Nonostante la sconfitta a Terni, la squadra di Leonardo Semplici centra una promozione aritmetica che mancava da 49 anni. Incontenibile la gioia per un traguardo festeggiato dalla splendida realtà della Serie B. Solo un anno fa gli emiliani salutavano la Lega Pro
Due promozioni in altrettante stagioni, quanto basta alla Spal per ritrovare la Serie A dopo 49 anni d’assenza. Se il 23 aprile 2016 gli emiliani tornavano in B salutata nel 1993, il 13 maggio 2017 diventa la data storica per il ritorno nella massima serie. Ecco perché il sogno di Ferrara diventa realtà -
Spal in Serie A. Pari Verona, Frosinone ko
Lo stop sul campo della Ternana, dolce sconfitta complice il ko al 93’ del Frosinone a Benevento, altro non è che l’ultima tappa di una stagione trionfale maturata ai vertici nonostante i gradi da neopromossa. Fondamentale la presenza della famiglia Colombarini, proprietaria del club affiancata dal presidente Walter Mattioli: sono loro i cardini della società dalla fusione con la Giacomense nel 2013 che salvò la Spal debilitata dal fallimento -
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Acronimo di Società Polisportiva Ars et Labor, fondata nel 1907 a Ferrara e impegnata per 21 occasioni in Serie A, la Spal vanta un passato dalle figure iconiche come Paolo Mazza (tecnico, ds e presidente) al quale è intitolato la stadio cittadino oltre a Gibì Fabbri, indimenticato ex giocatore e allenatore. Dalle parti di Ferrara sono inoltre sbocciati allenatori affermati come Capello e Allegri, Reja e Bagnoli, Bigon e Galeone fino a Delneri -
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Letteralmente risorta dalla Serie D nell’arco di 4 anni, la città di Ferrara omaggia l’allenatore Leonardo Semplici: fiorentino classe 1967 alla guida dei biancazzurri dal dicembre 2014, l’ex tecnico della Primavera della Fiorentina ha stampato il suo marchio sui trionfi della Spal. Intoccabile il 3-5-2 votato all’intensità e alla spinta sulle fasce, qualità che hanno entusiasmato in questa Serie B -
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Non è un caso che la Spal abbia fatto incetta di record e primati in stagione: migliore attacco con 64 gol nonostante la presenza di corazzate come Verona e Frosinone, beffate nella corsa al vertice. Semplici vanta pure la striscia di gare utili più estesa in campionato: 12 tra dicembre e marzo, eguagliata dalla Pro Vercelli -
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Tutto Semplici a Ferrara, d’altronde i numeri testimoniano lo spessore di questa Spal: primato di vittorie in stagione (21) e solo 8 sconfitte oltre ad una difesa punita in 38 occasioni (solo Pisa e Spezia hanno fatto meglio). Non è tutto: gli emiliani rappresentano una cooperativa del gol con 15 marcatori diversi. E che dire del bottino conquistato? I 75 punti totali rispondono al record casalingo (44), esterno (31) e del girone di ritorno (39). Non è un caso che dalla 34.a giornata i biancazzurri siano al comando -
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Detto dei numeri esaltanti della Spal, è inevitabile soffermarsi sull’impatto di un gruppo dai tanti reduci dalla Lega Pro come l’allenatore Semplici. Prendete capitan Giani oppure il “filosofo” Luca Mora, 7 gol pesantissimi in stagione. Come loro anche Finotto e Schiavon, Castagnetti e Lazzari (che freccia sulla destra), Gasparetto e il figlio d’arte Zigoni -
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Già, proprio l’erede di Gianfranco Zigoni che curiosamente segnò al Mazza nell’ultima gara in A della Spal nel 1968. Per Gianmarco il bilancio parla invece di 9 reti, bottino secondo solo a quello di bomber Antenucci (18 centri) ormai una certezza in categoria. E che dire di Floccari approdato a Ferrara a gennaio? A 35 anni ha collezionato 7 sigilli determinanti -
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Reduci dalla Lega Pro e cecchini in area di rigore, ma quanti talenti approdati a Ferrara grazie al lavoro del ds Vagnati. In prestito da Udinese e Torino, Alex Meret e Kevin Bonifazi hanno fatto addirittura breccia nelle grazie del ct azzurro Ventura. Se a gennaio Cerri e Beghetto (7 assist) avevano raggiunto la Serie A, i giovani esterni Lazzari e Costa hanno strabiliato sulle fasce. Ottima stagione anche per il centrale Vicari -
