In attesa dei verdetti degli ultimi 90' di campionato, tutti gli allenatori della Serie B hanno eletto la squadra ideale ammirata in stagione. Dominio della Spal neopromossa, applausi per il Perugia e il "Pazzo" Verona. Quante rivelazioni premiate a Rimini
La Serie B ha eletto la propria formazione ideale: in occasione della 10.a edizione del “Gran Galà Top 11”, svolto a Rimini, tutti i migliori protagonisti votati dai 22 allenatori sono stati premiati in virtù di una stagione da applausi. Ecco l’eccellenza tra campo e panchina ammirata in campionato -
ALESSIO CRAGNO (BENEVENTO). Iniziamo dai pali e dall’Uomo Cragno, d’altronde per reattività ed esplosività smentisce la carenza di centimetri e chili (184 per 78). Fiorentino di nascita e già 18enne tra i pali del Brescia, Cragno è stato lanciato in A da Zeman con il Cagliari (proprietario del cartellino) fino al prestito positivo a Lanciano. Addirittura entusiasmante con la maglia della neopromossa campana, 14 clean sheet a ribadire la titolarità nell’U-21 di Gigi Di Biagio -
MANUEL LAZZARI (SPAL). La corsia destra è di proprietà del laterale esploso grazie a Leonardo Semplici, allenatore che l’ha reso fondamentale nel suo 3-5-2. Unico superstite in campo nel passaggio di proprietà tra Giacomense e Spal, 23enne addirittura vicino al ritiro dopo la parentesi nel vivaio del Vicenza, Lazzari si è consacrato come pedina di livello assoluto per facilità di corsa e proprietà tecniche: sono 7 gli assist serviti in campionato per la freccia di Ferrara, terzino da tenere d’occhio -
KEVIN BONIFAZI (SPAL). Nel cuore della difesa non poteva mancare il centrale classe 1996, letteralmente esploso da parentesi altalenanti in Lega Pro e di proprietà del Torino. Indubbiamente un enfant prodige fiutato dal ds Vagnati fino alla chiamata del ct Ventura allo stage azzurro. Una parabola esaltante quella del ragazzo di Rieti sbocciato a Siena: 20 presenze e ben 3 reti, strapotere fisico e personalità a smentire la carta d’identità. Ai tempi della Primavera granata se ne accorse pure Amauri -
GIANLUCA MANCINI (PERUGIA). Affianchiamo Bonifazi al difensore 21enne destinato a raggiungere l’Atalanta in estate dopo l’acquisto ufficializzato nell’ultima finestra di mercato. L’ambiente votato ai giovani e la mano di Gasperini sicuramente gioveranno al centrale cresciuto nella Fiorentina e apprezzato a Perugia, parabola in ascesa nonostante lo stop di due mesi per l’infortunio al ginocchio destro. Un gol decisivo a Vercelli, fisico da vendere e qualità da ribadire in Serie A -
GIANLUCA DI CHIARA (PERUGIA). Compagno di Mancini agli ordini di Bucchi, allenatore che l’aveva apprezzato nel Foggia guidato da De Zerbi, il 24enne palermitano si è definitivamente imposto in categoria dopo le tante stagioni in Lega Pro. Ecco perché a lui è affidata la fascia sinistra grazie all’intensità e all’ottimo mancino, piede letale da calcio piazzato tanto da confezionare 8 assist vincenti. Un fattore per propensione offensiva e attitudine con i compagni -
PASQUALE SCHIATTARELLA (SPAL). A proposito di assist, sono 7 i passaggi vincenti serviti dal 29enne napoletano tra i protagonisti della neopromossa emiliana. Centrocampista dai lunghi trascorsi in B (Ancona, Livorno, Spezia, Bari e Latina), ha ritrovato la massima serie affrontata in maglia amaranto grazie ad una stagione da leader tra inserimenti letali (3 gol) e moto perpetuo in mediana. Se a Ferrara brillano i talenti non è da meno la vecchia guardia come Mora e Arini, compagni di reparto di Schiattarella -
JACOPO DEZI (PERUGIA). “È da Serie A”, assicura il suo allenatore Cristian Bucchi. Effettivamente il centrocampista classe 1992, chiuso a Napoli e concesso in prestito in B, ha ritrovato lo smalto che lo consacrò poco più che 20enne dalle parti di Crotone. Lo spiega il bilancio tecnico e realizzativo, 7 gol pesantissimi nella corsa ai playoff del Perugia. Mai così prolifico alle porte della Serie A, merita una chance ai massimi livelli che Sarri non può concedergli in squadra -
DANIEL BESSA (HELLAS VERONA). Secondo solo a Pazzini in gialloblù per gol all’attivo (8), si è candidato tra le stelle della stagione il jolly italo-brasiliano riscattato a titolo definitivo dall’Inter. In nerazzurro fu protagonista tra i giovani allenati da Stramaccioni prima di 5 prestiti e poche luci. A 24 anni, inserito alla perfezione nello scacchiere di Pecchia, Bessa si è distinto a centrocampo come in attacco per duttilità e propensione alla rete. Come Dezi si è guadagnato una chiamata nella massima serie -
AMATO CICIRETTI (BENEVENTO). Il leader per assist in stagione, addirittura 12, è di casa a Benevento dove verosimilmente spiccherà il salto verso palcoscenici importanti. Parliamo del 23enne di scuola Roma, scaricato dai giallorossi dopo i prestiti in Lega Pro, gavetta che ha forgiato questo esterno mancino dai colpi da campione: non dimentichiamo i 6 gol segnati per la causa di Baroni, tuttavia l’impatto del ragazzo della Magliana ha convinto per lampi di classe e fantasia da categoria superiore -
