B come braccetti, il manifesto dell'Inter inzaghiana che segna da terzo a terzo. G come la guardia svizzera di Sommer. I come Inter dei record e S come stella, la seconda
di Alberto Pontara e Marco Salami
1/22
- Amata, oggi più che mai. Con lo stadio sempre pieno, con i record in campo che si fondono a quelli di presenze sui seggiolini del Meazza. A come amore, A come affetto.
4/22
- Il soprannome di un Inzaghi che ha conquistato proprio tutti, in campo e fuori. Fino alla gioia scudetto.
5/22
- Il coro più recente e cantatissimo dai tifosi nerazzurri, quello portato fino a Istanbul e in tutta Italia ("per tutti quei chilometri che ho fatto per te"). Quello che ha preso per mano l'Inter di Simone Inzaghi.
6/22
- La sensazione nettissima di uno spogliatoio unito, più che mai. L'uno pronto al sacrificio per l'altro, come nel discorso di Al Pacino in Ogni maledetta domenica. Frattesi, in tutto questo, è stato un simbolo: l'uomo mercato che non si è mai lamentato se finito in panchina, ma diventato idolo e punto di rifermento anche entrando a gara in corso.
7/22
- A protezione non del Papa ma della porta. Via Onana, dentro l'esperienza e una precisione da orologiaio. Sommer ha chiuso i pali e l'Inter ha vinto.
13/22
- Anzi, InterNazionale, l'Ital-Inter. Da sempre simbolo di internazionalità (fin dal fondazione nel motto "fratelli del mondo") a una squadra con tanti italiani. Bastoni, Acerbi, Dimarco, Darmian, Barella e Frattesi.
16/22
- Dimarco è il manifesto di interismo, corsa e cuore, ma anche di tanta bravura a livello tecnico. Un centrocampo quasi di numeri 10. Perché è stata un'Inter unita nel gruppo, solida, di sacrificio ma anche (e soprattutto) bella e qualitativa.
17/22
- Quella di Calhanoglu, passato all'Inter (che aveva lo scudetto cucito sul petto), ma poi sfuggitogli il primo anno proprio in favore de cugini rossoneri appena lasciati. Aveva messo in bacheca Coppe Italia e Supercoppe, ora anche quella più prestigiosa. Dopo una stagione da leader e cecchino su rigore.
19/22
- La nuova versione della LuLa, spezzatasi nella sliding doors estiva. Niente Lukaku tris? Ci ha pensato il francese figlio di Lilian a fare da doppio al bomber Lautaro. Con una complicità totale.
22/22
- Che mette in bacheca un nuovo titolo nella sua presidenza. Sette totali (lo scudetto con Conte, tre Supercoppe e due Coppe Italia). Ora il nuovo titolo, 7 come Angelo Moratti. Di più solo Massimo.