscrive (ancora) la storia, col nuovo record assoluto d’imbattibilità in Serie A. Buffon non incassa reti per 10 partite e arriva a 974’ superando l’impresa di Sebastiano Rossi che resisteva da 22 anni. E, a fine stagione, il capitano della Juve festeggia il 5° scudetto consecutivo oltre alla 2^ Coppa Italia di fila.
- Dopo il trionfo di Berlino, tante delusioni. Come nel 2010, anche la Coppa del mondo 2014 finisce subito, ai gironi. A Euro 2016 in panchina c'è l'amico Conte. La squadra supera i propri limiti e arriva ai quarti, ma esce (di nuovo) ai rigori con la Germania.
- Tutto era iniziato con un playoff Mondiale nella neve in Russia. Tutto finisce con un playoff Mondiale. Seppur l'ultima presenza in azzurro arriverà in amichevole qualche mese dopo, Gigi chiude la sua storia con gli spareggi fallimentari dell'Italia targata Ventura contro la Svezia. Chiude in lacrime disperato per i colori azzurri tanto amati
- A Cardiff, contro il Real, Buffon perde un'altra finale di Champions, è la terza dopo Milan e Barcellona. La Juve va sotto col solito gol di CR7, pareggia ma poi crolla 4-1. L'anno dopo altra eliminazione contro i blancos: Ronaldo incanta con una rovesciata allo Stadium, Buffon è spettatore speciale davanti a un capolavoro implacabile. Standing ovation e pollice alto di Gigi: quel giorno Cristiano si convincerà a scegliere la Juventus l'estate successiva.
- Ma l'eliminazione arriva al ritorno, quando la Juve sfiora l'impresa e il solito Cristiano risolve la partita a un passo dai supplementari su rigore contestatissimo da Gigi. Che sarà espulso. Nel post gara diventerà cult l'intervista del "bidone dell'immondizia al posto del cuore" riferita all'arbitro Oliver. Proprio nel tunnel e durante le interviste, scatterà anche uno spontaneo e bellissimo abbraccio con CR7. Quando i campioni riconosono i campioni.
- Pronto ad una nuova avventura in Francia, col Psg. Gigi viene accolto da re. Lascia la Juve con una striscia di 7 scudetti di fila
- Proprio nella prima stagione di Cristiano Ronaldo alla Juve, Buffon vince anche in Francia. Arriva lo scudetto e una Supercoppa, alternandosi con Areola tra i pali. In Europa è ennesima beffa: dopo un 2-0 all'andata, lo United ribalta tutto agli ottavi nel finale. Proprio un errore di Gigi permette a Lukaku il gol del 2-1 Manchester, che poi vince al novantesimo col rigore di Rashford
- Ma certi amori, si sa, non finiscono. E allora i giri immensi del mercato riportano Buffon alla Juve. Il numero è il 77, anche per far intendere che il titolare, ormai, si chiama Szczesny. CR7 finalmente è in squadra insieme a lui. In panchina c'è Sarri. Arriva un nuovo scudetto.
- Il 28 settembre 2019, contro la SPAL, Buffon raggiunge la 903ª partita con squadre di club, superando il precedente primato appartenuto a Paolo Maldini. Il 18 dicembre, contro la Sampdoria, diventa il giocatore con più presenze in Serie A nella storia della Juventus, superando le 478 apparizioni di Alessandro Del Piero. Poi, il 4 luglio del 2020 tocca quota 648 presenze in A superando l'ex primatista, Paolo Maldini, per partite nella massima serie
- Certi amori non finiscono. Proprio mai. E allora l'altro grande amore, l'altro grande ritorno. L'aveva lasciato nel 2001, torna nel 2021. 7.369 giorni dopo. Buffon ancora a Parma. Superman è tornato a casa. Fino al ritiro, dopo una carriera, sempre, da numero 1.