GIAMPAOLO PAZZINI (HELLAS VERONA). Una stagione da “Pazzo” a 32 anni per il capitano e leader veronese, mai così prolifico in campionato in carriera con 23 reti segnate e il titolo di capocannoniere a portata di mano. Sono 31 i punti portati in dote da Pazzini sui 73 totali conquistati dall’Hellas, bottino che giustifica il repertorio di un attaccante sceso in B dopo 12 anni nella massima serie. Esperienza e gol al potere nell’imminente ritorno in A dell’Hellas, traguardo propiziato dal peso offensivo del “Pazzo” -
FEDERICO DIONISI (FROSINONE). A quota 17 centri in stagione, record personale in carriera, l’attaccante 29enne ha inanellato un tesoretto da 40 gol totali dal suo avvento a Frosinone nel 2014. Straordinaria l’intesa con il partner d’attacco Ciofani, 32 reti in due e 40 punti in dote per Marino, coppia che trova in Dionisi un fattore per verve realizzativa e impatto in tutte le partite. Encomiabile anche per leadership e attaccamento alla maglia, doti che lo rendono un idolo dalle parti del Matusa -
LEONARDO SEMPLICI (SPAL). Poco gradirà il 4-3-3 stilato dai suoi colleghi in Serie B, modulo poco affine con l’intoccabile 3-5-2 adottato dal dicembre 2014 ovvero dal suo avvento a Ferrara. Due promozioni di fila in altrettante stagioni per l’allenatore fiorentino, classe 1967 e artefice della rinascita della Spal promossa in A dopo 49 anni d’assenza. Intensità e spinta sulle fasce, facilità nel gol e tante rivelazioni lanciate ai massimi livelli: non mancano i meriti per Semplici fresco di rinnovo dopo la festa in città -
DAVIDE VAGNATI (SPAL). Come accaduto nella scorsa edizione, quando Juric e Ursino vennero premiati in contemporanea, la società della famiglia Colombarini registra gli applausi per Semplici e per il proprio direttore sportivo apprezzatissimo per lungimiranza e fiuto nei talenti. L’abilità nello scouting e la scelta del made in Italy dalle serie inferiori hanno infatti contraddistinto il lavoro di Vagnati, deus ex machina nel trionfo della Spal maturato sul campo. Che banco di prova ora la Serie A -
SPAL. Se tra le squadre rivelazione figurano pure Virtus Entella e Trapani, non può che andare alla splendida realtà emiliana il premio di migliore squadra del campionato. Doppio balzo di categoria in altrettanti anni per i biancazzurri di Ferrara dal 1968 lontani dalla Serie A. Un’impresa centrata a suon di numeri e protagonisti, quelli che hanno riscritto la storia della Spal. Tanti i primati registrati in stagione dagli uomini di Semplici tra punti conquistati e gol segnati, numero di vittorie e striscia di gare utili -
RICCARDO ORSOLINI (ASCOLI). Il “Memorial Morosini” in qualità di miglior giovane è stato assegnato all’esterno bianconero, 20enne blindato dalla Juventus a gennaio a dimostrazione dell’attenzione verso i giovani talenti italiani. Il valore di questo ascolano doc è fuori discussione: mancino educato, dribbling esaltante e una progressione letale, qualità evidenziate dai numeri (8 gol e 6 assist) oltre ad una maturità sorprendente. Quanto basta per convincere Allegri a puntare su di lui per il futuro -
MATTEO BRIGHI (PERUGIA). Il “Memorial Vincenzo Bellavista” va invece al centrocampista 36enne dal lunghissimo excursus in carriera, passato che l’ha visto indossare 10 maglie diverse prima di sposare il progetto del Perugia nella scorsa estate. A scongiurare la carta d’identità provvede il bilancio di Brighi in stagione, 35 gare e 2 gol segnati che ribadiscono il suo peso oggettivo in mediana -
ALEX MERET (SPAL). Premio speciale riservato anche al portiere classe 1997, predestinato nel mirino delle big d’Italia e non solo. Scuola Udinese che ne vanta i diritti, un impatto clamoroso tra i professionisti con 29 partite e 11 clean sheet tra le fila della Spal tornata in Serie A dopo 49 anni. Un fisico slanciato (190 cm per 82 chili) senza pagare nei riflessi, ottimi fondamentali e prima voce del reparto difensivo. Non poteva non accorgersene pure il ct Ventura che ne ha amplificato nome e profilo -
CRISTIAN BUCCHI (PERUGIA). Un premio speciale in panchina è stato conferito anche all’allenatore umbro alla prima stagione in B dopo l’ottimo mandato con la Maceratese. Perugia aggrappato ai playoff grazie al contributo di Bucchi, ex attaccante dalla buona carriera e lucida guida di Dezi e compagni. L’impressione è che la sua scalata di categoria dalla Lega Pro alla Serie B possa concedere la ribalta in A, vetrina solo assaggiata nella pessima stagione del Pescara datata 2013 -
GIANLUCA MANGANIELLO. Il miglior arbitro della stagione è invece il 35enne della sezione di Pinerolo, esordiente in partite di Serie B nel settembre 2012. Di professione analista finanziario e già direttore di gare nella massima serie, Manganiello è indicato tra i fischietti più apprezzati e prossimo ad alti livelli -