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Esperienza al potere a centrocampo complice il contributo dei vari Mora, Arini e Schiattarella, d’altronde il giusto mix tra interpreti rodati e giovani di belle speranze ha garantito la massima serie a distanza di 49 anni. Un entusiasmo d’altri tempi e una solida tradizione: prima delle sfide casalinghe in campionato la società ha regalato la passerella alle vecchie glorie del club come Fabio Capello -
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Orgoglio e attaccamento alle radici, organizzazione e tante risorse: i successi sul campo della Spal si specchiano con il valore della società e l’abilità nello scouting, un vanto quest’ultimo per gli emiliani che nelle serie inferiori hanno scovato rivelazioni d’indubbio talento a partire da Manuel Lazzari -
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Un altro segno distintivo della Spal è legato al made in Italy: sono 28 i giocatori presenti in rosa tutti dalla nazionalità italiana, una controtendenza rispetto alle strategie di mercato che rendono i biancazzurri un’eccezione assoluta tra Serie A e B. Chissà se la politica della società verrà ribadita nella prossima stagione nel palcoscenico più prestigioso -
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Da ricordare anche il vanto del presidente Walter Mattioli, un amuleto per traguardi sportivi: la sua carriera da numero ‘uno’ societario l’ha visto scalare tutte le serie dalla Terza Categoria alla A. Chissà quanto abbia inciso il Dna nella festa della Spal: oltre a Zigoni e Beghetto ceduto a gennaio, in rosa figura pure il figlio d’arte Gabriele Marchegiani (5 presenze) e Alberto Picchi, pronipote di Armando capitano della Grande Inter -
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Identità di gioco e continuità, mentalità e forza offensiva: caratteristiche di qualità quelle della Spal targata Semplici, squadra che ha conquistato la promozione aritmetica con 90’ pur cadendo a Terni. Poco importa se l’impianto di casa, stadio da 8.500 spettatori e fattore emiliano, aveva rinviato la festa dopo lo 0-0 contro la Pro Vercelli: l’ultima giornata contro il Bari al Mazza regalerà una cornice indimenticabile -
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Spal promossa in Serie A con il 18.esimo monte ingaggi del campionato di B, altro vanto per la società della famiglia Colombarini e del presidente Mattioli. Un dato da non trascurare, d’altronde le tante rivelazioni emerse in stagione costituiranno ricche plusvalenze per le casse biancazzurre -
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Grande soddisfazione per un commosso Leonardo Semplici, l’uomo che ha riscritto la storia del club biancazzurro. Accanto a lui l’amuleto Walter Mattioli, presidente nonché amuleto dalle tante promozioni da numero ‘uno’ societario -
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Il traguardo della Serie A rappresenta un palcoscenico inedito per tanti dei protagonisti in rosa alla Spal, gruppo costruito attraverso l’attento lavoro del ds Vagnati abile a scovare talenti nelle serie inferiori. Un trionfo per tutti quello maturato al Liberati -
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Quasi 2.000 i tifosi spallini giunti al Liberati in una giornata memorabile, quello del ritorno in Serie A dopo un digiuno lungo 49 anni. Sono loro i fedelissimi che potranno dirsi protagonisti del 13 maggio 2017 scritto nella storia della Spal -
Spal in Serie A. Pari Verona, Frosinone ko
Tanti gli omaggi concessi sui social all’impresa della Spal, squadra dalla doppia promozione nell’arco di altrettanti campionati. Il ritorno a Ferrara regalerà una serata indimenticabile per la squadra e per la città emiliana tornata nell’élite italiana a distanza di 49 anni -
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